Raccontare l’innovazione nel mondo dello sport non è così semplice come si possa immaginare, specie quando si parla di metodologie di allenamento. E se poi innovazione fa rima con un qualcosa di totalmente nuovo, allora occorre che la strategia digitale sia curata nei minimi dettagli. Fare digital oggi non vuol dire solo essere presenti in rete ma esserci nel modo giusto, come quando devi scegliere il vestito adatto per una cerimonia importante. Non puoi andarci con le infradito anche se fuori ci sono 34 gradi.
La storia di MagneticDays – brand aretino sviluppato con la mission di realizzare soluzioni innovative nel settore dell’allenamento ciclistico indoor– è una storia fatta di piccoli e grandi passi, di sogni, di una visione nuova di allenamento nata dalla passione e dal supporto della scienza applicata al ciclismo indoor. “Il training a due ruote nato dall’aereo“, così titolavaIlSole24Orequalche mese fa, per raccontare la storia e l’evoluzione di MagneticDays, dove lo sfondo non era la California (un paesone della Silicon Valley), ma un piccolo centro in Toscana, la terra di Leonardo da Vinci: Foiano della Chiana, antico borgo tra Sinalunga e Cortona.
Perché una strategia digitale
“Il digitale va veloce – dice Giacomo Petruccelli (Digital Strategist e Responsabile della Comunicazione MD) – e il tempo per creare contenuti di qualità deve essere ottimizzato al meglio per non perdere terreno rispetto ai competitors che nel nostro caso non sono molti ma sono importanti. La qualità dei contenuti e del messaggio che desideriamo far arrivare deve essere accompagnata pari passo da una strategia digitale di qualità, affinché tutte le attività diweb marketing possano definirsi efficaci in termini di visibilità e conversioni (ritorno in nuovi clienti). Un brand come MagneticDays va raccontato nei minimi dettagli proprio perché il valore e la conoscenza che porta con sé, non devono essere riservati a una nicchia ma condivisi e fatti conoscere al più alto numero di persone, amatori e appassionati delle due ruote.”
Il primo step della strategia digitale: il restyling del sito web
La strategia digitale di MagneticDays ha cominciato a prendere forma un anno fa, con l’obiettivo di coniugare scienza, salute, innovazione, benessere e miglioramento della prestazione sportiva, cercando di cambiare la percezione di rullo per bici ed elevandolo ad un vero e proprio laboratorio scientifico e strumento indispensabile per un allenamento di pura qualità, totalmente personalizzato per le esigenze di tutti e dedicato a coloro che volessero ottenere non solo risultati importanti in bicicletta ma soprattutto raggiungere un livello ottimale di benessere fisico e mentale. Per riuscire in questo obiettivo ed aumentare conseguentemente la notorietà del brand, è stato necessario in primo luogo un restyling del sito web, per renderlo ancora più fruibile e semplice nella navigazione, ottimizzando al meglio le pagine di destinazione dei contenuti e migliorando i testi relativi ai contenuti per renderli ancora più incisivi e interessanti senza mai perdere di vista però il taglio tecnico.
Il secondo step della strategia digitale: attività SEO e campagne Google Ads
Il secondo passo, quasi naturale, è stato quello di affidarsi ad unasocietà di consulenza marketingspecializzata nella SEO, con la quale poter lavorare a stretto contatto giorno dopo giorno all’ottimizzazione e al posizionamento dei contenuti, quelli nuovi e quelli già esistenti. Un lavoro che, come nello spirito di MagneticDays, va effettuato come quando si cuce un vestito di sartoria su misura. La SEO poi, deve per forza andare di pari passo con la creazione dei contenuti e, per questo, è necessario includere nella strategia digitale una programmazione più o meno continua di argomenti da trattare, monitorando quelle che sono le parole chiave più ricercate per settore specifico e fornendo contenuti di qualità che possano da un lato raccontare l’azienda, il prodotto e la metodologia di allenamento e, dall’altro, informare gli utenti, fidelizzati e non, su quello che l’azienda fa e su come lo fa. Cosa non da poco se si tiene conto che la trasparenza in rete, oggi, è sempre più un valore aggiunto. Una buona strategia digitale deve includere anche delle attività a pagamento, fatte con criterio e con un obiettivo da definire un passo alla volta. Insieme a Spinosi MarketingStrategies abbiamo inizialmente lavorato definendo le keywords principali su cui orientare il sito che, nonostante rappresenti un prodotto di estrema qualità, non compariva in modo organico tra i primi risultati dei motori di ricerca, e successivamente tramite campagne Google Ads su una serie di promozioni aziendali in determinati periodi della stagione.
