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L’allenamento indoor nel triathlon, in particolare quello su distanza Ironman, è sempre più presente nella vita degli atleti, amatori e professionisti. Se prima “l’allenamento sui rulli” era considerato un plus per pochi, oggi sta diventando parte integrante di una strategia di allenamento mirata all’ottimizzazione della performance. Uno strumento polivalente come MagneticDays permette a qualsiasi allenatore (e atleta) di inserire sessioni specifiche di ciclismo indoor di qualità all’interno di una programmazione settimanale.

L’uso del MagneticDays nell’allenamento indoor settimanale: quando e perché.

I primi tre mesi di ogni nuova stagione di triathlon sono tra i più importanti per un atleta, amatore e non, perché servono come primo test di tutto il lavoro effettuato nel periodo invernale. Serve continuità nelle gare, per trovare il giusto ritmo, e negli allenamenti, che mano a mano si perfezionano e si incastrano tra loro con l’obiettivo di migliorare le risposte fisiologiche di volta in volta. In qualsiasi gara di triathlon, in particolare su distanza Ironman, la frazione ciclistica rappresenta una parte importante, sicuramente la frazione con la durata più lunga, ed è bene dunque allenarla al meglio senza però caricare il fisico con allenamenti estenuanti che, nel lungo periodo, possono solo peggiorare il rendimento.

“Il test di valutazione funzionale con il JARVIS dice il Coach MD Luca Bianchini ha una doppia funzione in questo senso. Serve sia da verifica del lavoro fatto in inverno che come punto di partenza per preparare un set di allenamenti mirati all’ottimizzazione della condizione fisica in itinere, e quindi, della prestazione. In un primo momento vengono individuate la nuova soglia e le rispettive zone di allenamento, sia in termini di Watt che di frequenza cardiaca. Poi, le caratteristiche della frequenza di pedalata e la capacità fuori-soglia, per capire come si può intervenire per migliorare le prestazioni nei primi tre mesi della stagione quando l’atleta e il suo organismo cominciano ad abituarsi a un ritmo più costante di impegno fisico e mentale.”

Ironman Triathlon | Allenamento Indoor

I vantaggi di un allenamento personalizzato MagneticDays

Un programma di allenamento personalizzato deve necessariamente partire da una buona programmazione. Il concetto di fondo della metodologia HTT è quello di seguire il metodo polarizzato. Questo metodo di allenamento consiste nell’investire circa il 75-80% del volume di allenamento nella zona aerobica, il restante ad alta intensità. Considerate le circa 10 ore di allenamento per la parte ciclistica (ciclismo e triathlon) per un atleta amatore, circa 7-8 vengono eseguite nel fine settimana con le uscite lunghe. Le restanti 2 ore di allenamento dovrebbero essere eseguite ad alta intensità. Ecco che le due ore di allenamento ad alta intensità si possono trasportare su MD per eseguire gli allenamenti HTT e ottimizzare così il programma di allenamento indoor.

“Il concetto alla base di ogni allenamentocontinua il Coach MD Luca Bianchiniè quello di aumentare e migliorare la prestazione che, nel caso del ciclismo, si traduce nella erogazione di watt a parità di frequenza cardiaca. Utilizzare il cuore come riferimento assoluto (carico interno) a volte può essere fuorviante. In caso di stanchezza il cuore fatica a salire e modularsi in base ai watt erogati, mentre i watt (carico esterno) sono sempre gli stessi e non prendono in considerazione lo stato fisico dell’atleta. Con MD il cuore è un sistema di controllo dello stato interno a seguito di un carico esterno che il coach riesce a verificare insieme ai feedback dell’atleta. Aumentare i watt in soglia non è sufficiente per una prestazione eccellente. Teoricamente la soglia è la potenza che possiamo mantenere per circa 60 minuti, ma non tutti riescono a farlo. I motivi sono svariati, il principale è perché quei watt non sono stati consolidati.”

