Coniugare scienza, salute, innovazione, benessere e miglioramento della prestazione sportiva.
E’ questo l’obiettivo di MagneticDays – brand aretino sviluppato con la mission di realizzare soluzioni innovative nel settore dell’allenamento ciclistico indoor – che venerdì 14 dicembre p.v. dalle ore 17:30 nella Sala Conferenze della Sede BancaBCC Valdichiana in Via Mario Mencattelli 48 a Montepulciano (Siena) incontrerà alcuni personaggi sportivi come Nico Valsesia (specialista di Endurance), Sabrina Schillaci (Ultracycling), Jonathan Ciavattella (Triatleta PRO) e Pier Alberto Buccoliero (Nazionale Italiana Paratriathlon), che racconteranno le loro imprese sportive ed il loro modo di allenarsi indoor grazie ad uno strumento innovativo come il JARVIS, l’unico home trainer dall’approccio scientifico dedicato alla salute, al benessere e al miglioramento della prestazione sportiva.
La serata sarà anche l’occasione per presentare la filosofia di allenamento targata MagneticDays che ha rivoluzionato totalmente il concetto di rullo per bici, elevandolo ad un vero e proprio laboratorio scientifico e strumento indispensabile per un allenamento di pura qualità, totalmente personalizzato per le esigenze di tutti (amatori e professionisti), e dedicato a coloro che vogliono ottenere non solo risultati importanti in bicicletta ma soprattutto raggiungere un livello ottimale di benessere fisico e mentale.
Tommaso Paolini è un ex Professore universitario che in seguito ad un brutto incidente è riuscito a riprendere l’attività fisica grazie all’allenamento sui rulli JARVIS. Lo abbiamo incontrato nella sua casa di Sulmona e ci siamo fatti raccontare la sua rinascita ed il suo grande sogno, quello di poter tornare presto in sella alla sua bicicletta.
Chi è Tommaso Paolini
Tommaso Paolini, fino al 2016 docente di Economia del Turismo all’Università degli Studi dell’Aquilae Coordinatore Scientifico del Rapporto sul Turismo Natura (in collaborazione con Univaq, ISTAT ed ENIT), è sempre stato una persona molto conosciuta in città, sia per la stima nei confronti della sua attività didattica che per la grande passione legata alle due ruote, essendo anche autore di libri sul cicloturismo e sulla sua importanza per la valorizzazione dell’ambiente e di un turismo “a costo zero”. Abruzzese doc, forte, gentile, innamorato del suo territorio e delle sue tante bellezze, Tommaso ha un passato sportivo di livello, podistico per la precisione. Al via di gare importanti come la 100 km del Passatore, ha girato il mondo per partecipare alle grandi maratone come New York e Vienna per esempio, senza dimenticare quelle “in casa” come Firenze e Roma. Tutto questo fino al 2010 quando, proprio a New York, mentre correva sul Qeensboro Bridge (East River) – il primo punto d’ingresso a Manhattan della gara – si dovette fermare per un ispessimento patologico al tendine d’Achille. Fu quello un campanello d’allarme.
Dalla corsa al ciclismo
La corsa – chi la pratica conosce bene le sensazioni – è un qualcosa che quando ti prende non ti lascia più. Così – racconta Tommaso – una volta rientrato in Italia, il medico della Runners Sulmona mi consigliò di cambiare sport per qualche mese, con l’obiettivo di mantenere il tono muscolare. Potevo scegliere tra nuoto o ciclismo. Scesi il ciclismo. Quel periodo sofferto non mi è ancora passato e ogni tanto lo avverto ancora come se fosse la prima volta. Rivivo quei momenti, rifletto sulle circostanze e ricordo le persone: il medico che mi consiglia, il mio allenatore che mi rincuora e tutti gli altri runner che mi sostengono. Odo le loro voci, ricordo cosa dicevano e i luoghi che frequentavo. Tutti questi ricordi, così lontani eppure così vicini, riaffiorano alla mente come mosche che, pur se scacciate perché moleste, tornano poi a posarsi sul viso, sulle braccia e sulle mani.
Come hai conosciuto il sistema di allenamento indoor MagneticDays?
