L’allenamento indoor nel triathlon, in particolare quello su distanza Ironman, è sempre più presente nella vita degli atleti, amatori e professionisti. Se prima “l’allenamento sui rulli” era considerato un plus per pochi, oggi sta diventando parte integrante di una strategia di allenamento mirata all’ottimizzazione della performance. Uno strumento polivalente come MagneticDays permette a qualsiasi allenatore (e atleta) di inserire sessioni specifiche di ciclismo indoor di qualità all’interno di una programmazione settimanale.
L’uso del MagneticDays nell’allenamento indoor settimanale: quando e perché.
I primi tre mesi di ogni nuova stagione di triathlon sono tra i più importanti per un atleta, amatore e non, perché servono come primo test di tutto il lavoro effettuato nel periodo invernale. Serve continuità nelle gare, per trovare il giusto ritmo, e negli allenamenti, che mano a mano si perfezionano e si incastrano tra loro con l’obiettivo di migliorare le risposte fisiologiche di volta in volta. In qualsiasi gara di triathlon, in particolare su distanza Ironman, la frazione ciclistica rappresenta una parte importante, sicuramente la frazione con la durata più lunga, ed è bene dunque allenarla al meglio senza però caricare il fisico con allenamenti estenuanti che, nel lungo periodo, possono solo peggiorare il rendimento.
“Il test di valutazione funzionale con il JARVIS – dice il Coach MD Luca Bianchini – ha una doppia funzione in questo senso. Serve sia da verifica del lavoro fatto in inverno che come punto di partenza per preparare un set di allenamenti mirati all’ottimizzazione della condizione fisica in itinere, e quindi, della prestazione. In un primo momento vengono individuate la nuova soglia e le rispettive zone di allenamento, sia in termini di Watt che di frequenza cardiaca. Poi, le caratteristiche della frequenza di pedalata e la capacità fuori-soglia, per capire come si può intervenire per migliorare le prestazioni nei primi tre mesi della stagione quando l’atleta e il suo organismo cominciano ad abituarsi a un ritmo più costante di impegno fisico e mentale.”
I vantaggi di un allenamento personalizzato MagneticDays
Un programma di allenamento personalizzato deve necessariamente partire da una buona programmazione. Il concetto di fondo della metodologia HTT è quello di seguire il metodo polarizzato. Questo metodo di allenamento consiste nell’investire circa il 75-80% del volume di allenamento nella zona aerobica, il restante ad alta intensità. Considerate le circa 10 ore di allenamento per la parte ciclistica (ciclismo e triathlon) per un atleta amatore, circa 7-8 vengono eseguite nel fine settimana con le uscite lunghe. Le restanti 2 ore di allenamento dovrebbero essere eseguite ad alta intensità. Ecco che le due ore di allenamento ad alta intensità si possono trasportare su MD per eseguire gli allenamenti HTT e ottimizzare così il programma di allenamento indoor.
“Il concetto alla base di ogni allenamento – continua il Coach MD Luca Bianchini – è quello di aumentare e migliorare la prestazione che, nel caso del ciclismo, si traduce nella erogazione di watt a parità di frequenza cardiaca. Utilizzare il cuore come riferimento assoluto (carico interno) a volte può essere fuorviante. In caso di stanchezza il cuore fatica a salire e modularsi in base ai watt erogati, mentre i watt (carico esterno) sono sempre gli stessi e non prendono in considerazione lo stato fisico dell’atleta. Con MD il cuore è un sistema di controllo dello stato interno a seguito di un carico esterno che il coach riesce a verificare insieme ai feedback dell’atleta. Aumentare i watt in soglia non è sufficiente per una prestazione eccellente. Teoricamente la soglia è la potenza che possiamo mantenere per circa 60 minuti, ma non tutti riescono a farlo. I motivi sono svariati, il principale è perché quei watt non sono stati consolidati.”
In questo periodo dell’anno (da marzo a giugno), quando la stagione di triathlon non è ancora iniziata, ci troviamo nel periodo ottimale per consolidare le prestazioni incrementate durante l’inverno. Le prime gare serviranno come test per capire se la programmazione ha avuto il suo effetto. Gli obiettivi di ogni atleta sono diversi. C’è chi vuole fare le gare per il piacere di farle, chi invece vuole raggiungere obiettivi importanti (dal podio al campionato italiano di sprint alla finale dell’Ironman delle Hawaii). Quello che accomuna tutti questi atleti nella varietà degli obiettivi è quello di rendere al meglio durante la prestazione. Il miglior allenamento per una gara è la gara stessa, ma non possiamo gareggiare tutte le settimane se puntiamo ad avere una prestazione ottimale in tutte le gare. Inoltre, in una gara Ironman, la prestazione è al 100% e necessita di un programma ancora più mirato.
Se parliamo solo di una disciplina del triathlon (il ciclismo) fare la programmazione è abbastanza semplice, ma riuscire a modulare perfettamente le tre discipline è complesso perché ci sono delle accortezze di cui bisogna tenere conto:
- numero di giorni alla gara obiettivo
- tempo a disposizione per l’allenamento
- capacità di carico dell’atleta
- alternanza tra giornate di allenamenti ad alta intensità e bassa intensità
- inserimento degli allenamenti combinati (generalmente ciclismo-corsa)
- interpretazione del modello prestativo della gara
- ottimizzare la disciplina carente
Questi sono solo alcuni punti che un coach deve tenere a mente per ottimizzare la programmazione annuale, in particolare nei primi 3 mesi. Nella seconda parte di questo articolo andremo ad analizzare come si riesca ad ottimizzare la prestazione nel triathlon.
Si è conclusa ieri la seconda edizione di Outdoor Expo Bologna, la tre giorni dedicata agli sport e al turismo all’aria aperta all’interno presso gli spazi espositivi di BolognaFiere. Un evento imperdibile per il mondo outdoor contraddistinto da show, area expo & travel, test experience, incontri e convegni. Grandi marchi si sono dati appuntamento i giorni 1, 2 e 3 marzo, all’interno dei 20000 mq dell’headquarter fieristico bolognese per incontrare addetti del settore, media, appassionati e praticanti (agonisti e amatori), con un focus particolare sulle attività, intrattenimento ludico e offerta turistica pensati per le Outdoor Family.
Presenti gli amici di Cross-Tri – magazine online italiano di Cross Triathlon – con il loro stand, nel quale siamo stati ospiti insieme ad XTERRA ITALY, il brand multisport off-road più famoso al mondo. Un connubio perfetto per MagneticDays, che nel triathlon trova la sua collocazione naturale anche grazie al fatto che la “triplice disciplina” è stata la musa ispiratrice per realizzare JARVIS, l’unico rullo per bici dall’approccio scientifico. Nel corso della manifestazione sono state fatte delle dimostrazioni rivolte a tutti i visitatori dello stand, per far conoscere da vicino tutte le potenzialità del JARVIS e della metodologia HTT, l’unica, ad oggi, a fornire un allenamento personalizzato per tutte le esigenze. I feedback che abbiamo avuto su MagneticDays – ha dichiarato il team di Cross-Tri – è andato oltre le nostre aspettative, evidenziando un grande interesse da parte di mtbikers e triatleti off road per un sistema di allenamento innovativo che va oltre il concetto di semplice rullo e che può essere utilizzato tutto l’anno all’interno di una strategia di allenamento mirata.