In questo periodo dell’anno (da marzo a giugno), quando la stagione di triathlon non è ancora iniziata, ci troviamo nel periodo ottimale per consolidare le prestazioni incrementate durante l’inverno. Le prime gare serviranno come test per capire se la programmazione ha avuto il suo effetto. Gli obiettivi di ogni atleta sono diversi. C’è chi vuole fare le gare per il piacere di farle, chi invece vuole raggiungere obiettivi importanti (dal podio al campionato italiano di sprint alla finale dell’Ironman delle Hawaii). Quello che accomuna tutti questi atleti nella varietà degli obiettivi è quello di rendere al meglio durante la prestazione. Il miglior allenamento per una gara è la gara stessa, ma non possiamo gareggiare tutte le settimane se puntiamo ad avere una prestazione ottimale in tutte le gare. Inoltre, in una gara Ironman, la prestazione è al 100% e necessita di un programma ancora più mirato.

Allenamento Indoor | Ironman Triathlon

Se parliamo solo di una disciplina del triathlon (il ciclismo) fare la programmazione è abbastanza semplice, ma riuscire a modulare perfettamente le tre discipline è complesso perché ci sono delle accortezze di cui bisogna tenere conto:

Questi sono solo alcuni punti che un coach deve tenere a mente per ottimizzare la programmazione annuale, in particolare nei primi 3 mesi. Nella seconda parte di questo articolo andremo ad analizzare come si riesca ad ottimizzare la prestazione nel triathlon.

Il fascino senza tempo della Mountain Bike

Torniamo a parlare di mountain bike e lo facciamo con la storia di Gian Marco Rivella, atleta amatore del Granbike Triathlon che per diversi anni si è cimentato nella lunga distanza IRONMAN e che poi, un po’ per la voglia di cambiare e un po’ spinto dalla curiosità, ha trovato la sua vera dimensione nelle “ruote grasse” continuando a praticare triathlon nel circuito XTERRA. Ed è proprio nell’XTERRA che Gian Marco, con la gara di Malta dello scorso Aprile, ha trovato la sua prima qualificazione all’XTERRA World Championship del prossimo 28 Ottobre a Maui, Hawaii. Un traguardo raggiunto anche grazie ad un allenatore preparato come Andrea Gabba e all’utilizzo del sistema di allenamento indoor MagneticDays.

Triathlon | XTERRA Triathlon | IRONMAN Triathlon

Dall’IRONMAN all’XTERRA: quali sono le differenze che hai potuto constatare tra il triathlon su strada e quello off-road?

IRONMAN e XTERRA sono due discipline molto diverse ma paradossalmente ci sono anche alcuni punti in contatto. Per entrambe le gare serve avere un buon “fondo” anche se nell’Ironman è evidente la totalità dell’aspetto endurance, mentre nel cross triathlon è necessario avere una buona base aerobica sia per la durata della gara (parliamo sempre di gare intorno alle 4 ore) sia per supportare la parte “anaerobica” della gara. L’IRONMAN è comunque una gara che viene vissuta in modo più “individuale”, un’esperienza da vivere a basso profilo dove il ritmo costante la fa da padrone e la pazienza è alla base del risultato. XTERRA invece è più adrenalinico, tutto basato sul cambio di ritmo e, da un certo punto di vista, sull’aggressività che si deve avere in gara per affrontare i percorsi.

XTERRA Triathlon | Triathlon | IRONMAN Triathlon

Quanto è importante una buona frazione bike nell’IRONMAN e nell’XTERRA? Ci sono differenze sostanziali in termini di allenamento e lavoro specifico tra queste due discipline del triathlon? Quali sono state le tue percezioni?