Le attività di Social Media Marketing nella strategia digitale di MagneticDays
Poi c’è la presenza integrata del brand sui principali social network, nello specifico Facebook, Twitter e Instagram, quei canali dove già si parla di MagneticDays. Anche in questo caso, un lavoro costante fatto giorno dopo giorno è stato fondamentale per risvegliare la presenza di un marchio che ha tantissimo da raccontare in termini di storia, tecnologia e innovazione, punti cardine di una regione meravigliosa come la Toscana. Una delle cose più semplici da fare per dare ancora più forza alla propria strategia digitale, è dare la parola a tutti coloro che utilizzano il prodotto. Auto celebrarsi non è mai una good practice. Questa è una delle cose più importanti da considerare, così come i cosiddetti “influencer” non sono coloro che ricevono un prodotto per farne una recensione ma quelli che si appassionano alla storia di una azienda e ne sposano il progetto. La condivisione di valori umani e sportivi con clienti, giornalisti, esperti di settore e semplici appassionati/curiosi, è probabilmente una delle chiavi per far percepire il brand come un qualcosa di unico dal valore inestimabile. Anche in questo caso un piccolo supporto con campagne ADV dedicate a contenuti specifici o all’accrescimento della fan base organica con nuovi contatti ottenuti con una profilazione mirata, risulta essere una buona pratica a supporto di una creazione di contenuti di qualità che è (e rimane) la via principale per raccontare tutto quello che un prodotto riesce ad esprimere. Nel caso del nostro rullo per biciJARVIS per esempio, parliamo di un prodotto così completo e scientificamente avanzato da essere stato selezionato, attraverso l’ideazione delProgetto Bio MagneticDays, come vincitore di un bando finanziato dalla Regione Toscana nel settore della medicina riabilitativa, un campo dove la più alta tecnologia espressa dal nostro sistema di allenamento è applicabile anche ad altri ambiti al di fuori di quello sportivo, coinvolgendo soggetti cardiopatici, diabetici, traumatizzati e obesi, con l’obiettivo di poter controllare il movimento della pedalata in maniera scientifica e precisa, sfruttando tutte le potenzialità di un sistema innovativo e validato come MagneticDays. Come? Facendo il gesto più semplice del mondo. Pedalando.
Di recente abbiamo fatto effettuare il test Crono Newton in diverse varianti a Jonathan Ciavattella, triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano, nell’ambito del piccolo esperimento volto a monitorare ed analizzare i suoi miglioramenti in un breve arco di tempo di circa 15 giorni. Sottoporlo a una serie di test come questo, gli ha permesso di sperimentare sul proprio corpo l’approccio scientifico del nostro sistema di allenamento sui rulli e come ogni allenamento sia completamente realizzato sulla base alle caratteristiche fisiche dell’utente/atleta.
Il test Crono Newton eseguito da Jonathan Ciavattella: cos’è e come si esegue
Quello che rende unico iltest Crono Newtoneseguito da Jonathan Ciavattella e lo differenzia molto da situazioni analoghe in un “ambiente esterno” è che viene svolto in una condizione totalmente controllata e ripetibile. Una volta che il Coach MD ha un’idea più chiara su come l’atleta si esprime durante l’allenamento sui rulli, il test che viene sottoposto è il test a potenza sostenibile. In altre parole “tu sei ciò che riesci a fare”. Questo test consiste sostanzialmente in una crono della durata di circa 30 minuti. Per stimolare psicologicamente al massimo l’atleta, il Coach fa eseguire un chilometraggio calcolato sui valori ricavati dal test incrementale e corrispondente ad un tempo di circa 30 minuti. A fine prova, la media dei Newton e degli RPM espressi sarà la fotografia esatta di ciò che l’atleta è in quel momento, nei termini dei due parametri che compongono il dato di Potenza.
Il test Crono Newton e Jonathan Ciavattella: il focus di Coach Simone Buracchi
“Nel caso di Jonathan Ciavatella – dice Simone Buracchi, Responsabile Area Tecnica MD – i primi due test Crono Newton (Classic e a Newton fisso) hanno avuto l’obiettivo di capire come l’atleta si esprime quando viene condizionato da valori di Newton impostati a monte, mentre nel test Crono Newton a scelta libera l’obiettivo era di monitorare l’atleta libero di esprimersi senza vincoli sui Newton, per capire come si comportasse quando era lui a scegliere le variazioni di Newton. Durante quest’ultima tipologia di test (Newton a scelta libera) – continua Buracchi – l’atleta ha a disposizione l’uso di un tasto ottico di controllo remoto o i tasti */- della App WiFi, che gli permette di effettuare variazioni minime nell’ordine di 0,5 Newton che, ad 80 RPM per esempio, corrispondono a circa 4 Watt (sensibilità 10 volte superiore a un cambio normale) in modo da esprimere perfettamente le proprie condizioni fisiologiche ideali allo sforzo richiesto. Può sembrare poca cosa, ma avere a disposizione un “cambio elettronico di precisione” è un plus che solo MagneticDays riesce ad assicurare. In un cambio classico utilizzato nelle bici infatti, la variazione di un singolo dente posteriore determina uno spostamento di circa 40 Watt ed una conseguente maggior grossolanità nel determinare il corretto ritmo fisiologico dell’atleta.”
