Pochi mesi fa avevamo introdotto la possibilità di disabilitare l’opzione di controllo cardiaco direttamente dalla App MD WiFi. Con la release 2.5.0 della App MD WiFi – online tra qualche giorno – la gestione dell’opzione di controllo cardiaco potrà essere effettuata SOLO E SOLTANTO dal proprio account personale sul sito MagneticDays, mentre dalla App MD WiFi sarà possibile visualizzare il riepilogo delle impostazioni. Il motivo è molto semplice: se un utente ha installato la App su più di un device, l’opzione di controllo cardiaco può essere disabilitata e/o modificata a proprio piacimento direttamente “a monte”, connettendosi al server MagneticDays ed effettuando la normale sincronizzazione tramite rete internet (dati o WiFi). In questo modo l’utente è certo al 100% che la modifica sia stata effettuata su tutti i device dove la App è installata. E’ importante ricordare che dopo aver installato la release 2.5.0 della App MD WiFi, tutti gli utenti avranno impostato di default il controllo cardiaco sul valore di 120 bpm e dovranno quindi effettuare le seguenti procedure per disabilitare o modificare l’opzione di controllo. Ma vediamo nel dettaglio le due possibilità.
Relase 2.5.0 App MD WiFi | Come disabilitare l’opzione di controllo cardiaco
I passaggi da effettuare per disabilitare l’opzione di controllo cardiaco sono:
Effettuare il login al proprio account personale sul sito www.magneticdays.com
Nel pannello di controllo del menù cliccare su Impostazioni e selezionare Opzioni
Deselezionare il pulsante relativo al controllo cardiaco e cliccare su Salva Impostazioni
Effettuare il login sulla App MD WiFi inserendo le proprie credenziali
Effettuare la sincronizzazione ed attendere la comparsa della scritta SYNC SUCCESS (colorata in verde) *
In caso di sincronizzazione fallita compare la scritta SYNC FAILED (colorata in rosso)
Relase 2.5.0 App MD WiFi | Come modificare l’opzione di controllo cardiaco
Se desiderate – per qualunque motivo – impostare un valore di frequenza cardiaca raggiunto il quale l’allenamento si interrompa del tutto o si adegui alla vostra condizione fisica momentanea, i passaggi da effettuare sono:
Effettuare il login al proprio account personale sul sito www.magneticdays.com
Nel pannello di controllo del menù cliccare su Impostazioni e selezionare Opzioni
Il pulsante relativo al controllo cardiaco è impostato di default sul valore di 120 bpm in modalità Stop Workout
Impostare – in base alle proprie necessità – il valore di soglia desiderato e la modalità del Workout, considerando che:
- la modalità Stop Workout interrompe automaticamente l’allenamento una volta che la frequenza cardiaca raggiunge il valore impostato
- la modalità Ricalcola Workout permette di rimodulare il singolo step di ogni workout – settando un valore in % – quando il cuore entra nel range di -5 bpm dal valore di soglia impostato (ESEMPIO: con un valore % del 20%, se l’utente sta eseguendo uno step di 100 Watt e il cuore entra nel range di -5 bpm dal valore di soglia impostato, lo step di lavoro viene abbassato del 20% e l’utente lavorerà ad 80 Watt) **
Una volta effettuate tutte le modifiche cliccare su Salva Impostazioni
Effettuare il login sulla App MD WiFi inserendo le proprie credenziali
Effettuare la sincronizzazione ed attendere la comparsa della scritta SYNC SUCCESS (colorata in verde) *
In caso di sincronizzazione fallita compare la scritta SYNC FAILED (colorata in rosso)
* Per effettuare la sincronizzazione il device (smartphone o tablet) DEVE ESSERE COLLEGATO ad una rete internet (dati o WiFi)
** In tutte le tipologie di TEST (test incrementale a pedalate libere, test incrementale Joule, test Crono Newton) l’allenamento viene messo in pausa in ogni caso e il freno viene aperto. Inoltre, in tutti i Training Mode diversi dalla modalità MD Training (App MD WiFi), l’allenamento viene messo in pausa in ogni caso e il freno viene aperto
Il tendine d’Achille è il muscolo più forte e spesso del corpo umano ma, nonostante le dimensioni, è anche quello maggiormente esposto al rischio di infortunio. Diverse sono le cause che possono portare un atleta (ciclista, triatleta, mtbiker o runner) ad affrontare, fisicamente e mentalmente, questo tipo di infortunio, che può riguardare un ispessimento o una lesione parziale nei casi più fortunati, oppure una rottura in quelli più gravi. La letteratura scientifica è molto ricca al riguardo ma i fattori principali che portano l’atleta a dover fare i conti con una riabilitazione al tendine d’Achille sono legati al contesto sportivo nell’80% dei casi.
