E’ cominciata stamattina alle 9:30 sulle sponde del Lago di Scanno (L’Aquila) – il più grande bacino naturale della Regione Abruzzo famoso per avere la forma di un cuore – il primo tentativo al mondo di Guinness World Record nel Cross Triathlon, 30×30: ovvero 30 volte (una al giorno) il percorso dell’XTERRA Italy, gara di cross triathlon considerata da diversi anni la più dura del circuito internazionale XTERRA, brand multisport del triathlon “off-road” con 300 eventi in tutto il mondo. La tappa italiana. che dal 2013 si svolge proprio a Scanno, nel cuore verde d’Europa, doveva disputarsi nel weekend 18-19 luglio ma, causa coronavirus, è stata annullata. Così, il triatleta di origini ciociare e bolognese d’adozione Emanuele Iannarilli, gareggerà in solitaria – 1 volta al giorno per 30 giorni – su 1,5 km di NUOTO, 30 km e 1300 metri di dislivello in MTB e 10 km e 450 metri di dislivello di TRAIL RUNNING per i sentieri e le vie dell’antico borgo di Scanno.
MagneticDays – con il suo sistema di allenamento indoor – è sempre stato parte integrante nella pianificazione degli allenamenti di Emanuele, supportandolo anche durante la preparazione di questo tentativo di record del mondo, pensato e sognato ben prima del Covid-19 come un’occasione per amplificare la visibilità di una specialità del triathlon che si svolge a stretto contatto con la natura. Durante la fase di lockdown, ad esempio, i rulli per bici JARVIS ha aiutato Emanuele non solo con sedute specifiche costruite ad hoc sui suoi reali valori, ma anche a replicare il percorso e tutte quelle condizioni di difficoltà che si possono incontrare su un tracciato tecnico come quello di Scanno, allenandolo su segmenti specifici. Di passaggio in azienda verso il borgo aquilano (tra i più belli d’Italia), Emanuele ha ritirato il suo JARVIS loggato “30for30” che verrà utilizzato tutti i giorni prima della partenza a nuoto e dopo la conclusione della gara, con un programma di riscaldamento e defaticamento studiati appositamente per lui dal Coach Alessandro Martelluzzi.
A Emanuele ed il suo staff, il più grande in bocca al lupo da tutto il TEAM MD!
Il fascino senza tempo della Mountain Bike
Torniamo a parlare di mountain bike e lo facciamo con la storia di Gian Marco Rivella, atleta amatore del Granbike Triathlon che per diversi anni si è cimentato nella lunga distanza IRONMAN e che poi, un po’ per la voglia di cambiare e un po’ spinto dalla curiosità, ha trovato la sua vera dimensione nelle “ruote grasse” continuando a praticare triathlon nel circuito XTERRA. Ed è proprio nell’XTERRA che Gian Marco, con la gara di Malta dello scorso Aprile, ha trovato la sua prima qualificazione all’XTERRA World Championship del prossimo 28 Ottobre a Maui, Hawaii. Un traguardo raggiunto anche grazie ad un allenatore preparato come Andrea Gabba e all’utilizzo del sistema di allenamento indoor MagneticDays.
Dall’IRONMAN all’XTERRA: quali sono le differenze che hai potuto constatare tra il triathlon su strada e quello off-road?
IRONMAN e XTERRA sono due discipline molto diverse ma paradossalmente ci sono anche alcuni punti in contatto. Per entrambe le gare serve avere un buon “fondo” anche se nell’Ironman è evidente la totalità dell’aspetto endurance, mentre nel cross triathlon è necessario avere una buona base aerobica sia per la durata della gara (parliamo sempre di gare intorno alle 4 ore) sia per supportare la parte “anaerobica” della gara. L’IRONMAN è comunque una gara che viene vissuta in modo più “individuale”, un’esperienza da vivere a basso profilo dove il ritmo costante la fa da padrone e la pazienza è alla base del risultato. XTERRA invece è più adrenalinico, tutto basato sul cambio di ritmo e, da un certo punto di vista, sull’aggressività che si deve avere in gara per affrontare i percorsi.