Jonathan Ciavattella e il sistema di allenamento sui rulli Jarvis
Abbiamo sottoposto Jonathan Ciavattella ai primi due protocolli di lavoro, ossia il test incrementale a pedalate libere e il nuovo test Conconi sui rulli MD (test Joule), con l’obiettivo di caratterizzare i suoi parametri fisici esatti e cucirgli addosso dei protocolli di lavoro su misura. Siamo poi andati ad elaborare il piano di lavoro che include una serie di test Crono Newton – cuore della filosofia diallenamento sui rulli Jarvis– con l’obiettivo di spiegare come il sistema di allenamento sui rulli in preparazione al triathlon possa soddisfare davvero le esigenze di tutti gli atleti, senza differenza tra amatori e professionisti.
“Conoscere alla perfezione capacità e caratteristiche dell’atleta con l’obiettivo di creare allenamenti ancora più calzanti – ha detto Simone Buracchi – ci permette di lavorare come dei veri e propri artigiani della qualità, per citare una famosa e diffusa espressione.”
Le modalità in cui è stato svolto il test Crono Newton da Jonathan Ciavattella
Il primo trittico di lavori eseguiti da Jonathan Ciavattella è stato focalizzato sul test Crono Newton, svolto in tre differenti modalità:
Classic (18 km) – crono a Newton variabili (scelti dal Coach MD) che si alternano nel tempo dell’esercizio
A Newton fisso – serie di crono a Newton fisso (scelto dal Coach MD) protratto per tutto il tempo dell’esercizio
Newton a scelta libera – l’atleta può scegliere liberamente il valore di Newton utilizzando il tasto ottico di controllo remoto (cambio elettronico)
Quello che abbiamo potuto sperimentare con il test Crono Newton effettuato in diverse tipologie grazie alla collaborazione di Jonathan Ciavattella rappresenta un grande valore scientifico e umano, perché mette in luce due aspetti: la grandissima adattabilità di un prodotto come MD alle esigenze di chiunque e il reale miglioramento del proprio rendimento e del proprio benessere attraverso l‘allenamento indoor sui rullicon un approccio scientifico.
Ci sono tanti modi per essere campioni. Nello sport il campione è l’atleta che realizza un’impresa straordinaria o che si impone davanti a tutti durante una competizione. Nella vita, il campione può essere qualsiasi persona che supera i propri limiti e le difficoltà che la vita gli presenta. Sabrina Schillaci è una di queste e sarà tra gli ospiti dell’evento MagneticDays in programma venerdì 14 dicembre a Montepulciano (Siena).
Mi lusinga molto leggere il mio nome accostato a quelli di sportivi di alto livello, campioni non solo dal punto di vista atletico ma soprattutto da quello umano, dotati di una umiltà e intelligenza tali per cui il loro valore risulta essere amplificato. Come mi è già capitato di raccontare in altre situazioni, ho cominciato a praticare sport nel 2014 per risollevarmi da un evento traumatico personale che mi aveva inchiodata ad una depressione latente. Ero incapace di provare interesse ed emozioni per qualsiasi cosa. Grazie al triathlon prima e alle lunghe distanze in bicicletta poi, sono riuscita a scoprire lati del mio carattere fino ad allora sconosciuti e in grado di farmi affrontare meglio l’invalidità traumatica di mio marito. Ogni competizione portata a termine ha agevolato questo processo di crescita e di nuova rinascita, rendendomi sempre più consapevole delle mie potenzialità.
Ancora oggi, quando devo affrontare qualcosa di veramente impegnativo soprattutto dal punto di vista umano, cerco di iscrivermi ad una gara che sia molto sfidante e che possa darmi quella scarica di adrenalina capace di tramutarsi in forza d’animo ed energia. Non sono una agonista nel senso più stretto del termine ma vivo realmente la competizione con me stessa. Sono io e soltanto io che ogni giorno vinco la gara della mia difficile ma entusiasmante vita. Ho sempre pensato che con le parole, pur belle che siano, si costruisca poco o nulla (la politica insegna), ma è con i fatti che si fa la differenza e si può ambire ad essere sempre la versione migliore di se stessi. Per questo, ho dato vita al progetto ultracycling Race Across Limits, più di mille chilometri in bici da corsa per supportare l’attività di C.O.ME Collaboration Onlus, organizzazione indipendente e senza scopo di lucro al servizio di neonati e bimbi disabili. In questa prima edizione di 2200 km (con partenza nel luglio scorso dalla Brianza e arrivo a Santiago de Compostela) sono riuscita a raccogliere circa 20.000 €, una cifra pari a circa 1330 trattamenti gratuiti per bimbi bisognosi di cure.
