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Il Vigile del Fuoco con una passione smisurata per la bicicletta

Questa è la storia di un giovane Vigile del Fuoco, Dario Perilli, con una smisurata passione per la bicicletta tramandatagli dalla famiglia. Dario nasce a Roma 35 anni fa e, per motivi professionali prima e sentimentali poi, si trasferisce a Castiglion Fiorentino (Arezzo) senza mai però trascurare quella passione di muovere i pedali sia per stare bene fisicamente che per scoprire strade e paesaggi dove solo la bicicletta ti può portare. E poi c’è la Toscana, una Regione pensata per il mondo delle due ruote che in lungo e in largo accoglie sulle sue strade tutte le emozioni e i sogni delle migliaia di appassionati della bici che si sentono come se fossero a casa.

Dall’incontro con Eugenio Capodacqua di Repubblica all’allenamento in caserma

Poi un giorno succede che Dario si trova a parlare con il giornalista di Repubblica Eugenio Capodacqua (uno dei primissimi sostenitori di MagneticDays) di programmi di allenamento e di una nuova ed innovativa metodologia. Dario è un tipo curioso, e così comincia ad informarsi in merito rimanendo sempre un po’ scettico e pensando dentro di se che tanto, alla fine, si tratta sempre e solo di classicissimi “rulli per bici”. Ma quando il fato decide di metterci lo zampino, le cose cominciano ad essere più chiare. Nell’autunno del 2017, sfogliando Bicisport (la rivista più autorevole del ciclismo italiano), Dario si trova a leggere di MagneticDays tra una pagina ed un’altra e da lì è un attimo. “C’era un indirizzo non lontano da casa mia e che fai – ci dice – non chiami?”

A questo punto entra in ballo Marco Covani, funzionario e Presidente del Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco di Arezzo, che contatta il titolare di MagneticDays (suo grande amico) per valutare la possibilità di inserire il JARVIS in caserma.

MagneticDays | Vigili del Fuoco Arezzo | Dario Perilli

“L’utilizzo che faccio del MagneticDays – racconta Dario – è subordinato agli impegni lavorativi e familiari, ma non meno di un paio di sedute settimanali. Durante la preparazione invernale l’ho utilizzato anche la sera dopo aver fatto un bel lavoro fondo su strada la mattina, con l’obiettivo di migliorare la risposta delle gambe con un’ora di lavoro intensivo e specifico.

Pensavo fossero solo dei comuni “rulli per bici..”

Dario è anche un atleta ambizioso. Per un soffio non vince il Campionato Italiano dei VV.F. a Teramo, lo scorso settembre, accontentandosi (si fa per dire) solo del 2° posto. La voglia di rivalsa lo spinge a venire a Foiano della Chiana per “fare da cavia” e provare il test incrementale sul JARVIS MagneticDays. “Quel pomeriggio, alla fine del test – racconta Dario – dovetti ricredermi sulla definizione rulli per bici e, supportato da Simone Buracchi, Responsabile dei Coach MD, ho cominciato ad allenarmi con la Metodologia HTT.

MagneticDays | Vigili del Fuoco Arezzo | tuttobici | Reynolds | Trek

“I miglioramenti – continua Dario – sono sostanziali. Riesco a fare sempre almeno un paio di sedute settimanali senza rinunciare alle uscite su strada. E non è vero che allenarsi indoor sia per forza legato al meteo. Chi lo ha detto? La qualità non conosce tempo e con il MagneticDays si fa qualità.”

MagneticDays | Vigili del Fuoco | Arezzo | Dario Perilli | Watt

Fisica ed evoluzione sono stati i due concetti chiave dei primi due articoli riguardanti la storia della filosofia di allenamento MagneticDays. Con questa terza parte cominciamo ad entrare nel mondo MagneticDays scoprendo quella che rappresenta la grande novità ed intuizione di questo sistema di allenamento indoor. Come detto la volta scorsa, avendo a disposizione uno strumento come il Jarvis reso preciso nella replicabilità e accuratezza dei risultati, possiamo far riferimento sempre ad una stessa condizione (andando a misurare scientificamente tutti quei valori di nostro interesse) con un punto di riferimento sempre fisso, una condizione impossibile da replicare all’esterno dove le condizioni variano continuamente.

Rulli Jarvis | Metodologia HTT | MagneticDays

Allenare la Potenza in bici – premessa

Con parametri sempre misurabili (sempre gli stessi) a disposizione, la nuova sfida è stata quella di scindere il dato “Potenza”, parametro “croce e delizia” di tutti gli appassionati e praticanti della bici. Ma cos’è la potenza? In parole semplici è il lavoro generato dal muscolo in un tempo stabilito, che per convenzione è identificato con un secondo. L’unità di misura è il Watt (W) che rappresenta il prodotto di 1 Joule in 1 Secondo. Il Watt è dato dal prodotto della Velocità per la Forza, le due componenti fondamentali della Potenza.