Il ciclismo indoor necessita di una strategia di allenamento personalizzata che tenga conto di tanti fattori. Lo sa bene Fabrizio Bielli, Vice Capo Missione presso l’Ambasciata d’Italia a Tashkent (capitale dell’Uzbekistan) e una vita spesa nell’attività diplomatica per il nostro Paese, che ha scelto proprio MagneticDays per migliorare la qualità del suo allenamento sui rulli in un territorio, quello uzbeko, che presenta condizioni atmosferiche – in alcuni periodi dell’anno – non proprio favorevoli all’uso della bicicletta su strada. Assenza totale di iodio, freddo continentale (a seconda delle stagioni) e le molte ore da dedicare al lavoro, non permettono a Fabrizio di dedicare spazi sufficienti all’allenamento su strada con una certa continuità.
“La città di Tashkent – racconta Fabrizio – ha origini molto antiche che risalgono al III secolo a.C.; abitata inizialmente dagli antichi Saki in un’area che si trovava sulla via della seta e racchiudeva la presenza di numerose etnie presenti a quel tempo (Sogdiani, Cinesi, Persiani), fu conquistata prima nel VII secolo d.C. dal Califfato arabo e successivamente fu annessa all’impero mongolo di Genghis Khan. Tashkent dunque, è un vero incrocio di culture islamiche e laiche, alimentate anche dalla presenza russa dalla seconda metà del 1800 ad oggi. Notevoli sono le testimonianze ed i luoghi che ricordano questo brillante passato, seppure alcuni siti e luoghi di interesse storico hanno subito danni a causa del violento terremoto che distrusse più di 60 anni fa una parte della città. Oggi Tashkent ha la tipica fisionomia di una città dell’Europa orientale ed è considerata, a ragione, tra le città più vivibili, e in forte crescita, dell’intero panorama centro asiatico.
Il lavoro di diplomatico mi ha portato a viaggiare molto, specie nei Paesi orientali, ma ho sempre portato con me la grande passione per la bici che mi accompagna fin dalla adolescenza quando, pur togliendomi da subito tante soddisfazioni in molte gare (arrivando fino ai dilettanti), mi sono reso conto che potevo essere forse un discreto gregario ma non di più. Negli anni ho continuato a coltivare questa passione in giro per il mondo dove il lavoro mi ha condotto a rappresentare il nostro bel Paese: Arabia Saudita – dove per due anni ho vinto il campionato riservato ai ciclisti amatori – Cina, Nigeria e oggi Uzbekistan, dove lavoro presso l’Ambasciata Italiana.”
Cambiare strategia di allenamento per massimizzare l’impegno
Il concetto di allenamento sui rulli che avevo – continua il Vice Capo Missione Bielli – è radicalmente cambiato. Come molti amatori, ho sempre creduto che allenarsi in maniera estenuante (anche in condizioni climatiche poco favorevoli) potesse avere un senso. Prestanza fisica, gioventù e un pizzico di incoscienza, sono stati gli ingredienti dei miei primi anni da amatore. Tante belle soddisfazioni certamente, e bei ricordi, ma anche delusioni a fronte di allenamenti estenuanti che portavano a poco. Da lì il desiderio di saperne di più, cambiare strategia di allenamento e cercare di massimizzare al meglio i miei sforzi senza commettere più gli errori del passato, consapevole di dover conciliare fattori come lavoro, impegni familiari e tempo, quest’ultimo sempre meno a disposizione.
MagneticDays in Uzbekistan: un allenamento indoor senza confini
L’allenamento indoor è senza confini con MagneticDays. Con il plus di poter essere seguiti step by step da un Coach MD, in ogni momento e in qualsiasi luogo ci si trovi, il nostro sistema di allenamento può davvero essere utilizzato in tutto il mondo e in qualsiasi condizione, proprio come quella che Fabrizio si è trovato ad affrontare: “All’età di 53 anni (non più un ragazzino) ho avuto la fortuna di conoscere il sistema di allenamento indoor MagneticDays che mi ha conquistato fin da subito per alcuni aspetti fondamentali: l’estrema accuratezza e precisione e la straordinaria facilità con la quale mi permette di massimizzare al meglio ogni allenamento, ottimizzando al massimo il poco tempo a disposizione che ho per gli allenamenti. Qualche anno fa non avrei mai pensato che si potesse praticare ciclismo indoor di qualità anche a migliaia di chilometri di distanza da casa e con una semplice app installata sul proprio tablet o smartphone. Oggi il mio concetto di allenamento è totalmente cambiato. Occorre fare più qualità rispetto alla quantità, per evitare sia gli infortuni (che prima o poi ti presentano il conto se non stai attento) sia di rimanere sempre allo stesso livello, pur essendo convinti di essere sulla strada giusta. L’allenamento sui rulli è diventato oggi un qualcosa di indispensabile vista la mia situazione lavorativa ma è anche e soprattutto un piacere fisico e mentale, perché posso allenarmi in maniera più specifica e produttiva, e colmare quel gap che non mi ha ancora permesso, negli ultimi anni, di poter vincere una gara tra gli amatori. Gli allenamenti che il Coach MD Luca Castellone prepara su misura per me sono divertenti, stimolanti e sempre diversi. Ogni settimana percepisco nettamente i miglioramenti sotto tutti i punti di vista e la mia condizione sta crescendo sempre di più. Non vedo l’ora di tornare in Italia per poter gareggiare su strada – probabilmente nel mese di Aprile – e mettermi alla prova concretamente.”
La preparazione invernale al ciclismo entra nel vivo anche nel panorama femminile italiano, realtà forse tra le più in crescita nel mondo delle due ruote. E la diciottenne trentina Barbara Malcotti, portacolori della VALCAR Cylence, ne è una delle attuali protagoniste. Il suo finale di stagione è stato agrodolce e si è svolto tutto in pochi giorni lo scorso settembre. Prima una beffarda volata nell’ultimo chilometro (con un 4° posto) della prova juniores dei Campionati del Mondo di ciclismo femminile ad Innsbruck, dopo esser distinta fra le migliori in salita su un percorso difficile caratterizzato dalle ascese di Gnadenwald e Igls. Poi la vittoria, qualche giorno dopo, della 5a edizione della Monza-Ghisallo (classica per donne juniores), dove è riuscita a sfruttare al meglio l’ottima condizione di forma staccando le avversarie in vista del traguardo. Da qualche mese Barbara Malcotti ha cominciato ad effettuare un programma di allenamento indoor con MagneticDays; per l’azienda aretina un’occasione di puntare sui giovani e per l’atleta trentina un’opportunità di testare concretamente la metodologia HTT. Abbiamo raggiunto telefonicamente Barbara per rivolgerle qualche domanda e conoscerla meglio dal punto di vista umano e sportivo. Ecco come è andata la nostra chiacchierata.