Nel mio piccolo, con tanto impegno fisico e mentale necessario per eseguire un allenamento costante, con tanta energia per cercare risorse che mi aiutassero in questo progetto, MagneticDays è stata una delle prime realtà a darmi fiducia e a farmi ottenere un risultato di tutto rispetto. Ecco, se questa vittoria per i bambini può accostare il mio nome a quello di grandi campioni, allora non posso che esserne orgogliosa e sfruttare questo momento per costruire una nuova grande sfida che affronterò nel 2019, sempre con lo stesso sentimento.
Coniugare scienza, salute, innovazione, benessere e miglioramento della prestazione sportiva.
E’ questo l’obiettivo di MagneticDays – brand aretino sviluppato con la mission di realizzare soluzioni innovative nel settore dell’allenamento ciclistico indoor – che venerdì 14 dicembre p.v. dalle ore 17:30 nella Sala Conferenze della Sede BancaBCC Valdichiana in Via Mario Mencattelli 48 a Montepulciano (Siena) incontrerà alcuni personaggi sportivi come Nico Valsesia (specialista di Endurance), Sabrina Schillaci (Ultracycling), Jonathan Ciavattella (Triatleta PRO) e Pier Alberto Buccoliero (Nazionale Italiana Paratriathlon), che racconteranno le loro imprese sportive ed il loro modo di allenarsi indoor grazie ad uno strumento innovativo come il JARVIS, l’unico home trainer dall’approccio scientifico dedicato alla salute, al benessere e al miglioramento della prestazione sportiva.
La serata sarà anche l’occasione per presentare la filosofia di allenamento targata MagneticDays che ha rivoluzionato totalmente il concetto di rullo per bici, elevandolo ad un vero e proprio laboratorio scientifico e strumento indispensabile per un allenamento di pura qualità, totalmente personalizzato per le esigenze di tutti (amatori e professionisti), e dedicato a coloro che vogliono ottenere non solo risultati importanti in bicicletta ma soprattutto raggiungere un livello ottimale di benessere fisico e mentale.
Tommaso Paolini è un ex Professore universitario che in seguito ad un brutto incidente è riuscito a riprendere l’attività fisica grazie all’allenamento sui rulli JARVIS. Lo abbiamo incontrato nella sua casa di Sulmona e ci siamo fatti raccontare la sua rinascita ed il suo grande sogno, quello di poter tornare presto in sella alla sua bicicletta.
Chi è Tommaso Paolini
Tommaso Paolini, fino al 2016 docente di Economia del Turismo all’Università degli Studi dell’Aquilae Coordinatore Scientifico del Rapporto sul Turismo Natura (in collaborazione con Univaq, ISTAT ed ENIT), è sempre stato una persona molto conosciuta in città, sia per la stima nei confronti della sua attività didattica che per la grande passione legata alle due ruote, essendo anche autore di libri sul cicloturismo e sulla sua importanza per la valorizzazione dell’ambiente e di un turismo “a costo zero”. Abruzzese doc, forte, gentile, innamorato del suo territorio e delle sue tante bellezze, Tommaso ha un passato sportivo di livello, podistico per la precisione. Al via di gare importanti come la 100 km del Passatore, ha girato il mondo per partecipare alle grandi maratone come New York e Vienna per esempio, senza dimenticare quelle “in casa” come Firenze e Roma. Tutto questo fino al 2010 quando, proprio a New York, mentre correva sul Qeensboro Bridge (East River) – il primo punto d’ingresso a Manhattan della gara – si dovette fermare per un ispessimento patologico al tendine d’Achille. Fu quello un campanello d’allarme.
Dalla corsa al ciclismo
La corsa – chi la pratica conosce bene le sensazioni – è un qualcosa che quando ti prende non ti lascia più. Così – racconta Tommaso – una volta rientrato in Italia, il medico della Runners Sulmona mi consigliò di cambiare sport per qualche mese, con l’obiettivo di mantenere il tono muscolare. Potevo scegliere tra nuoto o ciclismo. Scesi il ciclismo. Quel periodo sofferto non mi è ancora passato e ogni tanto lo avverto ancora come se fosse la prima volta. Rivivo quei momenti, rifletto sulle circostanze e ricordo le persone: il medico che mi consiglia, il mio allenatore che mi rincuora e tutti gli altri runner che mi sostengono. Odo le loro voci, ricordo cosa dicevano e i luoghi che frequentavo. Tutti questi ricordi, così lontani eppure così vicini, riaffiorano alla mente come mosche che, pur se scacciate perché moleste, tornano poi a posarsi sul viso, sulle braccia e sulle mani.
Come hai conosciuto il sistema di allenamento indoor MagneticDays?