Non avevo una bicicletta, per cui dovetti comprarla. Andai in un negozio proprio vicino a casa mia. Le biciclette erano tante, alcune appese ai muri e altre erano allineate l’una accanto all’altra. Ne scelsi una di colore bianco che mi piaceva di più rispetto alle altre. La pagai 1100 €. Una cifra enorme secondo le mie conoscenze di allora. A quella bici ne sono seguite altre due con prezzi notevolmente superiori. Si, perché quello che doveva essere uno sport alternativo per curare il tendine infiammato, è diventato poi il mio sport preferito. Ho pedalato in media 17000 chilometri l’anno facendo giri bellissimi che poi descrivevo nella rubrica Pedalando de La Repubblica, fino a quando, il 4 giugno 2017, un tremendo incidente ha posto fine a questa mia nuova passione. Succede tutto in una frazione di secondo: una donna adulta al volante di un’utilitaria non rispetta uno stop, mi prende in pieno e forte insieme alla mia Colnago C 60. Rimango morto per 4 ore. Poi però la mia fortissima fibra reagisce e, dopo diverse operazioni, sofferenze inenarrabili, due protesi al titanio alla spalla destra e 92 giorni di ospedale, riesco a tornare in piedi. Ancora oggi i medici dicono che sono un miracolo vivente. Io invece dico solo che sono un biker sfortunato e quelle sensazioni negative che ho provato quando sono passato dalla corsa alla bicicletta le sto vivendo di nuovo, con più forte intensità oggi che non posso inforcare la mia bicicletta a causa dell’incidente che ho subito! Per fortuna però che esiste il sistema di allenamento sui rulli JARVIS di MagneticDays che Eugenio Capodacqua, giornalista de La Repubblica, mi ha fatto conoscere!
Qual era il tuo modo di pedalare prima di approcciarti all’allenamento con i rulli Jarvis?
Prima di scoprire l’allenamento sui rulli JARVIS mi allenavo su dei classici rulli su cui montavo la mia Masciarelli, ma le sensazioni che avevo erano lontane da quelle che si provavano andando in bicicletta. Adesso è tutta un’altra cosa. Forse è anche meglio della bici su strada perché si può pedalare anche quando piove e di sera, a qualsiasi ora e con qualsiasi tempo. Io ci salgo almeno una volta al giorno e sono estremamente soddisfatto dei percorsi che il mio Coach Luca Bianchini prepara “su misura” per me. Vedo in tempo reale le mie performance sul sito MagneticDays in modo da valutare tutti i miglioramenti, riesco a capire l’andamento di Watt, Newton, RPM e tanti altri parametri utili a chi si allena indoor. Ho raggiunto una forma invidiabile – se si considera quello che mi è capitato – e spero sinceramente che, in un giorno non troppo lontano, possa di nuovo salire in sella alla mia bici. Sarà raggiungere un traguardo meraviglioso in cima alla salita.. e lo sarà stato anche grazie al sistema di allenamento indoor MD!
Il parere tecnico del Coach MD Luca Bianchini
A fine luglio 2018 ho conosciuto Tommaso e c’è stata subito una grande stima. Mi ha raccontato delle sue vicissitudini podistiche e ciclistiche e, quando mi ha informato dell’acquisto del JARVIS, la prima cosa che ho fatto è stata capire quale fosse il suo potenziale attraverso un semplice test incrementale per individuare la potenza massima e l’analisi della curva della frequenza cardiaca per identificare la soglia anaerobica. Con un test di questo si possono identificare numerose informazioni e, se eseguito regolarmente, monitorare le modifiche dello stato di forma. Fatte le dovute considerazioni metodologiche e considerate le primavere di Tommaso, ho iniziato con un allenamento sui rulli orientato alla ripresa e alla familiarizzazione con la pedalata. Dopo un ciclo di 6 allenamenti, ancora un nuovo test. Lo stupore nel vedere i parametri aumentare del 10% in così poco tempo mi hanno fatto subito capire che il suo cuore e la sua fibra fossero davvero forti, e le sue gambe pronte a sfruttare tutte le potenzialità degli allenamenti. In poche sessioni lo stato di forma e la soglia sono migliorati ulteriormente. La memoria muscolare raramente dimentica. Così ho alzato nuovamente l’asticella per testare anche lo spirito dell’uomo che ha dovuto superare numerose difficoltà. Allenamenti sui rulli fuori soglia e di recupero alternati per “ritrovare la gamba”. In tre mesi siamo passati da 140 a 170 Watt di soglia (un incremento del 17%) ottenuti con costanza, sudore e passione. Credo davvero che nella primavera 2019 Tommaso possa andare a farsi un bel giro in bici godendosi il panorama del suo Abruzzo, lasciando dietro gli amici e togliendosi molte soddisfazioni.