I tempi di recupero da un infortunio da lesione al tendine d’Achille
I tempi di recupero per una lesione al tendine d’Achille variano in base all’entità del danno subito. In caso di lesione parziale – che di solito interessa non proprio il tendine ma la guaina tendinea (rivestimento che protegge il tendine) – il recupero, inteso come tornare a camminare normalmente, dura all’incirca un mese e mezzo tra l’ingessatura e una buona fisioterapia. Dopodiché il tono muscolare di un atleta può essere ripristinato nel giro di due settimane con un programma che preveda sessioni di nuoto e di allenamento sui rulli.
A questo proposito è bene ricordare che la memoria muscolare raramente dimentica. In caso di un atleta abituato ad allenarsi regolarmente, i tempi di recupero si possono accorciare ulteriormente. La metodologia HTT può offrire un valido supporto anche nel recupero da un infortunio come quello appena descritto.
Esercizi di riabilitazione per il tendine d’Achille: MagneticDays strumento ottimale per un pieno recupero
La metodologia HTT sviluppata da MagneticDays rappresenta, ad oggi, la massima personalizzazione scientifica di un allenamento perché si basa sul continuo binomio Valutazione/Erogazione dei carichi allenanti e può essere applicata durante tutto l’anno, eseguendo la tipologia di lavoro richiesta al momento. Interamente tarata sui valori reali dell’atleta in quel preciso momento, la metodologia HTT permette, in poche sessioni, di recuperare lo stato di forma precedente all’infortunio e l’adeguato valore di soglia.
“Tornare ad allenarsi dopo un infortunio al tendine d’Achille, anche se parziale – ha detto il Responsabile dell’Area Tecnica MD Simone Buracchi – deve seguire dei passi obbligati. L’atleta, che nella migliore delle ipotesi è rimasto fermo quasi due mesi deve, come prima cosa, ritrovare la gamba e il gesto fisiologico della sua pedalata. Prima di assegnare esercizi specifici, facciamo eseguire sia un test incrementale a pedalate libere che il test incrementale Joule. Sulla base dei valori ottenuti e tenendo conto che possiamo avere una perdita intorno al 25% in termini di Watt espressi in soglia, i primi esercizi sul MagneticDays saranno strutturati in crescendo, con l’obiettivo è di tornare in breve tempo ai valori espressi prima dell’infortunio. La condizione fisica dell’atleta e la sua capacità di recupero, giocano poi un ruolo fondamentale anche nella risposta fisica e mentale ad ogni singola sessione col JARVIS. Per gli atleti che utilizzano il nostro sistema di allenamento indoor in autonomia (ovvero senza essere seguiti da un Coach), l’allenamento autocalibrante MagneticDays rappresenta una validissima opzione nella delicata fase di recupero, studiata in collaborazione con l’Università di Verona, che può essere utilizzata come linea guida senza il supporto di un Coach. Nella pratica, si tratta di una serie di protocolli ottimizzati per consentire all’utente/atleta di effettuare un buon allenamento quando vengono a mancare le condizioni ottimali per farlo. Se l’allenamento autocalibrante viene eseguito bene, diventa davvero la cosa più efficace che si possa fare in una situazione di questo tipo, perché fotografano l’atleta in quel preciso momento e si adattano alle sue condizioni fisiche, accompagnandolo step by step verso una rapida ripresa.”