In entrambe le gare la bici fa la differenza sia in termini di frazione singola sia come “antipasto” della corsa. E’ fondamentale cercare di andare bene con un dispendio energetico e muscolare ridotto, per essere efficienti e performanti nell’ultima frazione. Non va dimenticato poi che chi ama XTERRA e l’IRONMAN ha nel DNA passione e forza e mette anima e corpo in bicicletta. Ci si deve allenare concretamente sui pedali se si vuole provare a fare un salto di qualità. Da anni lavoro con Andrea Gabba che, oltre ad essere tecnico della Nazionale Italiana di Triathlon U23 è anche un coach MD. Con Andrea c’è dialogo e confronto continuo. Tutto parte dal modello prestativo, analizzato sia da un punto di vista scientifico (frequenza cardiaca, cadenza di pedalata, potenza) sia da quello delle sensazioni. Per lui, per esempio, l’allenamento indoor di qualità è un must nella preparazione del triathlon. Quando lavoravamo per l’IRONMAN, l’aspetto aerobico era, ovviamente, fondamentale, mentre ora si lavora molto più sul cambio di ritmo legato alla produzione e smaltimento del lattato. Siamo passati da allenamenti di forza resistente prolungata a lavori di forza esplosiva oppure forza resistente sviluppata per un tempo ridotto con wattaggi in zone superiori a quelle canoniche. E non va dimenticato nemmeno l’aspetto legato alla cadenza di pedalata.. in MTB in pochi secondi si passa dalle 50 rpm alle 100 per poi tornare su o giù in base ai percorsi. Nell’IRONMAN, invece, la cadenza è decisamente più costante.

Quindi potremmo dire che la tua ricetta vincente fino ad ora è stata avere un allenatore preparato ed uno strumento adeguato che ti ha permesso di lavorare in maniera mirata. Che ruolo ha avuto MagneticDays nell’allenamento indoor? E quali sono i suggerimenti che vuoi dare a coloro che non lo hanno mai provato?

L’allenamento indoor sui rulli MagneticDays è stato fondamentale per la qualifica a Maui, perché mi ha dato la possibilità di ottimizzare tempo e rendimento. Per un amatore che lavora 8-10 ore al giorno, la cosa più difficile è far si che si ottenga un ottimo effetto allenante nel poco tempo che si ha a disposizione. Con MD ho trovato quello che cercavo. Inoltre, la chiave vincente per me, è stata quella di lavorare sempre all’interno delle zone allenanti, cosa non facile su strada. Con un impegno minimo, il passaggio “test – valutazione e adattamento delle zone di allenamento – training – successivo test (dopo circa 8-10 allenamenti) – nuove zone – nuovo training – etc.”  ha fatto si che in pochi mesi la mia performance migliorasse quasi del 100%. Grazie a MD mi sono qualificato a Maui e sono sicuro che grazie ai programmi di allenamento sviluppati dai coach MD avrò a disposizione gli allenamenti adatti per il giorno in cui vorrò “qualificarmi per Kona”.. mi sto affezionando alle Hawaii! 😉

IRONMAN Triathlon | XTERRA Triathlon | Triathlon

Perché consiglieresti il triathlon off-road?

Perché è uno sport ecologico. Si pratica a contatto con la natura, senza traffico e smog, senza cemento e bitume e, soprattutto, senza pericoli esterni!

Perché è un connubio di endurance, forza, tecnica e divertimento!

Perché ogni gara è diversa dalle altre, ogni traguardo è una vittoria da condividere con la famiglia e con una tribù di amici, appassionati come te e mai avversari!

Riccardo Barlaam è un giornalista con una sensibilità troppo grande in un tempo frenetico come quello di Internet, dove rimanere connessi col mondo sembra quasi essere l’unica vera ragione di vita, e dove di sensibilità “in giro” se ne vede meno che poca. Ma anche se passa la maggior parte del suo tempo in redazione (quella de Il Sole 24 Ore) a seguire le notizie in tempo reale, è sempre riuscito a ricavarsi qualche ora per lo sport nell’arco della sua giornata. E’ autore di un blog sull’Africa e ogni mese commenta i fatti economici per Nigrizia. Nel 2008 ha vinto il premio giornalistico “Enzo Baldoni”. Nel 2009 ha pubblicato il libro “Miracolo Africano” e ha fondato AfricaTimesNews, portale indipendente di informazione realizzato con la collaborazione di un gruppo di giovani giornalisti africani. È abruzzese, di Penne, meraviglioso borgo dell’entroterra pescarese, ma vive a Cassinetta di Lugagnano, in provincia di Milano, primo comune d’Italia ad avere adottato un piano urbanistico a zero consumo di suolo. Riccardo è una di quelle persone che quando lo conosci ti lascia sempre lo stupore e la speranza che è grazie a persone come lui che il mondo può ancora essere un posto migliore e che, condividere sentimenti attraverso la “felice sofferenza” dello sport, sia una delle strade che porti l’uomo a purificarsi e a conoscersi un po’ meglio nel proprio cuore.