Non avevo una bicicletta, per cui dovetti comprarla. Andai in un negozio proprio vicino a casa mia. Le biciclette erano tante, alcune appese ai muri e altre erano allineate l’una accanto all’altra. Ne scelsi una di colore bianco che mi piaceva di più rispetto alle altre. La pagai 1100 €. Una cifra enorme secondo le mie conoscenze di allora. A quella bici ne sono seguite altre due con prezzi notevolmente superiori. Si, perché quello che doveva essere uno sport alternativo per curare il tendine infiammato, è diventato poi il mio sport preferito. Ho pedalato in media 17000 chilometri l’anno facendo giri bellissimi che poi descrivevo nella rubrica Pedalando de La Repubblica, fino a quando, il 4 giugno 2017, un tremendo incidente ha posto fine a questa mia nuova passione. Succede tutto in una frazione di secondo: una donna adulta al volante di un’utilitaria non rispetta uno stop, mi prende in pieno e forte insieme alla mia Colnago C 60. Rimango morto per 4 ore. Poi però la mia fortissima fibra reagisce e, dopo diverse operazioni, sofferenze inenarrabili, due protesi al titanio alla spalla destra e 92 giorni di ospedale, riesco a tornare in piedi. Ancora oggi i medici dicono che sono un miracolo vivente. Io invece dico solo che sono un biker sfortunato e quelle sensazioni negative che ho provato quando sono passato dalla corsa alla bicicletta le sto vivendo di nuovo, con più forte intensità oggi che non posso inforcare la mia bicicletta a causa dell’incidente che ho subito! Per fortuna però che esiste il sistema di allenamento sui rulli JARVIS di MagneticDays che Eugenio Capodacqua, giornalista de La Repubblica, mi ha fatto conoscere!
Qual era il tuo modo di pedalare prima di approcciarti all’allenamento con i rulli Jarvis?
Prima di scoprire l’allenamento sui rulli JARVIS mi allenavo su dei classici rulli su cui montavo la mia Masciarelli, ma le sensazioni che avevo erano lontane da quelle che si provavano andando in bicicletta. Adesso è tutta un’altra cosa. Forse è anche meglio della bici su strada perché si può pedalare anche quando piove e di sera, a qualsiasi ora e con qualsiasi tempo. Io ci salgo almeno una volta al giorno e sono estremamente soddisfatto dei percorsi che il mio Coach Luca Bianchini prepara “su misura” per me. Vedo in tempo reale le mie performance sul sito MagneticDays in modo da valutare tutti i miglioramenti, riesco a capire l’andamento di Watt, Newton, RPM e tanti altri parametri utili a chi si allena indoor. Ho raggiunto una forma invidiabile – se si considera quello che mi è capitato – e spero sinceramente che, in un giorno non troppo lontano, possa di nuovo salire in sella alla mia bici. Sarà raggiungere un traguardo meraviglioso in cima alla salita.. e lo sarà stato anche grazie al sistema di allenamento indoor MD!
Il parere tecnico del Coach MD Luca Bianchini
A fine luglio 2018 ho conosciuto Tommaso e c’è stata subito una grande stima. Mi ha raccontato delle sue vicissitudini podistiche e ciclistiche e, quando mi ha informato dell’acquisto del JARVIS, la prima cosa che ho fatto è stata capire quale fosse il suo potenziale attraverso un semplice test incrementale per individuare la potenza massima e l’analisi della curva della frequenza cardiaca per identificare la soglia anaerobica. Con un test di questo si possono identificare numerose informazioni e, se eseguito regolarmente, monitorare le modifiche dello stato di forma. Fatte le dovute considerazioni metodologiche e considerate le primavere di Tommaso, ho iniziato con un allenamento sui rulli orientato alla ripresa e alla familiarizzazione con la pedalata. Dopo un ciclo di 6 allenamenti, ancora un nuovo test. Lo stupore nel vedere i parametri aumentare del 10% in così poco tempo mi hanno fatto subito capire che il suo cuore e la sua fibra fossero davvero forti, e le sue gambe pronte a sfruttare tutte le potenzialità degli allenamenti. In poche sessioni lo stato di forma e la soglia sono migliorati ulteriormente. La memoria muscolare raramente dimentica. Così ho alzato nuovamente l’asticella per testare anche lo spirito dell’uomo che ha dovuto superare numerose difficoltà. Allenamenti sui rulli fuori soglia e di recupero alternati per “ritrovare la gamba”. In tre mesi siamo passati da 140 a 170 Watt di soglia (un incremento del 17%) ottenuti con costanza, sudore e passione. Credo davvero che nella primavera 2019 Tommaso possa andare a farsi un bel giro in bici godendosi il panorama del suo Abruzzo, lasciando dietro gli amici e togliendosi molte soddisfazioni.
Secondo appuntamento Tailandese per MagneticDays che questo weekend (24-25 Novembre) sarà presente al Bangkok Bank CycleFest, l’evento di ciclismo e lifestyle per eccellenza di tutta la Tailandia che celebra il bello di muoversi su due ruote. A fare da cornice alla manifestazione, una grande varietà di mini eventi e gare su distanze dai 30 km ai 60 km, fino a corse individuali a tempo e cronosquadre. Il percorso (scenico, tecnico e divertente) si snoda su 15,5 km intorno al meraviglioso Siam Country Club di Pattaya, il più prestigioso Golf Club di tutta l’Asia, e offre un’esperienza di guida unica per i ciclisti di tutte le età e livelli di esperienza. Durante il weekend inoltre, tanto intrattenimento per famiglie e bambini.