Ciao Barbara e grazie per questa chiacchierata. Il tuo rapporto con la bici è una questione di famiglia?
Ciao e grazie a voi. Certo! Fin da quando ero piccola ho sempre utilizzato la bicicletta per giocare nel giardino di casa. Mia madre mi ricorda spesso un episodio particolare che condivido con voi. Sono cresciuta nell’officina meccanica di mio padre, passando ore e ore ad osservarlo mentre lavorava con pacchi pignone, freni, raggi, cerchi e tutto quello con cui un meccanico di bici si trova ad avere a che fare per lavoro. Un giorno mi trovavo in cortile con la mia bici e ho finto di avere un problema meccanico, imitando mio padre e fingendo di essere io il meccanico. La passione per la meccanica l’ho portata con me negli anni, fino ad essere proprio io a curare personalmente il mio “mezzo” anche da questo punto di vista, a meno che non vi siano da fare lavori particolari. Quella stessa passione mi fa svegliare ogni mattina con una marcia in più, pensando all’allenamento che dovrò svolgere quel giorno o all’obiettivo che mi sono prefissata di raggiungere.
Qual è il tuo punto di vista sull’allenamento indoor nella preparazione invernale al ciclismo?
L’allenamento indoor ha sempre fatto parte della mia preparazione invernale al ciclismo, fin dalla categoria “Esordienti”. I miei allenatori mi facevano spesso svolgere diverse tipologie di allenamento sui rulli, ma devo ammettere che non sono mai stata piacevolmente affascinata da questo tipo di attività, perché la trovavo molto noiosa anche praticata con tempistiche ridotte. Già solo un’ora sui rulli diventava per me insostenibile. Per questo preferivo uscire su strada anche con temperature decisamente basse. Quest’anno però, finalmente, sono riuscita ad entrare in contatto con MagneticDays e, pensieri e aspettative su questa tipologia di allenamento, sono completamente cambiati. Quando mi alleno sul JARVIS, infatti, il tempo vola letteralmente. L’ora di allenamento che faccio passa molto velocemente e alla fine rimango ancora con la voglia di pedalare. Questo è un qualcosa che non avrei mai immaginato prima!
Qual è stato il tuo approccio con MagneticDays e la sua della filosofia di allenamento?
Approcciarmi con MagneticDays ha avuto due risvolti: da un lato mi sono trovata davanti quelli che sembravano dei semplici rulli per il ciclismo, dall’altro però volevo saperne di più e capire cosa ci fosse dietro la metodologia di allenamento HTT, un modo completamente nuovo e innovativo di concepire l’allenamento indoor che inizialmente facevo fatica a capire dal di fuori. Quando poi Simone Buracchi (Responsabile Area Tecnica MD) me l’ha presentata sotto tutti gli aspetti, l’ho trovata non solo interessante ma soprattutto molto sensata, dandomi un altro punto di osservazione che mi ha reso impaziente di cominciare ad allenarmi con questo strumento. Quando ho ricevuto il rullo mi sentivo come una bambina euforica il giorno di Natale, e ho voluto provarlo immediatamente. Già dopo il primo allenamento mi sono resa subito conto che questo rullo era qualcosa di nettamente diverso dai rulli per bici tradizionali. Mi trovavo davanti ad vero sistema di allenamento dove non avevo l’ossessione della tabella ma solo il piacere di pedalare, perché tutto il resto avveniva in automatico seguendo le indicazioni che il Coach aveva impostato per me. Dopo sole due settimane di programma di allenamento sui rulli MD, ho cominciato già a vedere i primi risultati e ne sono rimasta entusiasta. Tutte le volte che esco su strada dopo essermi allenata con JARVIS, percepisco nettamente una gamba “più piena” (come si dice in gergo ciclistico) e propensa a sostenere lo sforzo in modo migliore. Tra non molto avrò la possibilità di testare in gara il lavoro svolto in indoor fino ad ora, e avere i riscontri che cerco.
Il 2019 sarà il tuo primo anno come atleta Elite. Cosa ti aspetti?
L’obiettivo principale è sicuramente quello di fare esperienza, perché non sarà semplice adattarsi al passaggio di categoria. Mi auguro di poter di aiutare al meglio le mie compagne di squadra e contribuire insieme a qualche vittoria per il team. Se poi riuscirò a togliermi anche qualche piccola soddisfazione personale nelle gare UCI, sarà la ciliegina sulla torta.
Con Antonio Serratore e Veronica Yoko Plebani (rispettivamente Coach e atleta della Nazionale Italiana di Paratriathlon) c’eravamo lasciati lo scorso luglio con un sogno da realizzare chiamato Olimpiadi di Tokyo 2020. Tutto comincia ad inizio 2018 dopo i primi risultati importanti raggiunti da Veronica nei primi 6/7 mesi di lavoro, che la proiettano subito tra le prime 6 atlete del mondo. Da lì l’idea di provarci: “In termini di qualifica – racconta Veronica – è stato un passo estremamente importante ed incoraggiante, tanto da accrescere la nostra motivazione e la voglia di continuare a lavorare sempre meglio.”
“Il Paratriathlon mi ha cambiato la vita!” Così aveva detto invece Coach Serratore qualche tempo fa, sottolineando come questo sport avesse stravolto un po’ quelli che erano i suoi piani fino a quel momento, catapultandolo in una scuola di vita, quella del Paratriathlon, dove l’ispirazione più grande per una persona con disabilità è quella di riuscire ad esprimersi in modo competitivo in tre discipline contemporaneamente.
In occasione del raduno tecnico con la Nazionale Italiana di Paratriathlon di un mese fa a Peschiera del Garda (Verona), Coach Antonio Serratore e Veronica Yoko Plebani si sono ritrovati per il primo collegiale della stagione, un appuntamento che ha rappresentato il punto di partenza verso il lungo percorso di qualificazione alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020. Proprio in questa occasione, abbiamo rivolto ad Antonio e Veronica qualche domanda in più su quello che è stato il raduno e sugli obiettivi di questa nuova avventura.
Ciao Antonio, anche quest’anno sei nelle vesti di Coach della Nazionale Italiana di Paratriathlon. Come hai vissuto questo primo raduno del 2019?