Il test incrementale Joule sui rulli per bici MD chiude il piccolo esperimento con Jonathan Ciavattella (triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano), realizzato con l’obiettivo di monitorare ed analizzare i suoi miglioramenti in breve tempo. In questo quarto ed ultimo articolo dedicato, abbiamo voluto mettere a confronto il primo e l’ultimo test incrementale Joule eseguito da Ciavattella, con l’obiettivo di analizzare, numeri alla mano, i dati di Watt, Newton ed RPM prodotti.
Dal test incrementale alla Crono Newton sui rulli MD: un allenamento per tutte le esigenze
Il test incrementale Joule sui rulli per bici MagneticDays è frutto del risultato dell’attività di ricerca MD, e fornisce valori sovrapponibili al classico test incrementale a pedalate libere (progressione di 1 Watt ogni 6 secondi) sviluppato in collaborazione con l’Università di Verona. Entrambi i protocolli di lavoro avevano l’obiettivo di caratterizzare i parametri fisici esatti di Jonathan Ciavattella per realizzare degli allenamenti su misura, proprio come un vestito di sartoria cucito addosso. Siamo poi andati ad elaborare il piano di lavoro che includesse una serie di test Crono Newton – cuore della filosofia di allenamento sui rulli JARVIS – con l’obiettivo di spiegare come il sistema di allenamento sui rulli in preparazione al triathlon potesse soddisfare davvero le esigenze di tutti gli atleti, senza differenza tra amatori e professionisti.
Test incrementale Joule: un allenamento sui rulli “su misura” per Jonathan Ciavattella
“Sottoporre Jonathan Ciavattella ad una serie di test come questi ha avuto un doppio significato, perché da un lato ci ha permesso di poter testare, allenando, un atleta evoluto (condizione ideale in termini di capacità di recupero e idoneità fisica e mentale ad essere sottoposto ad un alto numero di test in un breve lasso di tempo), e dall’altro di conoscere alla perfezione capacità e caratteristiche di un professionista con l’obiettivo di creare allenamenti indoor ancora più calzanti – ha detto Simone Buracchi, Responsabile Area Tecnica MD – lavorando come dei veri e propri artigiani.”
I risultati ottenuti da Jonathan Ciavattella evidenziati dal test incrementale Joule
Il primo test incrementale Joule effettuato sui rulli per bici MD il 13 ottobre 2018, ci ha fatto capire chi fosse Jonathan Ciavattella in quel momento, ossia un atleta in grado di sviluppare una Potenza in soglia pari a 315 Watt, valore dato dal prodotto di 33 Newton e 91 RPM, con una frequenza di 171 bpm. Dopo pochissimo tempo, il 1 dicembre, il test incrementale Joule conclusivo ha evidenziato un valore di Potenza espresso pari a 340 Watt, dato dal prodotto di 33 Newton e 100 RPM, con una frequenza cardiaca media di 167 bpm. Questi risultati ci hanno permesso di capire come Jonathan Ciavattella sia migliorato, a parità di forza, sul piano della velocità (RPM espressi). Prossimamente, con l’avvicinarsi del periodo agonistico, lavoreremo anche sul piano della forza per migliorare il wattaggio anche dal punto di vista della componente Newton.
Di recente abbiamo fatto effettuare il test Crono Newton in diverse varianti a Jonathan Ciavattella, triatleta PRO e Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano, nell’ambito del piccolo esperimento volto a monitorare ed analizzare i suoi miglioramenti in un breve arco di tempo di circa 15 giorni. Sottoporlo a una serie di test come questo, gli ha permesso di sperimentare sul proprio corpo l’approccio scientifico del nostro sistema di allenamento sui rulli e come ogni allenamento sia completamente realizzato sulla base alle caratteristiche fisiche dell’utente/atleta.