MagneticDays sarà presente all’interno del villaggio espositivo, ancora presso lo stand JJ Pro Cycling Centre, uno dei migliori centri tailandesi per il coaching, bike fitting, test lattato e consulenze personalizzate per ciclisti e triatleti, con oltre 35 anni di esperienza nel settore. Tutti gli atleti presenti potranno provare direttamente il nostro sistema di allenamento e scoprire da vicino il mondo MD. Ci vediamo a Pattaya! 😉
Pochi giorni all’appuntamento sportivo più atteso in Tailandia, il Triathlon Laguna Phuket. Conosciuta come The race of legend, la gara di triathlon più famosa del sud-est asiatico arriva alla sua 25a edizione con tantissime novità in calendario in programma nel race weekend del 17-18 Novembre. L’evento vedrà la partecipazione dei migliori triatleti professionisti internazionali e tanti amatori provenienti da più di 20 Paesi che avranno la possibilità di misurarsi con i migliori atleti del mondo. Il percorso, con distante atipiche, è quello che ha reso famosa questa gara nel mondo, con qualche novità: 1,8 km a nuoto (1,3 in mare e 500 metri in una delle lagune d’acqua dolce di Laguna Phuket), 50 km di bici su un percorso nuovo e ancora più paesaggistico che porterà gli atleti a pedalare a nord di Phuket sulle famose Naithorn Hills, e un percorso run di 12 km su due giri intorno al complesso turistico Laguna Phuket.
MagneticDays sarà presente all’interno del villaggio espositivo presso lo stand JJ Pro Cycling Centre, uno dei migliori centri tailandesi per il coaching, bike fitting, test lattato e consulenze personalizzate per ciclisti e triatleti, con oltre 35 anni di esperienza nel settore. Tutti gli atleti presenti potranno provare direttamente il nostro sistema di allenamento e scoprire da vicino il mondo MD. Ci vediamo a Phuket! 😉
Avete da poco scaricato la App MD WiFi e siete pronti per iniziare il vostro allenamento?Bene, allora è tutto pronto!
Come dite? L’allenamento si è interrotto dopo 10 minuti?Avete disabilitato o modificato l’opzione di controllo cardiaco dal menù My Account?
La grande novità di questo aggiornamento è l’attivazione di una Notifica Warning con interruzione immediata dell’allenamento quando si raggiunge il livello massimo del battito cardiaco. Questo in virtù delProgetto di Ricerca Bio-MagneticDaysvinto da MD e finanziato dalla Regione Toscana, dove la nostra tecnologia viene utilizzata nel campo della riabilitazione medica (soggetti cardiopatici, diabetici, riportanti traumi e obesi) nella quale è importante avere un movimento controllato.
Il controllo dei bpm (che sarà ulteriormente implementato) è stato reso disponibile anche per l’uso sportivo del MagneticDays. Di default, il livello cardiaco massimo raggiungibile è pari a 120 bpm, dopodiché l’allenamento attivo si blocca immediatamente. Naturalmente è possibile impostare il sistema, modificando o disabilitando totalmente questo valore a seconda delle esigenze, all’interno del menù nella sezioneMy Account.
Aquagranda Active You, centro sportivo di eccellenza a Livigno che ospita sportivi e nazionali di tutte le discipline, diventa da oggi nuovo centro ufficialeMagneticDays! Immersi nel cuore delle Alpi, all’interno dell’area fitness con vista a cielo aperto sulle montagne, i Coach Gianalberto Vietti e Andrea Villa seguiranno in personal nella preparazione atletica con il MagneticDays, tutti coloro che sceglieranno di allenarsi con la rivoluzionariaMetodologia HTT(High Tech Training).
L’unico home trainer dall’approccio scientifico che ha rivoluzionato il concetto di allenamento indoor è pronto a farvi vivere un’esperienza di allenamento unica all’interno di una location d’eccezione.
L’allenamento autocalibrante sui rulliper bici è una tipologia di lavoro studiata da MagneticDays in collaborazione con l’Università di Verona che può essere utilizzata come “linea guida” senza il supporto del Coach MD, come nel caso dellametodologia HTT(High Tech Training) che, ad oggi, rappresenta la massima personalizzazione scientifica possibile di un allenamento svolto su qualsiasi tipo di rulli per bici attualmente in commercio. Nello specifico, l’allenamento autocalibrante rappresenta una serie di protocolli studiati per consentire all’utente/atleta di poter effettuare un buon allenamento quando vengono a mancare le condizioni ottimali per farlo. Ecco cosa ci ha detto Simone Buracchi, responsabile dell’area tecnica MD.