Ciao a tutti! Nei primi due giorni, molto importante per me, spazio alla formazione di noi tecnici. Abbiamo condiviso insieme la strada da seguire verso Tokyo 2020, con l’obiettivo di monitorare gli atleti sotto tutti i punti di vista, dalla programmazione della stagione ai carichi di lavoro. Il terzo giorno poi, proprio insieme agli atleti, abbiamo ragionato sugli obiettivi del 2019 analizzando tutte le possibilità in cantiere. Con Veronica, dopo le gare di Milano e Yokohama (tappe importanti di WTS), inizierà il periodo di qualifica, momento fondamentale della stagione che andrà da giugno a ottobre. Saranno diverse le gare da affrontare, dove bisognerà arrivare preparati per riuscire a far meglio di ciò che già di buono è stato fatto nel 2018.
Quali lavori specifici state effettuando in questa parte di stagione?
La preparazione invernale per il ciclismo in questo periodo è concentrata sulla forza, sia attraverso l’allenamento indoor specifico con MagneticDays sia con uscite outdoor. JARVIS è uno strumento affidabile che ci permette di valutare periodicamente la condizione, e quindi la performance, di Veronica, senza mai interrompere l’allenamento. Questo è possibile anche grazie all’utilizzo di diversi test/allenamenti messi a punto da MD come il test incrementale 1:6, il test Joule e il test Crono Newton che sperimenteremo a breve. La grane variabilità offerta da MagneticDays è fondamentale per noi, perché ci permette di capire se la programmazione che abbiamo definito in precedenza raggiunge gli effetti desiderati. Dopo questo primo periodo di carico a livello muscolare, il programma di allenamento sui rulli JARVIS entrerà nello specifico dei ritmi e dello sviluppo della condizione.
Ciao Veronica, dopo questa presentazione di Coach Serratore, come ti senti nel sapere di essere già tra le prime 6 atlete più forti del mondo in poco più di un anno di Paratriathlon?
Ciao a tutti! Beh, direi che è una bella responsabilità! Gareggiare e potermi confrontare con atlete che praticano triathlon da anni e hanno già partecipato ad una Paralimpiade in questa disciplina, mi fa sognare e sperare. Il mio obiettivo in questo percorso di qualificazione è di crescere costantemente per provare ad arrivare davvero vicina al podio nel 2020. Quando ho cominciato a praticare triathlon nel marzo di due anni fa, non avevo grandi aspettative e non pensavo di poter già raggiungere questi livelli in così poco tempo. Evidentemente però, il mio corpo – quella “macchina” che avevo allenato molto con la canoa fino al 2016 – aveva solo bisogno di adattarsi ai nuovi allenamenti per poter ricominciare a “viaggiare”.
Quanto conta l’allenamento sui rulli nella tua programmazione e qual è stata la tua prima impressione dopo aver pedalato con MagneticDays?
Non avendo molta esperienza in bici, l’allenamento sui rulli e l’allenamento indoor in particolare, mi ha permesso da subito di avere molti dati a disposizione ed un feedback costante, aspetto fondamentale che ho riscontrato già dall’anno scorso quando utilizzavo spesso i rulli per bici MD del mio allenatore Antonio. Il miglioramento su strada e in gara è stato più che evidente, e questo era qualcosa di cui avevo veramente bisogno.
Da quando hai cominciato ad utilizzare i rulli per bici JARVIS, cosa percepisci di diverso nel tuo allenamento indoor? E cosa vorresti suggerire a chi non ha ancora ha avuto modo di provarli?
La differenza vera, per me, sta nella possibilità di programmare l’allenamento in maniera davvero accurata, sulla base dei risultati dei test incrementali ai quali mi sottopongo ciclicamente. Un programma di allenamento sui rulli che riesce a fare questo, come solo MagneticDays può fare, mi fa percepire l’efficacia di ogni seduta. Inoltre, i dati che otteniamo da ogni allenamento ci stanno aiutando ad analizzare molto velocemente i miei miglioramenti. L’unico consiglio che mi sento di dare è: PROVATELI, sentirete la differenza!
Ho voluto condividere la mia esperienza diretta raccontando il mio primo test Crono Newton sui rulli per bici MD, uno degli allenamenti indoor più soddisfacenti che abbia mai fatto. Da alcuni mesi – racconta Giacomo – ho la fortuna di poter integrare i miei allenamenti con il sistema MagneticDays. Per me, semplicissimo amatore, MD ha rappresentato e rappresenta una vera rivoluzione nel modo di approcciarmi all’allenamento in bici versione “indoor”. Ecco perché.
Il test Crono Newton: cuore della filosofia di allenamento sui rulli MD
Il test Crono Newton sperimentato sui rulli è un vero e proprio allenamento, e rappresenta il cuore della filosofia MagneticDays. Partendo dal fatto che ogni allenamento MD viene calibrato in base alle proprie caratteristiche fisiche e fisiologiche in quel determinato momento, questa è l’unica tipologia di test svolta in una condizione totalmente controllata e ripetibile, e si differenzia moltissimo da un test svolto in “ambiente esterno”. Il test Crono Newton non mente: tu sei quello che riesci a fare. E hai all’incirca 30 minuti per sostenere una “crono” di 18 km (nella versione classic) a Newton variabili (scelti dal Coach MD) che si alternano nel tempo dell’esercizio. La versione classic serve per capire come si comporta l’atleta quando si trova ad affrontare un percorso di questo tipo lavorando per Offset di Newton, variazioni di forza (impostati a monte dal Coach MD) a cui l’atleta può rispondere solo variando i ritmi della propria pedalata. In poche parole, bisogna solo pedalare. Niente di più semplice.
Un allenamento cucito su misura attraverso il test Crono Newton sui rulli MD
Prima della pausa natalizia e in base agli ultimi dati a disposizione, Coach Simone Buracchi aveva ipotizzato per me una Crono Newton di circa 38 minuti con un valore medio di Watt per step pari a 210, risultanti dal prodotto di 82 RPM e 24.5 Newton, parametri che fotografavano la mia condizione fino a quel momento.
Considerando poi che ogni variazione di 1 Newton corrisponde ad una variazione di pendenza del terreno di circa il 2%, con questa tipologia di allenamento sui rulli per bici è possibile parlare di “salita” (pur trovandoci sempre in una condizione di pianura senza vento) e non di generiche pseudo simulazioni. Con il test Crono Newton sui nostri rulli ci si trova, infatti, ad affrontare un percorso adattato alle singole caratteristiche dell’utente/atleta. Più che di salita effettiva la sensazione reale è quella di una tensione muscolare da ritmi da salita. E credetemi se vi dico che, se fosse stata una simulazione di salita, tutto ciò non sarebbe stato fisicamente sostenibile.
Test Crono Newton sui rulli MD: un focus sulle sensazioni
Dopo un primo periodo di adattamento muscolare/riscaldamento con tre serie di progressioni Watt (105 –> 168, 137 –>200 e 147 –> 231) sono entrato nel vivo del mio allenamento: 18 km da completare cercando di rimanere il più possibile vicino a quei valori previsti inizialmente dal Coach. La nuova App MD WiFi mi ha permesso di monitorare in modo semplice ed intuitivo il mio test/gara, lasciandomi come unica preoccupazione quella di pedalare. Durante il test mi sono trovato di fronte a differenti momenti di “forza” da vincere (Newton metri). A questi (decisi dal Coach), dovevo rispondere utilizzando il ritmo che, naturalmente, era condizionato dalla forza stessa. Ad una forza maggiore (espressa in Newton) corrispondeva un minor ritmo espresso, mentre una forza minore mi permetteva di lavorare di più in agilità.