Secondo appuntamento Tailandese per MagneticDays che questo weekend (24-25 Novembre) sarà presente al Bangkok Bank CycleFest, l’evento di ciclismo e lifestyle per eccellenza di tutta la Tailandia che celebra il bello di muoversi su due ruote. A fare da cornice alla manifestazione, una grande varietà di mini eventi e gare su distanze dai 30 km ai 60 km, fino a corse individuali a tempo e cronosquadre. Il percorso (scenico, tecnico e divertente) si snoda su 15,5 km intorno al meraviglioso Siam Country Club di Pattaya, il più prestigioso Golf Club di tutta l’Asia, e offre un’esperienza di guida unica per i ciclisti di tutte le età e livelli di esperienza. Durante il weekend inoltre, tanto intrattenimento per famiglie e bambini.
MagneticDays sarà presente all’interno del villaggio espositivo, ancora presso lo stand JJ Pro Cycling Centre, uno dei migliori centri tailandesi per il coaching, bike fitting, test lattato e consulenze personalizzate per ciclisti e triatleti, con oltre 35 anni di esperienza nel settore. Tutti gli atleti presenti potranno provare direttamente il nostro sistema di allenamento e scoprire da vicino il mondo MD. Ci vediamo a Pattaya! 😉
Pochi giorni all’appuntamento sportivo più atteso in Tailandia, il Triathlon Laguna Phuket. Conosciuta come The race of legend, la gara di triathlon più famosa del sud-est asiatico arriva alla sua 25a edizione con tantissime novità in calendario in programma nel race weekend del 17-18 Novembre. L’evento vedrà la partecipazione dei migliori triatleti professionisti internazionali e tanti amatori provenienti da più di 20 Paesi che avranno la possibilità di misurarsi con i migliori atleti del mondo. Il percorso, con distante atipiche, è quello che ha reso famosa questa gara nel mondo, con qualche novità: 1,8 km a nuoto (1,3 in mare e 500 metri in una delle lagune d’acqua dolce di Laguna Phuket), 50 km di bici su un percorso nuovo e ancora più paesaggistico che porterà gli atleti a pedalare a nord di Phuket sulle famose Naithorn Hills, e un percorso run di 12 km su due giri intorno al complesso turistico Laguna Phuket.
MagneticDays sarà presente all’interno del villaggio espositivo presso lo stand JJ Pro Cycling Centre, uno dei migliori centri tailandesi per il coaching, bike fitting, test lattato e consulenze personalizzate per ciclisti e triatleti, con oltre 35 anni di esperienza nel settore. Tutti gli atleti presenti potranno provare direttamente il nostro sistema di allenamento e scoprire da vicino il mondo MD. Ci vediamo a Phuket! 😉
Avete da poco scaricato la App MD WiFi e siete pronti per iniziare il vostro allenamento?Bene, allora è tutto pronto!
Come dite? L’allenamento si è interrotto dopo 10 minuti?Avete disabilitato o modificato l’opzione di controllo cardiaco dal menù My Account?
La grande novità di questo aggiornamento è l’attivazione di una Notifica Warning con interruzione immediata dell’allenamento quando si raggiunge il livello massimo del battito cardiaco. Questo in virtù delProgetto di Ricerca Bio-MagneticDaysvinto da MD e finanziato dalla Regione Toscana, dove la nostra tecnologia viene utilizzata nel campo della riabilitazione medica (soggetti cardiopatici, diabetici, riportanti traumi e obesi) nella quale è importante avere un movimento controllato.
Il controllo dei bpm (che sarà ulteriormente implementato) è stato reso disponibile anche per l’uso sportivo del MagneticDays. Di default, il livello cardiaco massimo raggiungibile è pari a 120 bpm, dopodiché l’allenamento attivo si blocca immediatamente. Naturalmente è possibile impostare il sistema, modificando o disabilitando totalmente questo valore a seconda delle esigenze, all’interno del menù nella sezioneMy Account.
Aquagranda Active You, centro sportivo di eccellenza a Livigno che ospita sportivi e nazionali di tutte le discipline, diventa da oggi nuovo centro ufficialeMagneticDays! Immersi nel cuore delle Alpi, all’interno dell’area fitness con vista a cielo aperto sulle montagne, i Coach Gianalberto Vietti e Andrea Villa seguiranno in personal nella preparazione atletica con il MagneticDays, tutti coloro che sceglieranno di allenarsi con la rivoluzionariaMetodologia HTT(High Tech Training).
L’unico home trainer dall’approccio scientifico che ha rivoluzionato il concetto di allenamento indoor è pronto a farvi vivere un’esperienza di allenamento unica all’interno di una location d’eccezione.