Allenamento Autocalibrante MD: perché e quando utilizzarlo
L’allenamento autocalibranteè la cosa più efficace che si possa fare – se lo si esegue bene – senza la presenza dell’allenatore. Normalmente, quando si fa un test incrementale, il Coach MD osserva il grafico risultante ed individua con precisione il valore della frequenza di soglia, con l’obiettivo di impostare il primo ciclo di allenamenti su misura. Nel caso dell’autocalibrante, non potendo il Coach verificare personalmente quanto fatto dall’utente/atleta, entra in gioco il protocollo che abbiamo studiato insieme all’Università di Verona. Siamo andati a valutare i singoli test incrementali osservando dove si ponesse mediamente la soglia rispetto all’ultimo step effettuato in funzione del protocollo utilizzato. Nel caso delprotocollo 1:6(1 watt ogni 6 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno all’82% – 80% dell’ultimo step di lavoro portato a termine, mentre nel protocollo 1:3 (1 watt ogni 3 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno al 76% – 74% dell’ultimo step di lavoro portato a termine.
L’unico aspetto “scientifico” preso in considerazione per la stesura del protocollo autocalibrante (ovvero il dato più vicino possibile alla realtà), è quello di capire quanto, a livello statistico, la soglia si ponga rispetto al tipo di protocollo utilizzato senza essere in presenza di un Coach. Questa tipologia di allenamenti, eseguiti con questo criterio e specifici per le modalità richieste, vengono utilizzati per valutare la condizione dell’utente/atleta in un preciso momento. Mentre un nostro classico test incrementale si esegue dopo 25/30 minuti dall’aver eseguito un adeguato riscaldamento prima e qualche esercizio poi, l’autocalibrante si esegue all’inizio dell’allenamento (protocollo 1:3, 1 watt ogni 3 secondi) appena dopo una piccola fase di riscaldamento. Come sempre mi piace ricordare, dietro le infinite possibilità offerte dal Sistema di allenamento indoor JARVIS c’è sempre e comunque una conoscenza. Lo strumento può fare tutto, e fa tutto quello che l’allenatore gli dice di fare. Partendo da questo concetto, strutturiamo l’autocalibrante dicendo allo strumento, una volta che l’utente/atleta termina il test, di analizzare l’ultimo step di lavoro portato a termine sottraendo un valore X stimato in precedenza. Ecco che la seconda parte dell’esercizio è strutturata in automatico sulla base di quei valori che sono calcolati in quel preciso momento. E’ chiaro che, per avere una maggiore precisione, è sempre consigliata la presenza del Coach MD. Così facendo però, riteniamo anche in questo modo di poter fornire sempre dati comunque precisi con l’obiettivo di fornire un test sempre idoneo nel momento preciso in cui viene utilizzato.
Come è strutturato un allenamento autocalibrante MD?
La prima parte dell’allenamento autocalibrante è costituita dal test incrementale (riscaldamento + protocollo 1:3). Questa tipologia di protocollo (1 watt ogni 3 secondi) dura meno rispetto al classico 1:6 e fa percepire all’utente/atleta più fatica ma per meno tempo. Il test è certamente più breve in termini di durata ma con una forbice più ampia riguardo l’arrotondamento del dato. La seconda parte invece, è costituita dallo svolgimento dell’allenamento che lo strumento elabora al momento su valori estrapolati in base al test incrementale appena eseguito.
In quali casi è consigliato un allenamento autocalibrante sui rulli per bici MD?
Normalmente lo consigliamo ogni volta che, nel giorno in cui si decide di effettuarlo, ci siano situazioni che esulino dalla normale condizione psicofisica. Se per esempio ci si sente particolarmente affaticati e un particolare allenamento assegnato dal Coach MD (che ci reputa in condizioni adatte a svolgerlo) richiede qualche sforzo in più (a causa della stanchezza o di un momento di forma non particolarmente brillante), è allora che entra in gioco l’allenamento autocalibrante con l’obiettivo di fornire anche una valutazione sullo stato di forma dell’utente/atleta in quel momento. Sentitevi liberi di fare un allenamento di questo tipo ogni volta che avvertite che la vostra condizione è diversa dalla routine. Si tratta di un allenamento comunque efficace, considerando sempre però che la visione diretta del valore di soglia è sempre meglio di una visione stimata.
Come fa un manager – che per via del suo lavoro ha poco tempo da dedicare a se stesso – a trovare nell’allenamento indoor sui rulli la possibilità di allenarsi, stare bene e migliorare il suo rendimento in bici?
Questa, forse più di tutte, è una della domande che si farebbero tutte quelle persone che non riescono, per tanti motivi, a trovare del tempo da dedicare al proprio benessere psicofisico. La ricerca della produttività e del risultato passa anche da una mente serena, diceva qualcuno. E una mente serena è quella di colui che sa che dedicare del tempo alle proprie passioni, consapevole che questa sia la chiave per fare bene tutto il resto. Ne abbiamo parlato con il manager Uberto Thun che, grazie al MagneticDays e ad un po’ di organizzazione, è riuscito a trovare un sano e piacevole equilibrio!