Il mio compito – stabilito insieme al Coach MD – era quello di sviluppare il maggior ritmo possibile rispettando i Newton previsti in ogni step di lavoro, e dosare lo sforzo per tutta la durata del test. In altre parole, pedala il più veloce possibile ogni step tenendo però conto dell’impegno totale da affrontare. Mi sono sentito piacevolmente affaticato e, nonostante sia partito troppo forte, sono stato capace di portare a termine in maniera discreta questo primo test Crono Newton. Qualche difficoltà l’ho avuta nella parte centrale quando ho calato i ritmi per un po’, probabilmente per non aver ancora recuperato appieno dalla maratona di tre settimane prima. Poi però, ho ripreso un passo discreto. Il tempo totale di esecuzione è stato di 36 minuti, con una media Watt per step pari a 213 (vedi tabella sottostante).
E’ passato più di un mese e mezzo da questo test e i miei allenamenti sono continuati, così come le Crono Newton. Tra pochi giorni effettuerò un test incrementale Joule per verificare i progressi fatti, ma già dagli ultimi allenamenti sono venute fuori indicazioni molto interessanti che non vedo l’ora di sperimentare anche su strada. Vi racconterò qualcosa in più nel prossimo articolo!
Il test incrementale Joule sui rulli per bici MD chiude il piccolo esperimento con Jonathan Ciavattella (triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano), realizzato con l’obiettivo di monitorare ed analizzare i suoi miglioramenti in breve tempo. In questo quarto ed ultimo articolo dedicato, abbiamo voluto mettere a confronto il primo e l’ultimo test incrementale Joule eseguito da Ciavattella, con l’obiettivo di analizzare, numeri alla mano, i dati di Watt, Newton ed RPM prodotti.
Dal test incrementale alla Crono Newton sui rulli MD: un allenamento per tutte le esigenze
Il test incrementale Joule sui rulli per bici MagneticDays è frutto del risultato dell’attività di ricerca MD, e fornisce valori sovrapponibili al classico test incrementale a pedalate libere (progressione di 1 Watt ogni 6 secondi) sviluppato in collaborazione con l’Università di Verona. Entrambi i protocolli di lavoro avevano l’obiettivo di caratterizzare i parametri fisici esatti di Jonathan Ciavattella per realizzare degli allenamenti su misura, proprio come un vestito di sartoria cucito addosso. Siamo poi andati ad elaborare il piano di lavoro che includesse una serie di test Crono Newton – cuore della filosofia di allenamento sui rulli JARVIS – con l’obiettivo di spiegare come il sistema di allenamento sui rulli in preparazione al triathlon potesse soddisfare davvero le esigenze di tutti gli atleti, senza differenza tra amatori e professionisti.
Test incrementale Joule: un allenamento sui rulli “su misura” per Jonathan Ciavattella
“Sottoporre Jonathan Ciavattella ad una serie di test come questi ha avuto un doppio significato, perché da un lato ci ha permesso di poter testare, allenando, un atleta evoluto (condizione ideale in termini di capacità di recupero e idoneità fisica e mentale ad essere sottoposto ad un alto numero di test in un breve lasso di tempo), e dall’altro di conoscere alla perfezione capacità e caratteristiche di un professionista con l’obiettivo di creare allenamenti indoor ancora più calzanti – ha detto Simone Buracchi, Responsabile Area Tecnica MD – lavorando come dei veri e propri artigiani.”
I risultati ottenuti da Jonathan Ciavattella evidenziati dal test incrementale Joule
Il primo test incrementale Joule effettuato sui rulli per bici MD il 13 ottobre 2018, ci ha fatto capire chi fosse Jonathan Ciavattella in quel momento, ossia un atleta in grado di sviluppare una Potenza in soglia pari a 315 Watt, valore dato dal prodotto di 33 Newton e 91 RPM, con una frequenza di 171 bpm. Dopo pochissimo tempo, il 1 dicembre, il test incrementale Joule conclusivo ha evidenziato un valore di Potenza espresso pari a 340 Watt, dato dal prodotto di 33 Newton e 100 RPM, con una frequenza cardiaca media di 167 bpm. Questi risultati ci hanno permesso di capire come Jonathan Ciavattella sia migliorato, a parità di forza, sul piano della velocità (RPM espressi). Prossimamente, con l’avvicinarsi del periodo agonistico, lavoreremo anche sul piano della forza per migliorare il wattaggio anche dal punto di vista della componente Newton.
La possibilità di allenarsi sui rulli come valida e funzionale alternativa o addirittura come plus integrativo alla “strada”, ha cominciato ad essere più di una sporadica realtà, specie negli ultimi anni. Conoscenza, metodo, tecnologia, sono tutti fattori chiave in un processo di miglioramento continuo di un settore sempre più in evoluzione.
Alla base dell’utilizzo dei rulli per bici JARVIS c’è la filosofia di allenamento indoor MagneticDays, che ha trasformato il concetto di ciclosimulatore come era conosciuto, in un vero e proprio laboratorio dall’approccio scientifico all’allenamento dove innovazione e tecnologia vanno sempre di pari passo. I nostri allenamenti HTT, oltre a rappresentare la massima personalizzazione possibile di un allenamento (dallo sport al benessere fisico e mentale fino alla riabilitazione medica), sono anche allenamenti completamente personalizzati, stimolanti e, soprattutto, divertenti. Si, perché con MagneticDays l’allenamento indoor non è mai stato così divertente e l’aspetto ludico è un qualcosa che non abbiamo mai voluto tralasciare. Basti pensare che in un ogni seduta si effettuano mediamente dai 60 agli 80 cambi di ritmo, lavorando con i Watt, i Newton, gli RPM, Progressioni/Regressioni, Auto Watt, Auto Newton, Ritmi Ideali, Progressioni Joule, Offset e tanto altro ancora. Ogni allenamento non è mai uguale ad un altro (perché tarato su misura in ogni momento) e ogni test non è mai un semplice test ma un vero e proprio allenamento. Scientificità e divertimento sono i fattori chiave che rendono MagneticDays un prodotto completo sotto tutti i punti di vista.