L’allenamento autocalibrante sui rulliper bici è una tipologia di lavoro studiata da MagneticDays in collaborazione con l’Università di Verona che può essere utilizzata come “linea guida” senza il supporto del Coach MD, come nel caso dellametodologia HTT(High Tech Training) che, ad oggi, rappresenta la massima personalizzazione scientifica possibile di un allenamento svolto su qualsiasi tipo di rulli per bici attualmente in commercio. Nello specifico, l’allenamento autocalibrante rappresenta una serie di protocolli studiati per consentire all’utente/atleta di poter effettuare un buon allenamento quando vengono a mancare le condizioni ottimali per farlo. Ecco cosa ci ha detto Simone Buracchi, responsabile dell’area tecnica MD.
Allenamento Autocalibrante MD: perché e quando utilizzarlo
L’allenamento autocalibranteè la cosa più efficace che si possa fare – se lo si esegue bene – senza la presenza dell’allenatore. Normalmente, quando si fa un test incrementale, il Coach MD osserva il grafico risultante ed individua con precisione il valore della frequenza di soglia, con l’obiettivo di impostare il primo ciclo di allenamenti su misura. Nel caso dell’autocalibrante, non potendo il Coach verificare personalmente quanto fatto dall’utente/atleta, entra in gioco il protocollo che abbiamo studiato insieme all’Università di Verona. Siamo andati a valutare i singoli test incrementali osservando dove si ponesse mediamente la soglia rispetto all’ultimo step effettuato in funzione del protocollo utilizzato. Nel caso delprotocollo 1:6(1 watt ogni 6 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno all’82% – 80% dell’ultimo step di lavoro portato a termine, mentre nel protocollo 1:3 (1 watt ogni 3 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno al 76% – 74% dell’ultimo step di lavoro portato a termine.
L’unico aspetto “scientifico” preso in considerazione per la stesura del protocollo autocalibrante (ovvero il dato più vicino possibile alla realtà), è quello di capire quanto, a livello statistico, la soglia si ponga rispetto al tipo di protocollo utilizzato senza essere in presenza di un Coach. Questa tipologia di allenamenti, eseguiti con questo criterio e specifici per le modalità richieste, vengono utilizzati per valutare la condizione dell’utente/atleta in un preciso momento. Mentre un nostro classico test incrementale si esegue dopo 25/30 minuti dall’aver eseguito un adeguato riscaldamento prima e qualche esercizio poi, l’autocalibrante si esegue all’inizio dell’allenamento (protocollo 1:3, 1 watt ogni 3 secondi) appena dopo una piccola fase di riscaldamento. Come sempre mi piace ricordare, dietro le infinite possibilità offerte dal Sistema di allenamento indoor JARVIS c’è sempre e comunque una conoscenza. Lo strumento può fare tutto, e fa tutto quello che l’allenatore gli dice di fare. Partendo da questo concetto, strutturiamo l’autocalibrante dicendo allo strumento, una volta che l’utente/atleta termina il test, di analizzare l’ultimo step di lavoro portato a termine sottraendo un valore X stimato in precedenza. Ecco che la seconda parte dell’esercizio è strutturata in automatico sulla base di quei valori che sono calcolati in quel preciso momento. E’ chiaro che, per avere una maggiore precisione, è sempre consigliata la presenza del Coach MD. Così facendo però, riteniamo anche in questo modo di poter fornire sempre dati comunque precisi con l’obiettivo di fornire un test sempre idoneo nel momento preciso in cui viene utilizzato.
Come è strutturato un allenamento autocalibrante MD?
La prima parte dell’allenamento autocalibrante è costituita dal test incrementale (riscaldamento + protocollo 1:3). Questa tipologia di protocollo (1 watt ogni 3 secondi) dura meno rispetto al classico 1:6 e fa percepire all’utente/atleta più fatica ma per meno tempo. Il test è certamente più breve in termini di durata ma con una forbice più ampia riguardo l’arrotondamento del dato. La seconda parte invece, è costituita dallo svolgimento dell’allenamento che lo strumento elabora al momento su valori estrapolati in base al test incrementale appena eseguito.
In quali casi è consigliato un allenamento autocalibrante sui rulli per bici MD?
Normalmente lo consigliamo ogni volta che, nel giorno in cui si decide di effettuarlo, ci siano situazioni che esulino dalla normale condizione psicofisica. Se per esempio ci si sente particolarmente affaticati e un particolare allenamento assegnato dal Coach MD (che ci reputa in condizioni adatte a svolgerlo) richiede qualche sforzo in più (a causa della stanchezza o di un momento di forma non particolarmente brillante), è allora che entra in gioco l’allenamento autocalibrante con l’obiettivo di fornire anche una valutazione sullo stato di forma dell’utente/atleta in quel momento. Sentitevi liberi di fare un allenamento di questo tipo ogni volta che avvertite che la vostra condizione è diversa dalla routine. Si tratta di un allenamento comunque efficace, considerando sempre però che la visione diretta del valore di soglia è sempre meglio di una visione stimata.
