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Da oggi, tra le diverse modalità di utilizzo del MagneticDays, c’è anche la possibilità di utilizzare il Metodo PIT Cycling Program, un programma di allenamento indoor mirato alla preparazione invernale nel ciclismo. La polivalenza di uno strumento innovativo come il JARVIS permette di “leggere” ed eseguire gli allenamenti del metodo PIT nel proprio linguaggio.

Forza, Potenza, Agilità, Resistenza, Ritmo Gara. Allenati con il Metodo PIT Cycling Program sul tuo JARVIS. Scopri sul nostro shop il pack di 40 allenamenti – eseguibili sia da PC che dalla App MD WiFi – dalla durata illimitata!

MagneticDays | Metodo PIT Cycling Program

 

La preparazione invernale al ciclismo entra nel vivo anche nel panorama femminile italiano, realtà forse tra le più in crescita nel mondo delle due ruote. E la diciottenne trentina Barbara Malcotti, portacolori della VALCAR Cylence, ne è una delle attuali protagoniste. Il suo finale di stagione è stato agrodolce e si è svolto tutto in pochi giorni lo scorso settembre. Prima una beffarda volata nell’ultimo chilometro (con un 4° posto) della prova juniores dei Campionati del Mondo di ciclismo femminile ad Innsbruck, dopo esser distinta fra le migliori in salita su un percorso difficile caratterizzato dalle ascese di Gnadenwald e Igls. Poi la vittoria, qualche giorno dopo, della 5a edizione della Monza-Ghisallo (classica per donne juniores), dove è riuscita a sfruttare al meglio l’ottima condizione di forma staccando le avversarie in vista del traguardo. Da qualche mese Barbara Malcotti ha cominciato ad effettuare un programma di allenamento indoor con MagneticDays; per l’azienda aretina un’occasione di puntare sui giovani e per l’atleta trentina un’opportunità di testare concretamente la metodologia HTT. Abbiamo raggiunto telefonicamente Barbara per rivolgerle qualche domanda e conoscerla meglio dal punto di vista umano e sportivo. Ecco come è andata la nostra chiacchierata.

Barbara Malcotti | Preparazione Invernale Ciclismo

Ciao Barbara e grazie per questa chiacchierata. Il tuo rapporto con la bici è una questione di famiglia?

Ciao e grazie a voi. Certo! Fin da quando ero piccola ho sempre utilizzato la bicicletta per giocare nel giardino di casa. Mia madre mi ricorda spesso un episodio particolare che condivido con voi. Sono cresciuta nell’officina meccanica di mio padre, passando ore e ore ad osservarlo mentre lavorava con pacchi pignone, freni, raggi, cerchi e tutto quello con cui un meccanico di bici si trova ad avere a che fare per lavoro. Un giorno mi trovavo in cortile con la mia bici e ho finto di avere un problema meccanico, imitando mio padre e fingendo di essere io il meccanico. La passione per la meccanica l’ho portata con me negli anni, fino ad essere proprio io a curare personalmente il mio “mezzo” anche da questo punto di vista, a meno che non vi siano da fare lavori particolari. Quella stessa passione mi fa svegliare ogni mattina con una marcia in più, pensando all’allenamento che dovrò svolgere quel giorno o all’obiettivo che mi sono prefissata di raggiungere.

Qual è il tuo punto di vista sull’allenamento indoor nella preparazione invernale al ciclismo?

L’allenamento indoor ha sempre fatto parte della mia preparazione invernale al ciclismo, fin dalla categoria “Esordienti”. I miei allenatori mi facevano spesso svolgere diverse tipologie di allenamento sui rulli, ma devo ammettere che non sono mai stata piacevolmente affascinata da questo tipo di attività, perché la trovavo molto noiosa anche praticata con tempistiche ridotte. Già solo un’ora sui rulli diventava per me insostenibile. Per questo preferivo uscire su strada anche con temperature decisamente basse. Quest’anno però, finalmente, sono riuscita ad entrare in contatto con MagneticDays e, pensieri e aspettative su questa tipologia di allenamento, sono completamente cambiati. Quando mi alleno sul JARVIS, infatti, il tempo vola letteralmente. L’ora di allenamento che faccio passa molto velocemente e alla fine rimango ancora con la voglia di pedalare. Questo è un qualcosa che non avrei mai immaginato prima!