La velocità è rappresentata dagli RPM mentre la forza applicata sul pedale (originata dal freno magnetico del sistema) è data da tutto l’insieme di quelle forze che all’esterno sono rappresentate da condizioni diverse quali vento, resistenza al rotolamento e tutti quei fattori che variano continuamente, “obbligando” il fisico a riadattarsi sempre per trovare il suo equilibrio ottimale. Considerando che con il Jarvis non siamo in presenza di un semplice rullo da allenamento ma di un vero e proprio laboratorio scientifico dove lavorare in maniera precisa sul fisico dell’atleta, siamo in grado di controllare le risposte fisiologiche andando ad agire su ciò che determina la Potenza.

Rulli Jarvis | Watt | MagneticDays

Allenare la Potenza in bici

Nel primo articolo avevamo spiegato come l’ambiente fisico nel quale ci troviamo ad operare fosse quello equivalente ad una pianura senza vento. In questa condizione la letteratura scientifica dice che il miglior ritmo utilizzabile per l’ottimizzazione fisiologica del gesto (ripetuto migliaia di volte) è circa 90 RPM. Facciamo un esempio e analizziamo 3 soggetti apparentemente uguali nella loro prestazione:

Mario: 250 Watt in soglia generati da 30 Newton ad 80 RPM

Enrico: 250 Watt in soglia generati da 23 Netwon a 96 RPM

Luca: 250 Watt in soglia generati da 27 Newton ad 88 RPM

Tre livelli esattamente uguali di Potenza in soglia ma determinati da tre caratteristiche totalmente diverse. Ammettendo che tutti e tre gli atleti si allenassero con 250 Watt in soglia ad 88 RPM, Luca farebbe un lavoro assolutamente neutro, Mario farebbe un allenamento di agilità ed Enrico un allenamento di forza.

Proseguendo in questa analisi possiamo dire che: allenando Mario con l’obiettivo di implementare i suoi ritmi e portandolo a pedalare in maniera naturale ad 85 RPM (rispetto agli 80 di partenza), abbiamo aumentato il suo valore di soglia da 250 a 265 Watt (a parità di forza infatti, ogni RPM corrisponde a 3 Watt di potenza). Tra l’altro Mario rappresenta, in quanto a caratteristiche, oltre l’80% degli utenti non professionisti.

Con questo piccolo esempio abbiamo voluto puntualizzare due cose:

  1. E’ molto importante determinare i valori fisici esatti di ogni singolo utente prima di fornirgli un allenamento su misura;
  2. Con uno strumento come il MagneticDays è possibile andare a toccare nel profondo i parametri allenanti, incidendo anche sulle caratteristiche fisiche dell’utente.

Rulli bici | Rulli Jarvis | Allenamento indoor

Alla base dell’utilizzo dei rulli per bici Jarvis c’è la Fisica, applicata alla filosofia di allenamento indoor MagneticDays. Tutto è cominciato cinque anni fa quando, insieme ad un fisico dell’Università di Pisa, volevamo capire in maniera più approfondita quale fosse l’ambiente fisico in cui operare con il nostro sistema di allenamento indoor. Dopo una serie di studi abbiamo determinato (da formula fisica) che utilizzando o i rulli Jarvis o qualsiasi altro sistema di pedalata indoor che faccia riferimento a una resistenza fornita da magneti permanenti (sfruttando le correnti di Lorentz) o da freni a resistenza dinamica, ci troviamo sempre in una condizione di “pianura senza vento.”

Questo cosa implica? Che le risposte fisiologiche di chi pedala sopra questi sistemi di allenamento indoor sono equivalenti ad una condizione di pianura senza vento. E quindi, quando si parla di simulazione di salite, discese o quant’altro, non si dice il vero.

Su strada, in una condizione di pianura senza vento (così come sui rulli Jarvis) e a prescindere dagli altri parametri misurabili, il fattore che determina la resistenza dinamica (dunque l’avanzamento) è data da v2 (ciò significa che la resistenza è proporzionale al quadrato della velocità). Quello che è scaturito poi nella pratica è che con l’utilizzo del nostro sistema frenante siamo in grado di riprodurre la condizione di resistenza dell’aria.

Quando si pedala in salita invece, la gravità incide per v, perciò la resistenza totale nella formula fisica deve considerare anche la condizione v2 + v, situazione fisica che non è replicabile nell’allenamento indoor con uno strumento di questo genere (che tiene conto solo di v2).

Perché tutta questa premessa? Perché vogliamo raccontarvi l’evoluzione di un prodotto che in cinque anni ha trovato una sua quadratura attraverso risultati riproducibili e testati da tutti coloro (semplici amatori e professionisti del triathlon, del ciclismo, della mtb e della handbike) che hanno scelto i rulli per bici MagneticDays per il loro benessere.. fisico e mentale! 😉