Come fa un manager – che per via del suo lavoro ha poco tempo da dedicare a se stesso – a trovare nell’allenamento indoor sui rulli la possibilità di allenarsi, stare bene e migliorare il suo rendimento in bici?
Questa, forse più di tutte, è una della domande che si farebbero tutte quelle persone che non riescono, per tanti motivi, a trovare del tempo da dedicare al proprio benessere psicofisico. La ricerca della produttività e del risultato passa anche da una mente serena, diceva qualcuno. E una mente serena è quella di colui che sa che dedicare del tempo alle proprie passioni, consapevole che questa sia la chiave per fare bene tutto il resto. Ne abbiamo parlato con il manager Uberto Thun che, grazie al MagneticDays e ad un po’ di organizzazione, è riuscito a trovare un sano e piacevole equilibrio!
Ciao Uberto, qual è il tuo segreto per conciliare allenamenti e lavoro?
Prima di tutto bisogna vincere la pigrizia e fare qualche sacrificio. Io svolgo i miei allenamenti al mattino presto, poco dopo le 6, così da essere pronto per il lavoro in perfetto orario. E’ solo questione di abitudine e, dopo un po’ che lo fai, ne senti davvero la mancanza se non riesci a farlo per qualche giorno. Alzarmi presto al mattino quando in casa dormono ancora tutti mi piace molto, e devo dire che, vista la totale silenziosità del MagneticDays, il mio allenamento indoor non disturba nessuno.. un plus non indifferente!
Parlando di bicicletta, tutto è cominciato da?
La mia passione per la bici è iniziata a 40 anni quando mia moglie mi regalò una bici fiammante. Devo dire però che, con il passare degli anni, questa passione ha preso il largo. Ora le mie uscite sono molto più frequenti rispetto agli anni in cui lavoravo allaPirellidove, viaggiando spesso in tutto il mondo, era più difficile allenarsi con metodo e in maniera assidua. Oggi sono un Head Hunter e viaggio meno, quindi mi è più facile seguire gli allenamenti con più metodo e frequenza. Pedalo circa 6000 km all’anno e partecipo al massimo a due gran fondo, tra cui laMaratona delle Dolomiti, la più bella in assoluto. Mi piace pedalare con gli amici e faccio parte di un club che si chiama 100.1, perché nessuno di noi può tornare a casa prima di aver percorso almeno 100 km!
Quando hai scoperto il sistema di allenamento indoor sui rulli MagneticDays qual è stata la tua prima impressione?
MagneticDays mi fu consigliato da un ex ciclista professionista. L’impressione, fin dall’inizio, fu quella di poter allenarsi con grande metodo avendo sia la possibilità di migliorarsi anche nei mesi più freddi che di occupare poco tempo per farlo. Gli allenamenti infatti, durano al massimo un’ora. Avendo poi la possibilità di parlare direttamente con Simone – un Coach molto preparato con il quale definire gli obiettivi – i risultati ottenuti sono andati al di là delle migliori aspettative.
L’allenamento indoor sui rulli MagneticDays come si adatta allo stile di vita di chi ha poco tempo?
Direi che si adatta in modo perfetto. Come detto poc’anzi in neanche un’ora per 2/3 volte alla settimana riesci a migliorare decisamente, ovviamente è fondamentale dare continuità e non interrompere per periodi lunghi.
Quali sono stati, in base alla tua esperienza, i miglioramenti che hai potuto percepire dopo il primo allenamento sui rulli MD?
I miglioramenti si vedono già dopo una decina di allenamenti e, con i test incrementali che vengono fatti sul MagneticDays (faticosi ma bellissimi!), riesci ad avere una visione chiara su quanti Watt sei riuscito a migliorare in uno specifico arco di tempo. Inoltre, avere la possibilità di allenarsi con i Newton, permette a chi ti allena di avere dei parametri ancora più accurati per capire i tuoi miglioramenti.
Come è cambiato il tuo allenamento (e il tuo pensiero) riguardo all’allenamento indoor?
Ti ringrazio per la domanda! In effetti all’inizio ero molto scettico ma poi mi sono dovuto ricredere. Con un allenamento sui rulli ben strutturato è difficile annoiarsi e il tempo vola. Devo ammettere che adesso, quando non mi alleno con MagneticDays almeno un paio di volte la settimana, ne sento davvero la mancanza. Last but not least – come direbbero gli inglesi – MD non è un semplice rullo ma anche un bell’oggetto che ormai fa parte dell’arredamento della nostra sala! 🙂
Dove c’è una mente serena c’è anche una mente più produttiva. Con questa vision, la sed犀利士 e della CRAL BANCA VALDICHIANA Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano – terra di vino e ciclismo – ha organizzato per il 6 novembre prossimo una conferenza aperta al pubblico nell’ambito del progetto di formazione e aggiornamento per i suoi dipendenti.