Ciao Uberto, qual è il tuo segreto per conciliare allenamenti e lavoro?
Prima di tutto bisogna vincere la pigrizia e fare qualche sacrificio. Io svolgo i miei allenamenti al mattino presto, poco dopo le 6, così da essere pronto per il lavoro in perfetto orario. E’ solo questione di abitudine e, dopo un po’ che lo fai, ne senti davvero la mancanza se non riesci a farlo per qualche giorno. Alzarmi presto al mattino quando in casa dormono ancora tutti mi piace molto, e devo dire che, vista la totale silenziosità del MagneticDays, il mio allenamento indoor non disturba nessuno.. un plus non indifferente!
Parlando di bicicletta, tutto è cominciato da?
La mia passione per la bici è iniziata a 40 anni quando mia moglie mi regalò una bici fiammante. Devo dire però che, con il passare degli anni, questa passione ha preso il largo. Ora le mie uscite sono molto più frequenti rispetto agli anni in cui lavoravo allaPirellidove, viaggiando spesso in tutto il mondo, era più difficile allenarsi con metodo e in maniera assidua. Oggi sono un Head Hunter e viaggio meno, quindi mi è più facile seguire gli allenamenti con più metodo e frequenza. Pedalo circa 6000 km all’anno e partecipo al massimo a due gran fondo, tra cui laMaratona delle Dolomiti, la più bella in assoluto. Mi piace pedalare con gli amici e faccio parte di un club che si chiama 100.1, perché nessuno di noi può tornare a casa prima di aver percorso almeno 100 km!
Quando hai scoperto il sistema di allenamento indoor sui rulli MagneticDays qual è stata la tua prima impressione?
MagneticDays mi fu consigliato da un ex ciclista professionista. L’impressione, fin dall’inizio, fu quella di poter allenarsi con grande metodo avendo sia la possibilità di migliorarsi anche nei mesi più freddi che di occupare poco tempo per farlo. Gli allenamenti infatti, durano al massimo un’ora. Avendo poi la possibilità di parlare direttamente con Simone – un Coach molto preparato con il quale definire gli obiettivi – i risultati ottenuti sono andati al di là delle migliori aspettative.
L’allenamento indoor sui rulli MagneticDays come si adatta allo stile di vita di chi ha poco tempo?
Direi che si adatta in modo perfetto. Come detto poc’anzi in neanche un’ora per 2/3 volte alla settimana riesci a migliorare decisamente, ovviamente è fondamentale dare continuità e non interrompere per periodi lunghi.
Quali sono stati, in base alla tua esperienza, i miglioramenti che hai potuto percepire dopo il primo allenamento sui rulli MD?
I miglioramenti si vedono già dopo una decina di allenamenti e, con i test incrementali che vengono fatti sul MagneticDays (faticosi ma bellissimi!), riesci ad avere una visione chiara su quanti Watt sei riuscito a migliorare in uno specifico arco di tempo. Inoltre, avere la possibilità di allenarsi con i Newton, permette a chi ti allena di avere dei parametri ancora più accurati per capire i tuoi miglioramenti.
Come è cambiato il tuo allenamento (e il tuo pensiero) riguardo all’allenamento indoor?
Ti ringrazio per la domanda! In effetti all’inizio ero molto scettico ma poi mi sono dovuto ricredere. Con un allenamento sui rulli ben strutturato è difficile annoiarsi e il tempo vola. Devo ammettere che adesso, quando non mi alleno con MagneticDays almeno un paio di volte la settimana, ne sento davvero la mancanza. Last but not least – come direbbero gli inglesi – MD non è un semplice rullo ma anche un bell’oggetto che ormai fa parte dell’arredamento della nostra sala! 🙂
Dove c’è una mente serena c’è anche una mente più produttiva. Con questa vision, la sed犀利士 e della CRAL BANCA VALDICHIANA Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano – terra di vino e ciclismo – ha organizzato per il 6 novembre prossimo una conferenza aperta al pubblico nell’ambito del progetto di formazione e aggiornamento per i suoi dipendenti.
Focus dell’incontro sarà quello di parlare di come lo sport sia una delle migliori attività per prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale, anche nell’ottica di un miglior risultato in termini di produttività lavorativa.
MagneticDays sarà al centro di questo incontro, presentando a tutti coloro che interverranno, la propriafilosofia di allenamento sviluppata con ilJARVIS, l’unico home trainer dall’approccio scientifico.
L’appuntamento è per martedì 6 novembre dalle ore 17:30 alle 19:00 presso la Sala Conferenze della sede BCC Valdichiana in Via Mario Mencattelli 48 a Montepulciano.