Preparazione Invernale Ciclismo | Barbara Malcotti 2

Qual è stato il tuo approccio con MagneticDays e la sua della filosofia di allenamento?

Approcciarmi con MagneticDays ha avuto due risvolti: da un lato mi sono trovata davanti quelli che sembravano dei semplici rulli per il ciclismo, dall’altro però volevo saperne di più e capire cosa ci fosse dietro la metodologia di allenamento HTT, un modo completamente nuovo e innovativo di concepire l’allenamento indoor che inizialmente facevo fatica a capire dal di fuori. Quando poi Simone Buracchi (Responsabile Area Tecnica MD) me l’ha presentata sotto tutti gli aspetti, l’ho trovata non solo interessante ma soprattutto molto sensata, dandomi un altro punto di osservazione che mi ha reso impaziente di cominciare ad allenarmi con questo strumento. Quando ho ricevuto il rullo mi sentivo come una bambina euforica il giorno di Natale, e ho voluto provarlo immediatamente. Già dopo il primo allenamento mi sono resa subito conto che questo rullo era qualcosa di nettamente diverso dai rulli per bici tradizionali. Mi trovavo davanti ad vero sistema di allenamento dove non avevo l’ossessione della tabella ma solo il piacere di pedalare, perché tutto il resto avveniva in automatico seguendo le indicazioni che il Coach aveva impostato per me. Dopo sole due settimane di programma di allenamento sui rulli MD, ho cominciato già a vedere i primi risultati e ne sono rimasta entusiasta. Tutte le volte che esco su strada dopo essermi allenata con JARVIS, percepisco nettamente una gamba “più piena” (come si dice in gergo ciclistico) e propensa a sostenere lo sforzo in modo migliore. Tra non molto avrò la possibilità di testare in gara il lavoro svolto in indoor fino ad ora, e avere i riscontri che cerco.

Il 2019 sarà il tuo primo anno come atleta Elite. Cosa ti aspetti?

L’obiettivo principale è sicuramente quello di fare esperienza, perché non sarà semplice adattarsi al passaggio di categoria. Mi auguro di poter di aiutare al meglio le mie compagne di squadra e contribuire insieme a qualche vittoria per il team. Se poi riuscirò a togliermi anche qualche piccola soddisfazione personale nelle gare UCI, sarà la ciliegina sulla torta.

Preparazione Invernale Ciclismo | Barbara Malcotti 1

Con Antonio Serratore e Veronica Yoko Plebani (rispettivamente Coach e atleta della Nazionale Italiana di Paratriathlon) c’eravamo lasciati lo scorso luglio con un sogno da realizzare chiamato Olimpiadi di Tokyo 2020. Tutto comincia ad inizio 2018 dopo i primi risultati importanti raggiunti da Veronica nei primi 6/7 mesi di lavoro, che la proiettano subito tra le prime 6 atlete del mondo. Da lì l’idea di provarci: “In termini di qualifica – racconta Veronica – è stato un passo estremamente importante ed incoraggiante, tanto da accrescere la nostra motivazione e la voglia di continuare a lavorare sempre meglio.”

Il Paratriathlon mi ha cambiato la vita!” Così aveva detto invece Coach Serratore qualche tempo fa, sottolineando come questo sport avesse stravolto un po’ quelli che erano i suoi piani fino a quel momento, catapultandolo in una scuola di vita, quella del Paratriathlon, dove l’ispirazione più grande per una persona con disabilità è quella di riuscire ad esprimersi in modo competitivo in tre discipline contemporaneamente.

In occasione del raduno tecnico con la Nazionale Italiana di Paratriathlon di un mese fa a Peschiera del Garda (Verona), Coach Antonio Serratore e Veronica Yoko Plebani si sono ritrovati per il primo collegiale della stagione, un appuntamento che ha rappresentato il punto di partenza verso il lungo percorso di qualificazione alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020. Proprio in questa occasione, abbiamo rivolto ad Antonio e Veronica qualche domanda in più su quello che è stato il raduno e sugli obiettivi di questa nuova avventura.

Ciao Antonio, anche quest’anno sei nelle vesti di Coach della Nazionale Italiana di Paratriathlon. Come hai vissuto questo primo raduno del 2019?