Focus dell’incontro sarà quello di parlare di come lo sport sia una delle migliori attività per prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale, anche nell’ottica di un miglior risultato in termini di produttività lavorativa.
MagneticDays sarà al centro di questo incontro, presentando a tutti coloro che interverranno, la propriafilosofia di allenamento sviluppata con ilJARVIS, l’unico home trainer dall’approccio scientifico.
L’appuntamento è per martedì 6 novembre dalle ore 17:30 alle 19:00 presso la Sala Conferenze della sede BCC Valdichiana in Via Mario Mencattelli 48 a Montepulciano.
Sono felice, niente mi fermerà. Mi sto facendo strada verso casa.
Così recita la traduzione del ritornello diGo Solo, singolo del cantante-scrittore e compositore inglese Tom Rosenthal. E a pensarci bene, calza a pennello per descrivere personalità e animo diNico Valsesia, probabilmente l’atleta amatore di endurance più conosciuto in Italia (e non solo). Una vita per lo sport e nello sport, titolare di un negozio di ciclismo a Borgomanero (Novara), Nico è un maestro di sci, organizzatore di eventi sportivi come la Red Bull K3(prima competizione di “triplo chilometro verticale”) – tanto per citarne uno – che ospita numerosi atleti internazionali di specialità che vengono in Italia per scoprire la bellezza delle Alpi Graie, e credente/praticante dell’endurance nelle sue più diverse sfaccettature. Le sue imprese ultra nella corsa e nel ciclismo sono prima di tutto dei viaggi, solo in apparenza folli, che nascondono passione, divertimento e voglia di conoscere il mondo e guardarlo negli occhi ogni volta in un modo diverso. Patagonia, Bolivia, Tibet, India, America, e poi Cile, Isole Canarie, Africa e Argentina, sono solo alcuni dei luoghi attraversati da Nico, con gli sci, in sella alla sua bicicletta o di corsa, e ogni viaggio ha lasciato un segno (e anche qualche record). “I record – dice Nico Valsesia – arrivano davvero per caso. Prima di tutto c’è la voglia di fare una cosa perché mi piace farla, e poi farla per bene, prepararla al meglio con l’obiettivo di vivere una esperienza indimenticabile. Se poi arriva anche il riscontro del tempo, sono ancora più contento.. ma non è la mia priorità.” E questo, a nostro avviso, è un bel modo di vivere lo sport!
Ciao Nico, grazie per averci dedicato qualche minuto. Quando ti sei accorto di avere dentro di te la voglia di scoprire il mondo in un modo così diverso?
Credo che molti di voi ricordino Fogar, Mike Horne o Walter Bonatti. Ecco, proprio loro che riempivano le riviste e gli scaffali delle librerie mi hanno fatto appassionare ai viaggi e alle avventure fin da bambino. Mi attirava questo modo di viaggiare e di scoprire il mondo, perché mi sembrava l’unica maniera di scovare luoghi lontani ed incontrare persone con usi e culture differenti dalle nostre. Per me il viaggio è questo, lento e vicino alle persone, al pari di chi ti ospita. Per questo ritengo la bici il mezzo perfetto per viaggiare, né troppo lento, per consentirti di fare molta strada, né troppo veloce per perdersi i dettagli.
Sci, ciclismo e corsa in montagna. Tre sport completamente diversi, anche dal punto di vista dell’allenamento, ma uniti da un comune denominatore: gambe e testa. Come riesci a coordinare gli allenamenti di tre discipline diverse nella tua giornata?
Lo sci (e mi riferisco prettamente allo sci-alpinismo), sport puramente invernale, occupa quella parte della stagione dove, a causa delle condizioni atmosferiche, le uscite in bicicletta diminuiscono. Inoltre, dalle mie parti la Natura è sempre molto generosa con la neve, dunque è bene sfruttarla al meglio! Diciamo che in inverno è più salutare sciare che pedalare. Il resto dell’anno invece lo passo pedalando per la maggior parte del tempo, sia perché – per quello che mi riguarda – è meno traumatico dal punto di vista articolare, sia perché ultimamente mi sono concentrato un po’ di più sulle attività in bici, anche se la corsa in montagna è quella che mentalmente mi appaga di più. In quelle occasioni perdo la cognizione del tempo e, se non fosse per le mie articolazioni che mi dicono di tornare verso casa, potrei correre per giorni senza sosta e senza accorgermi di nulla.