Oltre ad essere un giornalista appassionato e competente, Riccardo è anche uno sportivo a 360°, uno di quelli sinceri e genuini. Autore di Tutte le salite del mondo e La vertigine della salita, editi da Ediciclo, Riccardo racconta la sua passione per gli sport di endurance (maratone, ultra maratone, gran fondo di bici, trail, triathlon lunga distanza) vissuti come terapia per il corpo e per l’anima. Per avere più forza davanti alle salite che la vita quotidiana riserva, prima o poi, a tutti.

A dicembre di quest’anno, all’età di 53 anni, Riccardo parteciperà al suo quinto triathlon lunga distanza. Dove? In qualche parte nel mondo.. e mentre sono già cominciati i suoi allenamenti con il rullo per bici MagneticDays, il suo consiglio è sempre lo stesso: “Mettete le scarpette, lasciate per un po’ il divano e uscite di casa. Correre, camminare, andare in bici, nuotare. E’ lo stesso. Uscite di casa e da voi stessi. Ci guadagnerete in salute e amici.”

Riccardo Barlaam | Triathlon Ironman

Quando dici Andrea Gabba dici triathlon, quello fatto di sacrificio, passione, metodo e risultati. Se parlassimo di calcio, Andrea potrebbe essere Fabio Capello, un mix di esperienza (nazionale ed internazionale), autorevolezza e apertura mentale con un solo credo, quello che nulla ti viene regalato ma tutto dev’essere guadagnato lavorando con qualità, anche nell’allenamento indoor, troppo spesso sottovalutato.

Il Palmarès di Coach Andrea Gabba

Andrea Gabba è un giovane Coach ma ha già dalla sua un palmarès importante: attuale coordinatore della Nazionale Italiana Under 23 di Triathlon, tecnico alle Olimpiadi di Atene 2004 e Pechino 2008 con la Nazionale Italiana, direttore tecnico della Federazione Turca dal 2013 al 2016 (dove riesce a qualificare diversi atleti alle Olimpiadi Europee e portarne altri alla vittoria di Campionati Mondiali) e un passato personale da Ironman.

Ciao Andrea! Cosa rappresenta il triathlon per te?

Il triathlon, al pari della mia famiglia e degli affetti più cari è la mia vita. Fa parte di me dall’ottobre del 1992 (prima gara a Montecarlo), è la mia professione, la mia passione e, per me e Nadia (mia moglie, 5° posto alle Olimpiadi di Atene e Campionessa Mondiale a squadre 2006) è anche uno stile di vita, non tanto legato all’aspetto agonistico quanto ai valori che questo sport trasmette e che noi cerchiamo di insegnare ai nostri atleti di ogni età e ai nostri figli. Triathlon significa organizzazione, ottimizzazione dei tempi, concentrazione, rispetto degli avversari, amore per la natura, capacità di ascoltarsi e ascoltare il prossimo.

Andrea Gabba | Allenamento indoor | Allenamento triathlon

Nuoto, bici, corsa. Tre discipline così diverse che nel triathlon diventano una sola. Qual è il tuo approccio all’allenamento nel professionista e nell’amatore?

Mi piace vedere l’allenamento nel triathlon in questo modo: nel preparare il programma per il professionista io metto dei paletti, determino i confini e definisco i contenuti. L’atleta deve stare dentro al progetto che io costruisco in toto per lui. Se questo non accade vuol dire che ha altre priorità, dunque non è possibile costruire un percorso insieme. L’amatore, al contrario, ha delle priorità che sono il lavoro, la famiglia e l’attività sociale. A lui lascio il compito di definire i confini della sua attività sportiva e all’interno dell’area che lui mi lascia disponibile io devo preparagli il miglior programma di allenamento possibile, devo cucirgli addosso il vestito migliore affinché possa ottenere i risultati migliori. In altre parole, il professionista deve mettersi “a mia disposizione” mentre per l’amatore sono io che mi metto a disposizione. In entrambi i casi però si lavora al meglio per ottimizzare la performance.