Allenarsi sui rulli | L’aspetto ludico di MagneticDays
Cosa c’è di meglio di potersi allenare e divertirsi allo stesso tempo? Ad oggi, MagneticDays offre due possibilità ludiche tra le sue 10 modalità di utilizzo:
- ZWIFT
Zwift rappresenta la prima piattaforma planetaria di intrattenimento indoor che collega ciclisti da tutto il mondo permettendo loro di sfidarsi a distanza su percorsi di tutte le tipologie. Con il nuovo Cambio Virtuale messo a punto dagli Ingegneri MagneticDays e rilasciato con la release 2.1.1 della App MD WiFi, si è aperta un’altra frontiera per il nostro sistema, che affianca la scientificità dell’allenamento all’aspetto ludico. MD è diventato, infatti, il primo sistema di allenamento indoor capace di mixare un allenamento di qualità con il divertimento, spingendo ancora sul pedale dell’innovazione e introducendo un altro modo di dialogare con Zwift. Avviando per esempio la modalità Track Resistance, la condizione migliore è di utilizzare Zwift con il PC (il JARVIS ha in dotazione standard l’antenna ANT+ per PC richiesta da Zwift) e la App MD WiFi installata sul tablet o smartphone. In questo modo si potrà seguire il proprio avatar e gestire il Cambio Virtuale con i tasti +/- della App oppure utilizzando i tasti ottici di controllo remoto disponibili nello shop del nostro sito. Ma non è tutto, perché MagneticDays ha reso disponibili sul suo canale ufficiale YouTube dei video tutorial dedicati all’utilizzo ludico di MD con Zwift in modalità ANT+ (quella appena descritta) e BLE, equivalente alla ANT+ ma con la sola differenza nella tipologia di connessione con il MagneticDays, che avviene tramite Bluetooth. L’applicazione Zwift, in questo caso, è aperta su un dispositivo mobile (iPad o iPhone).
- PERCORSI
Un’altra importante possibilità di divertimento offerta a tutti i nostri utenti presenti (e futuri), è quella di poter pedalare sul JARVIS percorsi importati direttamente come file .tcx o .gpx attraverso l’apposito tool presente nella propria pagina personale del sito MagneticDays. Oppure, pedalare percorsi .FIT importati da piattaforme come Strava, TrainingPeaks o simili. Al contrario, è possibile salvare gli allenamenti eseguiti con MagneticDays ed esportarli in formato .FIT per caricarli su piattaforme esterne. Un esempio concreto è quello di Riccardo Barlaam, autore del libro Tutte le salite del mondo, le salite più affascinanti del ciclismo pedalate e raccontate dal giornalista de Il Sole 24 Ore: Alpe d’Huez, Col du Galibier (La Marmotte), Madonna di Senales, Monte Jafferau (Bardonecchia), Mortirolo, Mottarone e Stelvio.
MagneticDays ha fatto della tecnologia e dell’innovazione continua la sua ricetta vincente, lavorando con l’obiettivo di trasmettere passione e divertimento a tutti coloro che vogliono e vorranno scoprire un nuovo modo di pedalare indoor, traendone il massimo del beneficio fisico e mentale.
La Metodologia HTT – la nostra filosofia di allenamento sui rulli – rappresenta, ad oggi, la massima personalizzazione scientifica possibile di un allenamento nel panorama dei rulli per bici. Essa si basa sul continuo binomio Valutazione/Erogazione dei carichi allenanti e può essere applicata durante tutto l’anno eseguendo la tipologia di lavoro richiesta al momento, sulla base delle caratteristiche fisiche e fisiologiche dell’utente/atleta in quel preciso momento. Così, dopo aver sottoposto (in una prima fase) il triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano Jonathan Ciavattella ad una serie di test, con l’obiettivo di monitorare i suoi parametri potenziali e fisiologici in un preciso momento, e creare poi un ciclo di allenamenti perfettamente calibrati sull’atleta proprio in base a questi parametri.
I test previsti nella filosofia di allenamento sui rulli MagneticDays
“La nostra filosofia di allenamento sui rulli – ha detto il Responsabile Area Tecnica MD Simone Buracchi – prevede l’esecuzione di diversi test.”
I primi test che abbiamo effettuato su Jonathan Ciavattella sono stati il test incrementale classico e il nostro nuovo test Conconi sui rulli (incrementale Joule) ai quali ha fatto seguito il test Crono Newton in tre differenti modalità:
- Classic (18 km) – crono a Newton variabili (scelti dal Coach MD) che si alternano nel tempo dell’esercizio
- A Newton fisso – serie di crono a Newton fisso (scelto dal Coach MD) protratto per tutto il tempo dell’esercizio
- Newton a scelta libera
Una filosofia di allenamento personalizzato sui rulli per risultati concreti
Questi test ci sono serviti (e servono in generale) per fornirci in primis – come accennato poco fa – i valori potenziali dell’utente/atleta (Watt in soglia, cuore in soglia, Newton ed RPM con cui si esprime il wattaggio), e poi ad indicarci caratteristiche e peculiarità di un atleta evoluto quale Jonathan Ciavattella, facendoci capire in quale fase egli può essere più carente nel preciso momento in cui andiamo ad eseguire il test.
“Mi preme ricordare – ha proseguito Buracchi – che i nostri test sono a tutti gli effetti dei veri e propri allenamenti sui rulli e non un test fine a se stesso. Ogni volta che facciamo un test non è mai un qualcosa a sè, anzi, probabilmente è un allenamento molto più intenso ed allenante di un test, quasi come fosse una gara. Nel caso di Jonathan Ciavattella poi, i test effettuati hanno evidenziato determinate caratteristiche che, a prescindere dai Watt prodotti, vengono espresse in maniera equilibrata. Tutto quello che riguarda il comparto muscolare e quello cardiaco/respiratorio è in equilibrio. Da qui, gli allenamenti HTT che siamo andati ad elaborare sulla base di queste informazioni, sono stati realizzati tenendo conto di questo equilibrio.”
Trattandosi di un atleta evoluto, le due parti da allenare (muscolare e cardiaco/respiratoria) vanno di pari passo, con allenamenti equilibrati che sollecitano i singoli comparti con l’obiettivo di produrre un risultato finale significativo. Con un test si valutano i valori potenziali su cui calcolare gli allenamenti, ovvero i Watt espressi, e le caratteristiche con cui esprimono quei Watt. Successivamente si va a sviluppare il ciclo di allenamenti che, a loro volta, stimolano, nel caso di Jonathan Ciavattella, una crescita equilibrata. Rispetto ad un utente/atleta normale che esegue 6 allenamenti HTT, abbiamo scelto di far eseguire a Ciavattella 9 allenamenti, per il semplice fatto che allenandosi tutti i giorni abbiamo dovuto aumentare la quantità nell’unità di tempo.
MagneticDays continua ad implementare le sue funzioni anche per l’online, in questo caso, per la scrittura degli allenamenti indoor. Da oggi infatti, accedendo al proprio account sul sito, sarà possibile visualizzare il pannello di controllo per la scrittura degli allenamenti cliccando sul tasto di accesso alla funzione scrittura.