Il test Crono Newton eseguito da Jonathan Ciavattella: cos’è e come si esegue
Quello che rende unico il test Crono Newton eseguito da Jonathan Ciavattella e lo differenzia molto da situazioni analoghe in un “ambiente esterno” è che viene svolto in una condizione totalmente controllata e ripetibile. Una volta che il Coach MD ha un’idea più chiara su come l’atleta si esprime durante l’allenamento sui rulli, il test che viene sottoposto è il test a potenza sostenibile. In altre parole “tu sei ciò che riesci a fare”. Questo test consiste sostanzialmente in una crono della durata di circa 30 minuti. Per stimolare psicologicamente al massimo l’atleta, il Coach fa eseguire un chilometraggio calcolato sui valori ricavati dal test incrementale e corrispondente ad un tempo di circa 30 minuti. A fine prova, la media dei Newton e degli RPM espressi sarà la fotografia esatta di ciò che l’atleta è in quel momento, nei termini dei due parametri che compongono il dato di Potenza.
Il test Crono Newton e Jonathan Ciavattella: il focus di Coach Simone Buracchi
“Nel caso di Jonathan Ciavatella – dice Simone Buracchi, Responsabile Area Tecnica MD – i primi due test Crono Newton (Classic e a Newton fisso) hanno avuto l’obiettivo di capire come l’atleta si esprime quando viene condizionato da valori di Newton impostati a monte, mentre nel test Crono Newton a scelta libera l’obiettivo era di monitorare l’atleta libero di esprimersi senza vincoli sui Newton, per capire come si comportasse quando era lui a scegliere le variazioni di Newton. Durante quest’ultima tipologia di test (Newton a scelta libera) – continua Buracchi – l’atleta ha a disposizione l’uso di un tasto ottico di controllo remoto o i tasti */- della App WiFi, che gli permette di effettuare variazioni minime nell’ordine di 0,5 Newton che, ad 80 RPM per esempio, corrispondono a circa 4 Watt (sensibilità 10 volte superiore a un cambio normale) in modo da esprimere perfettamente le proprie condizioni fisiologiche ideali allo sforzo richiesto. Può sembrare poca cosa, ma avere a disposizione un “cambio elettronico di precisione” è un plus che solo MagneticDays riesce ad assicurare. In un cambio classico utilizzato nelle bici infatti, la variazione di un singolo dente posteriore determina uno spostamento di circa 40 Watt ed una conseguente maggior grossolanità nel determinare il corretto ritmo fisiologico dell’atleta.”
Jonathan Ciavattella e il sistema di allenamento sui rulli Jarvis
Abbiamo sottoposto Jonathan Ciavattella ai primi due protocolli di lavoro, ossia il test incrementale a pedalate libere e il nuovo test Conconi sui rulli MD (test Joule), con l’obiettivo di caratterizzare i suoi parametri fisici esatti e cucirgli addosso dei protocolli di lavoro su misura. Siamo poi andati ad elaborare il piano di lavoro che include una serie di test Crono Newton – cuore della filosofia di allenamento sui rulli Jarvis – con l’obiettivo di spiegare come il sistema di allenamento sui rulli in preparazione al triathlon possa soddisfare davvero le esigenze di tutti gli atleti, senza differenza tra amatori e professionisti.
“Conoscere alla perfezione capacità e caratteristiche dell’atleta con l’obiettivo di creare allenamenti ancora più calzanti – ha detto Simone Buracchi – ci permette di lavorare come dei veri e propri artigiani della qualità, per citare una famosa e diffusa espressione.”
Le modalità in cui è stato svolto il test Crono Newton da Jonathan Ciavattella
Il primo trittico di lavori eseguiti da Jonathan Ciavattella è stato focalizzato sul test Crono Newton, svolto in tre differenti modalità:
- Classic (18 km) – crono a Newton variabili (scelti dal Coach MD) che si alternano nel tempo dell’esercizio
- A Newton fisso – serie di crono a Newton fisso (scelto dal Coach MD) protratto per tutto il tempo dell’esercizio
- Newton a scelta libera – l’atleta può scegliere liberamente il valore di Newton utilizzando il tasto ottico di controllo remoto (cambio elettronico)
Quello che abbiamo potuto sperimentare con il test Crono Newton effettuato in diverse tipologie grazie alla collaborazione di Jonathan Ciavattella rappresenta un grande valore scientifico e umano, perché mette in luce due aspetti: la grandissima adattabilità di un prodotto come MD alle esigenze di chiunque e il reale miglioramento del proprio rendimento e del proprio benessere attraverso l‘allenamento indoor sui rulli con un approccio scientifico.