Come Coach di livello internazionale non puoi non tener conto della qualità. Che ruolo ha, in generale, l’allenamento indoor nella tua programmazione? E come vedi l’uso del MagneticDays nei tuoi programmi di allenamento per il triathlon?

Collegandomi a quanto detto poco fa, sia il professionista (visto il volume di lavoro settimanale) che l’amatore (che deve conciliare lo sport con le attività quotidiane) l’ottimizzazione del tempo è fondamentale. Ho sempre visto l’allenamento indoor sui rulli per bici come un must della preparazione in tutte le stagioni ma in concreto (e fino a poco tempo fa) il lavoro sui rulli si limitava al periodo invernale, sia per l’impossibilità ad allenarsi su strada che per la tipologia dei lavori che si riescono a fare su un home trainer classico. Da quando lavoro con MagneticDays sono riuscito invece a trasformare in concreto le mie idee, proponendo agli atleti che seguo almeno un allenamento a settimana su MD anche nel periodo primavera-estate, in quanto alcuni lavori sono più efficaci se svolti sul nostro strumento di allenamento ciclistico preferito piuttosto che su strada.

Andrea Gabba | Allenamento indoor | Allenamento triathlon

La frazione bici è la base per avere una corsa solida senza rischiare il tracollo finale. In termini di risultati, come il MagneticDays ha influito e influisce sul rendimento dei tuoi atleti?

Oltre a dire che MagneticDays ha sdoganato il concetto di “rulli per bici” e reso meno noiosi sia gli allenamenti indoor che quelli su strada, posso dire che i riscontri avuti dai miei atleti sono ottimi. In ogni seduta andiamo a programmare il lavoro più idoneo per l’atleta sulla base dell’obiettivo che insieme vogliamo raggiungere. Ogni allenamento, dalla forza all’agilizzazione e al lavoro alle varie intensità, viene svolto, come dicono gli inglesi, “no shortcuts”, ovvero senza scappatoie, perché una volta determinati cadenza di pedalata watt e newton metro, non puoi sgarrare. Ogni allenamento è individualizzato e prevede 3 fasi: programmazione, svolgimento e analisi. Se poi abbiamo qualche dubbio, con il software Cyber Test in pochi minuti realizziamo una “fotografia dell’atleta” che ci dice se stiamo lavorando bene.

L’allenamento che mi ha dato più soddisfazione è quello che ho “inventato” per il mondo del triathlon.. anche se oggi MagneticDays si è superata perché è possibile caricare sul strumento i percorsi con i quali vogliamo allenarci. Dopo aver analizzato percorsi e wattaggi della gare che stavamo programmando, sono riuscito a far simulare ai miei atleti la gara che avrebbero dovuto svolgere qualche settimana dopo, impostando i watt in modo da simulare la partenza da fermo, scatti, rilanci a bassa velocità e andature di gruppo. Poi, una volta scesi dal MagneticDays, via con una prova di corsa. Non posso negare che i risultati in gara sono stati esaltanti, dalla Coppa del Mondo fino al podio dei Campionati Italiani giovanili, passando la convocazione in Nazionale Cross Triathlon fino ai premi vinti nella gare nazionali. Attualmente sto lavorando con alcuni atleti stranieri di alto livello e non mi stupirei se a breve MagneticDays dovesse sbarcare anche ad est..

Il consiglio di Coach Andrea Gabba

Il mio consiglio è per tutti i triatleti: con MagneticDays ottimizzate il vostro tempo, potete svolgere allenamenti precisi di ogni tipo, dal rigenerante al lattacido e, soprattutto, potete svolgere allenamenti combinati, perfetti sia nella gestione del lavoro che nell’organizzazione dell’allenamento, lasciando il vostro Jarvis e la vostra bici nel garage di casa, vicino una pista di atletica, a bordo piscina per i combinati nuoto-bici.. se lo provate non potrete più farne a meno.