“Abbiamo deciso di dare a tutti la possibilità di scrivere i propri allenamenti accedendo direttamente dal proprio account e non più dal software – fa sapere l’azienda aretina in una nota – perché non sempre gli utenti hanno la possibilità di avere il loro pc con il software installato a portata di mano. Inoltre, continuiamo a lavorare alla fluidità e navigabilità del sito MD per migliorare sempre più i nostri servizi che passano principalmente per l’online.”
Il pannello di scrittura allenamenti è già disponibile per tutti nella modalità basic ma potrà essere implementato a mano a mano nelle sue funzioni acquistando diverse tipologie di plug in sul nostro shop, disponibili dalla metà di gennaio 2019.
Di recente abbiamo fatto effettuare il test Crono Newton in diverse varianti a Jonathan Ciavattella, triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano, nell’ambito del piccolo esperimento volto a monitorare ed analizzare i suoi miglioramenti in un breve arco di tempo di circa 15 giorni. Sottoporlo a una serie di test come questo, gli ha permesso di sperimentare sul proprio corpo l’approccio scientifico del nostro sistema di allenamento sui rulli e come ogni allenamento sia completamente realizzato sulla base alle caratteristiche fisiche dell’utente/atleta.
Il test Crono Newton eseguito da Jonathan Ciavattella: cos’è e come si esegue
Quello che rende unico il test Crono Newton eseguito da Jonathan Ciavattella e lo differenzia molto da situazioni analoghe in un “ambiente esterno” è che viene svolto in una condizione totalmente controllata e ripetibile. Una volta che il Coach MD ha un’idea più chiara su come l’atleta si esprime durante l’allenamento sui rulli, il test che viene sottoposto è il test a potenza sostenibile. In altre parole “tu sei ciò che riesci a fare”. Questo test consiste sostanzialmente in una crono della durata di circa 30 minuti. Per stimolare psicologicamente al massimo l’atleta, il Coach fa eseguire un chilometraggio calcolato sui valori ricavati dal test incrementale e corrispondente ad un tempo di circa 30 minuti. A fine prova, la media dei Newton e degli RPM espressi sarà la fotografia esatta di ciò che l’atleta è in quel momento, nei termini dei due parametri che compongono il dato di Potenza.
Il test Crono Newton e Jonathan Ciavattella: il focus di Coach Simone Buracchi
“Nel caso di Jonathan Ciavatella – dice Simone Buracchi, Responsabile Area Tecnica MD – i primi due test Crono Newton (Classic e a Newton fisso) hanno avuto l’obiettivo di capire come l’atleta si esprime quando viene condizionato da valori di Newton impostati a monte, mentre nel test Crono Newton a scelta libera l’obiettivo era di monitorare l’atleta libero di esprimersi senza vincoli sui Newton, per capire come si comportasse quando era lui a scegliere le variazioni di Newton. Durante quest’ultima tipologia di test (Newton a scelta libera) – continua Buracchi – l’atleta ha a disposizione l’uso di un tasto ottico di controllo remoto o i tasti */- della App WiFi, che gli permette di effettuare variazioni minime nell’ordine di 0,5 Newton che, ad 80 RPM per esempio, corrispondono a circa 4 Watt (sensibilità 10 volte superiore a un cambio normale) in modo da esprimere perfettamente le proprie condizioni fisiologiche ideali allo sforzo richiesto. Può sembrare poca cosa, ma avere a disposizione un “cambio elettronico di precisione” è un plus che solo MagneticDays riesce ad assicurare. In un cambio classico utilizzato nelle bici infatti, la variazione di un singolo dente posteriore determina uno spostamento di circa 40 Watt ed una conseguente maggior grossolanità nel determinare il corretto ritmo fisiologico dell’atleta.”
Jonathan Ciavattella e il sistema di allenamento sui rulli Jarvis
Abbiamo sottoposto Jonathan Ciavattella ai primi due protocolli di lavoro, ossia il test incrementale a pedalate libere e il nuovo test Conconi sui rulli MD (test Joule), con l’obiettivo di caratterizzare i suoi parametri fisici esatti e cucirgli addosso dei protocolli di lavoro su misura. Siamo poi andati ad elaborare il piano di lavoro che include una serie di test Crono Newton – cuore della filosofia di allenamento sui rulli Jarvis – con l’obiettivo di spiegare come il sistema di allenamento sui rulli in preparazione al triathlon possa soddisfare davvero le esigenze di tutti gli atleti, senza differenza tra amatori e professionisti.
“Conoscere alla perfezione capacità e caratteristiche dell’atleta con l’obiettivo di creare allenamenti ancora più calzanti – ha detto Simone Buracchi – ci permette di lavorare come dei veri e propri artigiani della qualità, per citare una famosa e diffusa espressione.”
Le modalità in cui è stato svolto il test Crono Newton da Jonathan Ciavattella
Il primo trittico di lavori eseguiti da Jonathan Ciavattella è stato focalizzato sul test Crono Newton, svolto in tre differenti modalità:
- Classic (18 km) – crono a Newton variabili (scelti dal Coach MD) che si alternano nel tempo dell’esercizio
- A Newton fisso – serie di crono a Newton fisso (scelto dal Coach MD) protratto per tutto il tempo dell’esercizio
- Newton a scelta libera – l’atleta può scegliere liberamente il valore di Newton utilizzando il tasto ottico di controllo remoto (cambio elettronico)
Quello che abbiamo potuto sperimentare con il test Crono Newton effettuato in diverse tipologie grazie alla collaborazione di Jonathan Ciavattella rappresenta un grande valore scientifico e umano, perché mette in luce due aspetti: la grandissima adattabilità di un prodotto come MD alle esigenze di chiunque e il reale miglioramento del proprio rendimento e del proprio benessere attraverso l‘allenamento indoor sui rulli con un approccio scientifico.
Di recente abbiamo sottoposto il triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano Jonathan Ciavattella ad una serie di test, con l’obiettivo di monitorare i suoi miglioramenti in un breve arco di tempo. Per cercare di spiegare concretamente come il sistema di allenamento sui rulli in preparazione al triathlon possa soddisfare davvero le esigenze di tutti gli atleti, senza differenza tra amatori e professionisti, vi raccontiamo brevemente la carriera sportiva di Ciavattella.
Chi è Jonathan Ciavattella e come si è avvicinato all’allenamento sui rulli MD
Nato a Termoli (Campobasso), classe 1981, Jonathan Ciavattella – “El Ciavi” – inizia a farsi notare fin da piccolo rubando la scena nelle gare di nuoto e di podismo. A causa di un infortunio si avvicina al ciclismo, e da lì Jonathan capisce quanto potenziale possa essere espresso in uno sport come il triathlon, che diventerà l’avventura della sua vita. Diventa Campione Italiano nel 1999 vincendo il titolo tricolore nella categoria Allievi. Entra a far parte della Nazionale partecipando a tre Campionati del Mondo, quattro Europei e tante altre gare di Coppa del Mondo, fino alla vittoria del titolo a squadre nelle Olimpiadi Militari del 2008. E’ stato triatleta di riferimento per il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito e, ad oggi, detiene il sesto miglior tempo italiano “all time” (di tutti i tempi) in una gara Ironman. Fortissimo nuotatore e ciclista, Jonathan è da qualche tempo Ambassador di MagneticDays, un incontro, quello con l’azienda toscana, nato subito da una bella intesa. Ciavatella infatti, coniuga la sua vita da triatleta professionista con quella di Caporal Maggiore Capo dell’Esercito nella caserma di Ascoli Piceno e l’allenamento indoor sui rulli ha sempre fatto parte della sua programmazione.