Da diverso tempo ti alleni anche con il MagneticDays. Com’è cambiato il tuo approccio all’allenamento con l’utilizzo del nostro sistema e quanto ha influito e influisce sulla tue prestazioni?
Nel Novembre del 2017 alcuni amici mi fecero provare il MagneticDays dopo aver provato a convincermi per un po’. Uso questa espressione perché mi è sempre pesato allenarmi al chiuso, specie con i classici rulli per bici. L’ambiente esterno – per quello che mi riguarda – è fondamentale. Mi stimola e mi fa amare ciò che faccio, ed è un qualcosa di impagabile. Prima di MagneticDays mi allenavo saltuariamente in inverno sui classici 3 rulli perché erano quelli meno noiosi per me, però mai più di 30 minuti per sessione. Non ero convinto inizialmente verso questo cambio ma poi, un po’ spinto dalla curiosità e un po’ dalla voglia di saperne di più, ho deciso che dovevo provare. Ricordo che la prima volta dovetti spingere in modo pazzesco sui pedali per stare al passo del programma che era stato preparato appositamente per me dai Coach MD. Da quel momento è stata subito una sfida e cosa c’è di meglio se non una sfida per allenarsi al massimo? La cosa fantastica è stata capire subito che per fare variazioni di ritmo, ripetute, lavori di potenza, resistenza, etc. non dovevo pensare a nulla se non seguire il ritmo della pedalata. Pensavo a quanto fosse bello avere la mente libera, pedalando fino allo sfinimento senza dover pensare quando aumentare o diminuire l’intensità, senza un cronometro, senza un orologio, solo seguendo il ritmo che passo passo mi veniva imposto dallo strumento. Fin dal primo allenamento ho capito che MagneticDays poteva essere davvero lo strumento ideale per me. Da quel momento non l’ho più mollato. Oggi non lo considero più un rullo da utilizzare solo quando è freddo o è brutto tempo, ma uno strumento d’allenamento incredibile da utilizzare sempre, in ogni momento della stagione. Le sessioni durano mediamente un’ora e il tempo vola letteralmente! Scendi da lì che sei spremuto per bene, hai fatto fatica, una fatica vera, percepibile in ogni parte del tuo corpo, una fatica appagante, vera, proficua. E cosa c’è di meglio per migliorare negli sport di fatica, se non la fatica stessa? La bicicletta, lo sci-alpinismo e la corsa in montagna, o nello specifico ultracycling e ultra running, non sono sport per chi ama il divano e gli aperitivi, ma per chi ama la fatica, per chi sta bene sentendo male alle gambe con il sudore che ti cola dalla fronte. Dopo due mesi che utilizzavo MagneticDays ho percepito e constatato enormi miglioramenti, in termini di forza espressa e resistenza. Il riscontro l’ho avuto immediatamente nello sci-alpinismo e poi, in primavera, in maniera netta sulla bicicletta.
In una impresa delle tue quanto conta avere la possibilità di fare lavori di qualità come quelli con MagneticDays? E qual è la tua percezione fisica in ogni allenamento? Una preparazione specifica indoor, indipendentemente dalla stagione, può davvero, secondo te, essere determinante per una gara?
Dopo un inverno trascorso tra sci-alpinismo e allenamenti con il MagneticDays, devo ammettere con tutta sincerità che da tempo non ero così in forma. La quota con gli sci e i ritmi alti con MagneticDays mi hanno fatto arrivare in ottime condizioni, prima per il record Genova-Monte Rosa e 10 giorni dopo alla ITALY DIVIDE, gara di quasi 1000 km e 25000 metri di dislivello, tutti pedalati su terreni molto sconnessi tra cui la Via degli Dei e i Monti Lessini con la Gravel Bike. E’ stato un vero azzardo però mi sono divertito da matti e, nonostante le quattro forature e la rottura del cavo del cambio, ho vinto e stabilito il record della gara abbassandolo di 4 ore, per un totale di 64 ore. Un mese dopo ho vinto anche il Tuscany Trail, non abbandonando mai il MagneticDays neanche nella stagione più calda. A luglio invece ho partecipato alla INCA DIVIDE. Mi hanno fermato solo gli acciacchi fisici purtroppo.. anca e ginocchia non ne volevano proprio sapere. Nonostante questo piccolo stop però, ho già ripreso a pedalare e, per tenermi il più possibile in forma senza stare troppe ore sulla strada – almeno fino a dopo l’operazione che mi aspetta – continuo a darci dentro con questo grande sistema di allenamento!