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new assistant coach. he inspires the athletes during the tests. Do you what to be an #ironman…one watt more please!!! #makeanextrawatt !! #triathloncoach #magneticdays #scienceinsport #triathlon #andreagabba

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Rulli bici | Rulli Jarvis | Allenamento indoor

Alla base dell’utilizzo dei rulli per bici Jarvis c’è la Fisica, applicata alla filosofia di allenamento indoor MagneticDays. Tutto è cominciato cinque anni fa quando, insieme ad un fisico dell’Università di Pisa, volevamo capire in maniera più approfondita quale fosse l’ambiente fisico in cui operare con il nostro sistema di allenamento indoor. Dopo una serie di studi abbiamo determinato (da formula fisica) che utilizzando o i rulli Jarvis o qualsiasi altro sistema di pedalata indoor che faccia riferimento a una resistenza fornita da magneti permanenti (sfruttando le correnti di Lorentz) o da freni a resistenza dinamica, ci troviamo sempre in una condizione di “pianura senza vento.”

Questo cosa implica? Che le risposte fisiologiche di chi pedala sopra questi sistemi di allenamento indoor sono equivalenti ad una condizione di pianura senza vento. E quindi, quando si parla di simulazione di salite, discese o quant’altro, non si dice il vero.

Su strada, in una condizione di pianura senza vento (così come sui rulli Jarvis) e a prescindere dagli altri parametri misurabili, il fattore che determina la resistenza dinamica (dunque l’avanzamento) è data da v2 (ciò significa che la resistenza è proporzionale al quadrato della velocità). Quello che è scaturito poi nella pratica è che con l’utilizzo del nostro sistema frenante siamo in grado di riprodurre la condizione di resistenza dell’aria.

Quando si pedala in salita invece, la gravità incide per v, perciò la resistenza totale nella formula fisica deve considerare anche la condizione v2 + v, situazione fisica che non è replicabile nell’allenamento indoor con uno strumento di questo genere (che tiene conto solo di v2).

Perché tutta questa premessa? Perché vogliamo raccontarvi l’evoluzione di un prodotto che in cinque anni ha trovato una sua quadratura attraverso risultati riproducibili e testati da tutti coloro (semplici amatori e professionisti del triathlon, del ciclismo, della mtb e della handbike) che hanno scelto i rulli per bici MagneticDays per il loro benessere.. fisico e mentale! 😉

Rulli Jarvis | Rulli magnetici | Rulli magnetici per bici

Cinque anni fa è iniziata l’avventura di creare i rulli magnetici per bici Jarvis che rappresentano la prima piattaforma per allenamento indoor con un approccio scientifico, dove teoria e pratica potessero dialogare insieme per regalare all’utente un’esperienza unica a 360 gradi. Ci siamo lasciati ispirare da Iron Man, il leggendario eroe della Marvel (interpretato da Robert Downey Jr. nei panni di Tony Starks) comandato da un sistema di intelligenza artificiale chiamato Jarvis, come Edwin Jarvis, fedele maggiordomo di Tony Stark e dei Vendicatori, tanto ben voluto dal gruppo da essere considerato alla stregua di un loro membro onorario.

Rulli Jarvis | Rulli magnetici | Rulli magnetici per bici

Mettendo da parte per un attimo il genere fantasy e toccando un po’ più da vicino la realtà, il mondo degli “uomini di ferro” ci ha sempre affascinato, soprattutto nello sport. Uomini di ferro fa rima IRONMAN che vuol dire triathlon, la prima disciplina sportiva dove abbiamo fatto conoscere i quattro ingredienti principali degli innovativi rulli Jarvis per un allenamento dall’approccio scientifico: tecnologia, artigianalità toscana, precisione e ricerca dei migliori materiali per realizzare un prodotto unico nel suo genere capace di costruire sulle persone e per le persone, allenamenti specifici (secondo le esigenze di ognuno) in ogni momento, accompagnandole (pedalata dopo pedalata) verso la piena consapevolezza del proprio benessere fisico e mentale, quella stessa consapevolezza che si prova alla fine di ogni allenamento con la nostra metodologia di allenamento personalizzato HTT, un misto di sana e piacevole fatica, soddisfazione e un pizzico di felicità.. perché anche le endorfine vanno allenate! 😉