E’ online la nuova release 2.2.6 della App MD WiFi (già disponibile per iOS e Android) che include le seguenti novità:
L’EFFICIENZA DI PEDALATA (visibile nel proprio account personale) – valore in % che indica quanto l’atleta è stato bravo a mantenere la cadenza indicata dal Coach MD.
IL TEST INCREMENTALE JOULE – protocollo incrementale (siamo gli unici ad effettuarlo) messo a punto sulla base di quello effettuato fino ad oggi con la differenza fondamentale che il lavoro (da stabilire con il Coach MD) è espresso in Joule e che questo viene mantenuto costante durante tutta l’esecuzione del test.
Il test incrementale Joule rappresenta la versione 2.0 del test Conconi effettuato sui rulli, attraverso il quale fino ad ora si sono misurate le variazioni di frequenza cardiaca al variare del carico di lavoro. Nel Test Conconi sui rulli, normalmente effettuato in laboratorio, lo sportivo deve fare uno sforzo di intensità crescente che determina valori di Watt e di frequenza cardiaca che vengono poi riportati su un grafico. Se il test viene eseguito correttamente (senza cioè interferenze esterne), il grafico mostra un punto dove la progressione cardiaca cambia improvvisamente. Questo preciso punto indica, anche con una certa accuratezza, il valore di soglia anaerobica. La frequenza cardiaca, infatti, cresce in modo lineare fino ad un certo punto oltre il quale cambia la sua inclinazione. Il test può continuare fino alla rilevazione del valore massimo di soglia anaerobica.
Nel test incrementale Joule MagneticDays succede la stessa cosa. Attualmente, il nostro protocollo per il test incrementale (messo a punto grazie ad alcune Università che collaborano con noi) prevede la progressione (teoricamente all’infinito) di 1 watt ogni 6 secondi, alla quale si arriva dopo aver effettuato un periodo di riscaldamento. Questo protocollo di lavoro però implica che, a mano a mano che la potenza cresce e dato che gli intervalli di tempo restano costanti, si vada a fare un lavoro crescente.
Test incrementale Joule: il protocollo MagneticDays
Il nuovo protocollo incrementale (siamo gli unici ad effettuarlo) è stato realizzato sulla base di quello descritto poc’anzi, con l’obiettivo di fornire valori sovrapponibili. La differenza fondamentale sta nel tipo di lavoro, espresso in Joule (e da stabilire con il Coach MD), e che questo viene mantenuto costante durante tutta l’esecuzione del test. Sulla base di ciò, abbiamo scelto il valore di 2700 J come medio indicativo del lavoro in Joule (condizione in cui si trova la maggior parte degli utenti/atleti). Ogni step di lavoro prevede un incremento di 2 Watt.
ESEMPIO: a 150 Watt lo step dura 18 secondi, a 300 Watt lo step dura 9 secondi
Quello che rimane costante, dunque, è il lavoro (Joule), mentre il valore che si adatta per rendere costante i Joule è sempre il tempo. Cambiando il tempo cambiano i Watt espressi. Più aumentano i Watt e meno tempo occorre per rimanere a quei Watt e bilanciare lo stesso risultato in Joule. Non potendo però far rimanere fissi i Watt (che devono comunque aumentare trattandosi di test incrementale) il parametro che dovrà cambiare sarà quello relativo al Tempo.
Il test incrementale Joule sarà un test variabile dove il Sistema JARVIS gestirà tutto in autonomia aumentando gradualmente i Watt e permettendo al tempo di esposizione a quel Watt di diminuire proporzionalmente, per garantire sempre lo stesso lavoro in Joule. Nel test Joule (vero test Conconi sui rulli) il lavoro svolto non cambierà nel tempo e gli step a wattaggio elevato saranno (in termini di tempo) meno esposti rispetto ai precedenti.