Quanto è importante una buona frazione bike nell’IRONMAN e nell’XTERRA? Ci sono differenze sostanziali in termini di allenamento e lavoro specifico tra queste due discipline del triathlon? Quali sono state le tue percezioni?
In entrambe le gare la bici fa la differenza sia in termini di frazione singola sia come “antipasto” della corsa. E’ fondamentale cercare di andare bene con un dispendio energetico e muscolare ridotto, per essere efficienti e performanti nell’ultima frazione. Non va dimenticato poi che chi ama XTERRA e l’IRONMAN ha nel DNA passione e forza e mette anima e corpo in bicicletta. Ci si deve allenare concretamente sui pedali se si vuole provare a fare un salto di qualità. Da anni lavoro con Andrea Gabba che, oltre ad essere tecnico della Nazionale Italiana di Triathlon U23 è anche un coach MD. Con Andrea c’è dialogo e confronto continuo. Tutto parte dal modello prestativo, analizzato sia da un punto di vista scientifico (frequenza cardiaca, cadenza di pedalata, potenza) sia da quello delle sensazioni. Per lui, per esempio, l’allenamento indoor di qualità è un must nella preparazione del triathlon. Quando lavoravamo per l’IRONMAN, l’aspetto aerobico era, ovviamente, fondamentale, mentre ora si lavora molto più sul cambio di ritmo legato alla produzione e smaltimento del lattato. Siamo passati da allenamenti di forza resistente prolungata a lavori di forza esplosiva oppure forza resistente sviluppata per un tempo ridotto con wattaggi in zone superiori a quelle canoniche. E non va dimenticato nemmeno l’aspetto legato alla cadenza di pedalata.. in MTB in pochi secondi si passa dalle 50 rpm alle 100 per poi tornare su o giù in base ai percorsi. Nell’IRONMAN, invece, la cadenza è decisamente più costante.
Quindi potremmo dire che la tua ricetta vincente fino ad ora è stata avere un allenatore preparato ed uno strumento adeguato che ti ha permesso di lavorare in maniera mirata. Che ruolo ha avuto MagneticDays nell’allenamento indoor? E quali sono i suggerimenti che vuoi dare a coloro che non lo hanno mai provato?
L’allenamento indoor sui rulli MagneticDays è stato fondamentale per la qualifica a Maui, perché mi ha dato la possibilità di ottimizzare tempo e rendimento. Per un amatore che lavora 8-10 ore al giorno, la cosa più difficile è far si che si ottenga un ottimo effetto allenante nel poco tempo che si ha a disposizione. Con MD ho trovato quello che cercavo. Inoltre, la chiave vincente per me, è stata quella di lavorare sempre all’interno delle zone allenanti, cosa non facile su strada. Con un impegno minimo, il passaggio “test – valutazione e adattamento delle zone di allenamento – training – successivo test (dopo circa 8-10 allenamenti) – nuove zone – nuovo training – etc.” ha fatto si che in pochi mesi la mia performance migliorasse quasi del 100%. Grazie a MD mi sono qualificato a Maui e sono sicuro che grazie ai programmi di allenamento sviluppati dai coach MD avrò a disposizione gli allenamenti adatti per il giorno in cui vorrò “qualificarmi per Kona”.. mi sto affezionando alle Hawaii! 😉
Perché consiglieresti il triathlon off-road?
Perché è uno sport ecologico. Si pratica a contatto con la natura, senza traffico e smog, senza cemento e bitume e, soprattutto, senza pericoli esterni!
Perché è un connubio di endurance, forza, tecnica e divertimento!
Perché ogni gara è diversa dalle altre, ogni traguardo è una vittoria da condividere con la famiglia e con una tribù di amici, appassionati come te e mai avversari!