Ma c’è un’altra curiosità che vogliamo raccontarvi. Jarvis non è solo il nome dei rulli magnetici per bici, è anche il nome dell’intelligenza artificiale che dal 2016 gestisce la casa di Mark Zuckerberg (CEO di Facebook) da telefono o pc regolando illuminazione, temperatura e musica, che “impara gusti e abitudini” o nuove parole e nuovi concetti, e che riesce perfino ad intrattenere i bambini. Perché il riferimento a Facebook? Perché crediamo tanto nella comunicazione 2.0 e nell’uso “calibrato” dei nuovi media! 😉

Anche se il titolo può trarre un po’ in inganno, ci piace pensare日本藤素
che ognuno di noi abbia la considerazione di se stesso come di un piccolo eroe. Ed è questo che, in fondo, ognuno di noi cerca di fare ogni giorno. Il proprio meglio, per se stessi e per gli altri. Sabrina è un architetto di 49 anni che da 3 si cimenta nel triathlon lunga distanza, anche se ha cominciato ad essere una “donna di ferro” 10 anni fa quando, in seguito ad un grave incidente occorso a suo marito, la vita l’ha messa davanti ad una gara ben più dura facendole prendere una piega che non ti aspetti. Un cambiamento radicale dall’oggi al domani, uno di quelli che non puoi programmare e che non pensi mai accadano proprio a te. Il triathlon, si sa, è un percorso di vita, e le lunghe distanze che un atleta deve affrontare portano sofferenza e difficoltà, elementi che per Sabrina sono diventati il carburante della sua quotidianità.

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Da qui nasce il progetto RACE ACROSS LIMITS, 2200 km in bici e più di 17000 mt di dislivello dall’Italia alla Spagna passando per la Francia. Dalla Brianza a Santiago de Compostela, 18 tappe con un unico scopo: raccogliere fondi per la fondazione COME COLLABORATION ONLUS che si occupa di trattare dal punto di vista osteopatico e in forma totalmente gratuita, neonati e bimbi disabili in Italia, Moldavia, Spagna, Sud Est Asiatico e Nord Africa. Le cure osteopatiche infatti, se effettuate su neonati e bambini, sono in grado di migliorare gli stadi di disabilità sia fisici che mentali. Ma c’è di più, perché chiunque voglia accompagnare Sabrina in questa impresa e contribuire a raccogliere fondi, potrà farlo sostenendo il progetto con una offerta in denaro e scegliendo la tappa preferita da pedalare. Tutti i proventi raccolti andranno alla fondazione e ai partecipanti sarà fornita una maglia tecnica. Inoltre, è prevista l’integrazione durante il tragitto e l’assistenza medica e meccanica per tutti i partecipanti. Handbike, bicicletta da strada, mtb o bici da crono non importa, quello che importa è pedalare insieme per aiutare i bambini.

Ed è qui che entra “on the road” MagneticDays. La nostra azienda infatti sarà partner importante dell’evento benefico che vedrà i primi colpi di pedale sabato 14 luglio. Come? Accompagnando Sabrina nella preparazione atletica con il Jarvis MD, il sistema di allenamento high tech Made in Italy dalle infinite possibilità hardware e software, che sfrutta i parametri di ogni singolo atleta per realizzare un protocollo di lavoro di estrema precisione e personalizzazione. Basato sul binomio valutazione/erogazione dei carichi allenanti, e grazie al lavoro dei Coach MD e all’elevata precisione dello strumento, Sabrina potrà contare sia su una calendarizzazione degli allenamenti focalizzata sulle sue caratteristiche fisiche sia su programmi specifici che la prepareranno al top della forma per affrontare un volume chilometrico importante. “Jarvis MD è un sistema basato sull’approccio scientifico all’allenamento – ha detto Marco Sbragi, CEO di MagneticDays – e siamo molto orgogliosi e felici di supportare Sabrina nel suo progetto di beneficenza!” 

Prossimamente vi racconteremo qualche cosa in più! 😉 #raceacrosslimits #MagneticDays4Sabrina

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