Adesso siamo curiosi di conoscere i tuoi prossimi viaggi. Quali sfide ti aspettano? C’è un consiglio che vuoi dare a tutti coloro che vogliono cimentarsi in piccole imprese personali?
L’unica che definirei impresa sarebbe quella di riprendere al 100% al più presto dopo l’intervento di fine ottobre, per il resto mi piace definirle avventure. A gennaio sarò in Ecuador a scalare un po’ di montagne e in primavera, oltre a fare qualche gara di endurance con la mia Gravel Bike, mi piacerebbe proseguire il progetto From Zero to, aggiungendo questa volta un nome inquietante ma al tempo stesso stimolante.. Everest! Non mi piace mai dare consigli a chi non me li chiede espressamente e, anche in quel caso, sono sempre un po’ restio perché ritengo che ognuno di noi, per capire le cose nel profondo, debba fare il proprio percorso, fatto di errori, delusioni e soddisfazioni. Posso però dirvi però con certezza di fare sempre ogni cosa che scegliete con il massimo impegno, grande entusiasmo e soprattutto con una sfrenata passione! Se non vi riesce questo, allora avete sbagliato qualcosa.
Qualche tempo fa abbiamo incontrato Waldimir Belli, protagonista del ciclismo degli anni a cavallo tra il 1993 e il 2000. Insieme a lui abbiamo parlato di allenamento indoor e allenamento sui rulli, anche in virtù della sua esperienza professionistica legata a uomini come Pantani, Chiappucci, Gotti, Berzin, Tonkov, che hanno scritto pagine di sport indimenticabili. Wladimir Belli, bergamasco doc, scalatore, oggi Direttore Sportivo nel ciclismo professionistico e commentatore sportivo per Eurosport, in quegli anni era chiamato “regolarista”, protagonista delle top ten nelle grandi corse a tappe, specialmente al Giro d’Italia. Una vita per il ciclismo, prima da professionista – dove ha partecipato a cinque edizione del Tour de France, tredici del Giro d’Italia e quattro della Vuelta – e poi da uomo di esperienza al servizio degli amatori e di tanti appassionati.
Da ex professionista di ciclismo hai avuto la possibilità di pedalare su qualsiasi tipo di rullo. Cosa ti ha colpito principalmente del sistema di allenamento indoor MagneticDays?
Anzitutto la pedalata, molto simile a quella su strada, cosa non semplice per dei classici rulli per bici. A livello muscolare poi, la sensazione è davvero molto simile a quella che si percepisce su strada. La semplicità di utilizzo inoltre, è un altro plus da non sottovalutare. Il fatto che non si utilizzi il cambio fa si che l’atleta si concentri solo ed esclusivamente sul gesto atletico. E’ uno strumento molto preciso che fornisce dati reali che permettono di identificare in maniera accurata come un atleta pedala in quel momento. Personalmente, MD offre la bella possibilità di allenarsi senza preoccuparsi di nulla, con parametri accurati e tutti misurabili. E non dimentichiamo il rapporto qualità/prezzo, che è molto competitivo.
Qual è il tuo uso principale del MagneticDays?
Il sistema di allenamento sui rulli MagneticDays mi dà la possibilità concreta di poter effettuare tutti i lavori che su strada non sono riproducibili per una serie di situazioni che cambiano continuamente. Oltre ad allenarmi personalmente, lo utilizzo anche per fare test e preparare tabelle di allenamento per tanti atleti che seguo. Ho due studi di consulenza biomeccanica e preparazione atletica in provincia di Bergamo, e il supporto di MD è fondamentale per il mio lavoro perché riesco a osservare in tempo reale le differenze in termini di wattaggio. E poi penso anche a tutte quelle persone che, per esempio, abitano in zone dove i primi strappi in salita arrivano dopo 70 km. MD permette davvero di fare un lavoro completo con dei cambi di passo importanti durante tutto il workout.
L’allenamento indoor sui rulli per bici MagneticDays: il consiglio di Wladimir Belli
Suggerisco di effettuare l’allenamento indoor sui rulli MD 3 volte a settimana nel periodo autunno/inverno e abbinare 1 uscita su strada (compatibilmente con il clima). In 50 minuti di workout si riesce a fare un lavoro di pura qualità senza dover esasperare l’allenamento aumentando il numero di ore ed esporsi a potenziali infortuni.
Rilasciata la versione 6.0.7 del software PC MD Training – scaricabile nella sezione APP del nostro sito – che corregge alcuni piccoli bug di esecuzione e sostituisce la precedente versione 6.0.5.