Il plus distintivo del sistema di allenamento sui rulli Jarvis
Trasformare dei semplici rulli per bici nel sistema di allenamento personalizzato che è oggi MagneticDays, ci ha fatto percorrere una strada non priva di difficoltà ma che al tempo stesso ci ha resi pionieri di una nuova filosofia, rendendoci responsabili e orgogliosi allo stesso tempo nei confronti di tutti coloro che si sono affidati (e si affidano) nelle nostre mani. Come spesso – e in maniera ironica – ci piace dire, nei tempi in cui tutti guidano macchine sportive noi abbiamo proposto un aereo. Il senso di questa frase non vuole in alcun modo avere un tono dispregiativo e va ben oltre quello che si può pensare a primo impatto. Avere a disposizione uno strumento dalle infinite possibilità come il JARVIS, ci permette infatti di poter sperimentare e, in un certo senso, anche “estremizzare”, alcuni concetti di natura tecnico/scientifica che con un altro prodotto sarebbero impossibili da sviluppare, comprendere, analizzare e adattare alle esigenze personali dell’utente/atleta.
La precisione scientifica in un sistema di allenamento diventa l’arma in più per preparasi al meglio nel triathlon
“Il nostro sistema di allenamento indoor sui rulli – dice Simone Buracchi, Area Tecnica MD – è in grado, come sapete, di allenare la potenza dell’atleta scindendo i Watt nelle sue due componenti principali, Velocità e Forza. Un aspetto fondamentale per determinare i valori fisici esatti prima di fornire un allenamento su misura, anche in uno sport come il triathlon.”
La metodologia HTT comincia dal test incrementale e si basa sul binomio costante valutazione/erogazione dei carichi allenanti. La prima valutazione che normalmente viene fatta eseguire all’atleta è un test incrementale A PEDALATE LIBERE. Cosa vuol dire? Che per noi è basilare conoscere i ritmi naturali, ovvero come l’atleta pedala nella realtà. Al test incrementale (basato su una progressione di 1 Watt ogni 6 secondi) si arriva dopo aver effettuato un periodo di riscaldamento. Questo primo test fornisce i dati iniziali (per noi basilari) per la scrittura di allenamenti personalizzati, proprio come un vestito di sartoria cucito addosso, e indicazioni precise su:
- Watt di soglia anaerobica dell’utente/atleta
- Caratteristiche atletiche/fisiologiche in base all’equilibrio naturale tra RPM e Newton
- RPM medi mantenuti dall’utente/atleta dal suo medio fino alla soglia
- Valore medio degli RPM tenuti nel fuori soglia
A confermare la bontà di questi primi dati, aggiungiamo sempre una seconda tipologia di test che rappresenta il risultato dell’attività di ricerca MagneticDays, e che fornisce valori sovrapponibili. Il test incrementale Joule (il nostro nuovo test Conconi sui rulli) realizzato sulla base di quello descritto poco fa, differisce dal nostro 1:6 per il tipo di lavoro, espresso in Joule (e da stabilire con il Coach MD), mantenuto costante durante tutta l’esecuzione del test. Sulla base di ciò, abbiamo scelto il valore di 2700 J come medio indicativo del lavoro in Joule (condizione in cui si trova la maggior parte degli utenti/atleti). Ogni step di lavoro prevede un incremento di 2 Watt.
ESEMPIO: a 150 Watt lo step dura 18 secondi, a 300 Watt lo step dura 9 secondi
Quello che rimane costante, dunque, è il lavoro (Joule), mentre il valore che si adatta per rendere costante i Joule è sempre il tempo. Più aumentano i Watt e meno tempo occorre per rimanere a quei Watt e bilanciare lo stesso risultato in Joule. Non potendo però far rimanere fissi i Watt (che devono comunque aumentare trattandosi di test incrementale) il parametro che dovrà cambiare sarà quello relativo al Tempo.
Il test incrementale Joule è un test variabile dove il sistema di allenamento sui rulli JARVIS gestisce tutto in autonomia aumentando gradualmente i Watt e permettendo al tempo di esposizione a quel Watt di diminuire proporzionalmente, per garantire sempre lo stesso lavoro in Joule. Nel test Joule, il lavoro svolto non cambierà nel tempo e gli step a wattaggio elevato saranno (in termini di tempo) meno esposti rispetto ai precedenti.
Jonathan Ciavattella: l’atleta ideale sul quale sperimentare test e protocolli di allenamento sui rulli
“Jonathan Ciavattella – dice Simone Buracchi – rappresenta la condizione ideale di lavoro perché possiede tutte le migliori caratteristiche per poter comprendere appieno le potenzialità offerte dal sistema di allenamento sui rulli MD: grande capacità di recupero e idoneità fisica e mentale ad essere sottoposto ad un alto numero di test in un breve lasso di tempo.”
Dopo aver analizzato i valori ottenuti nel test incrementale 1:6, abbiamo stabilito un protocollo di lavoro che iniziasse e si concludesse con un test Joule (in modo da poter comparare i valori di inizio e fine lavoro), con l’obiettivo di analizzare il miglioramento ottenuto dall’atleta nell’arco di un tempo di circa 15 giorni. Nello specifico:
Test Crono Newton Classic (18 km)
2 Test Crono Newton (serie di crono a Newton fisso)
1 Test Crono Newton (Newton a scelta libera)
1 Ciclo di 9 allenamenti HTT (6 + 3 plus)
1 Test a Newton decrescenti
1 Test a Newton crescenti
1 Test a Watt fissi
Test Joule
Il pensiero di Jonathan Ciavattella
“Da oggi – ha detto Jonathan Ciavattella – ho a disposizione un grandissimo strumento per l’allenamento sui rulli MD che mi permetterà finalmente di lavorare indoor con estrema qualità e prepararmi in maniera mirata alla mia prossima stagione di triathlon, permettendomi realmente di migliorare ed evolvermi. Questo aspetto è molto importante non solo per noi professionisti ma per i tantissimi amatori che vogliono migliorare il proprio rendimento in bicicletta. Il lavoro di MagneticDays sarà sicuramente il futuro del ciclismo, per questo, ho voluto fortemente essere l’atleta sul quale sperimentare un’ampia serie di test e protocolli di allenamento con l’obiettivo di validare la qualità di questo sistema di allenamento unico, dall’approccio scientifico e 100% Italiano!”