Ciao a tutti! Nei primi due giorni, molto importante per me, spazio alla formazione di noi tecnici. Abbiamo condiviso insieme la strada da seguire verso Tokyo 2020, con l’obiettivo di monitorare gli atleti sotto tutti i punti di vista, dalla programmazione della stagione ai carichi di lavoro. Il terzo giorno poi, proprio insieme agli atleti, abbiamo ragionato sugli obiettivi del 2019 analizzando tutte le possibilità in cantiere. Con Veronica, dopo le gare di Milano e Yokohama (tappe importanti di WTS), inizierà il periodo di qualifica, momento fondamentale della stagione che andrà da giugno a ottobre. Saranno diverse le gare da affrontare, dove bisognerà arrivare preparati per riuscire a far meglio di ciò che già di buono è stato fatto nel 2018.

Quali lavori specifici state effettuando in questa parte di stagione?

La preparazione invernale per il ciclismo in questo periodo è concentrata sulla forza, sia attraverso l’allenamento indoor specifico con MagneticDays sia con uscite outdoor. JARVIS è uno strumento affidabile che ci permette di valutare periodicamente la condizione, e quindi la performance, di Veronica, senza mai interrompere l’allenamento. Questo è possibile anche grazie all’utilizzo di diversi test/allenamenti messi a punto da MD come il test incrementale 1:6, il test Joule e il test Crono Newton che sperimenteremo a breve. La grane variabilità offerta da MagneticDays è fondamentale per noi, perché ci permette di capire se la programmazione che abbiamo definito in precedenza raggiunge gli effetti desiderati. Dopo questo primo periodo di carico a livello muscolare, il programma di allenamento sui rulli JARVIS entrerà nello specifico dei ritmi e dello sviluppo della condizione.

Veronica Yoko Plebani | Olimpiadi Tokyo 2020

Ciao Veronica, dopo questa presentazione di Coach Serratore, come ti senti nel sapere di essere già tra le prime 6 atlete più forti del mondo in poco più di un anno di Paratriathlon?

Ciao a tutti! Beh, direi che è una bella responsabilità! Gareggiare e potermi confrontare con atlete che praticano triathlon da anni e hanno già partecipato ad una Paralimpiade in questa disciplina, mi fa sognare e sperare. Il mio obiettivo in questo percorso di qualificazione è di crescere costantemente per provare ad arrivare davvero vicina al podio nel 2020. Quando ho cominciato a praticare triathlon nel marzo di due anni fa, non avevo grandi aspettative e non pensavo di poter già raggiungere questi livelli in così poco tempo. Evidentemente però, il mio corpo – quella “macchina” che avevo allenato molto con la canoa fino al 2016 – aveva solo bisogno di adattarsi ai nuovi allenamenti per poter ricominciare a “viaggiare”.

Quanto conta l’allenamento sui rulli nella tua programmazione e qual è stata la tua prima impressione dopo aver pedalato con MagneticDays?

Non avendo molta esperienza in bici, l’allenamento sui rulli e l’allenamento indoor in particolare, mi ha permesso da subito di avere molti dati a disposizione ed un feedback costante, aspetto fondamentale che ho riscontrato già dall’anno scorso quando utilizzavo spesso i rulli per bici MD del mio allenatore Antonio. Il miglioramento su strada e in gara è stato più che evidente, e questo era qualcosa di cui avevo veramente bisogno.

Da quando hai cominciato ad utilizzare i rulli per bici JARVIS, cosa percepisci di diverso nel tuo allenamento indoor? E cosa vorresti suggerire a chi non ha ancora ha avuto modo di provarli?

La differenza vera, per me, sta nella possibilità di programmare l’allenamento in maniera davvero accurata, sulla base dei risultati dei test incrementali ai quali mi sottopongo ciclicamente. Un programma di allenamento sui rulli che riesce a fare questo, come solo MagneticDays può fare, mi fa percepire l’efficacia di ogni seduta. Inoltre, i dati che otteniamo da ogni allenamento ci stanno aiutando ad analizzare molto velocemente i miei miglioramenti. L’unico consiglio che mi sento di dare è: PROVATELI, sentirete la differenza!

Olimpiadi Tokyo 2020 | Veronica Yoko Plebani