Vuoi JARVIS?
Basta un click!

Coniugare scienza, salute, innovazione, benessere e miglioramento della prestazione sportiva.

E’ questo l’obiettivo di MagneticDays – brand aretino sviluppato con la mission di realizzare soluzioni innovative nel settore dell’allenamento ciclistico indoor – che venerdì 14 dicembre p.v. dalle ore 17:30 nella Sala Conferenze della Sede Banca BCC Valdichiana in Via Mario Mencattelli 48 a Montepulciano (Siena) incontrerà alcuni personaggi sportivi come Nico Valsesia (specialista di Endurance), Sabrina Schillaci (Ultracycling), Jonathan Ciavattella (Triatleta PRO) e Pier Alberto Buccoliero (Nazionale Italiana Paratriathlon), che racconteranno le loro imprese sportive ed il loro modo di allenarsi indoor grazie ad uno strumento innovativo come il JARVIS, l’unico home trainer dall’approccio scientifico dedicato alla salute, al benessere e al miglioramento della prestazione sportiva.

La serata sarà anche l’occasione per presentare la filosofia di allenamento targata MagneticDays che ha rivoluzionato totalmente il concetto di rullo per bici, elevandolo ad un vero e proprio laboratorio scientifico e strumento indispensabile per un allenamento di pura qualità, totalmente personalizzato per le esigenze di tutti (amatori e professionisti), e dedicato a coloro che vogliono ottenere non solo risultati importanti in bicicletta ma soprattutto raggiungere un livello ottimale di benessere fisico e mentale.

Campioni dello Sport

Tommaso Paolini è un ex Professore universitario che in seguito ad un brutto incidente è riuscito a riprendere l’attività fisica grazie all’allenamento sui rulli JARVIS. Lo abbiamo incontrato nella sua casa di Sulmona e ci siamo fatti raccontare la sua rinascita ed il suo grande sogno, quello di poter tornare presto in sella alla sua bicicletta.

Chi è Tommaso Paolini

Tommaso Paolini, fino al 2016 docente di Economia del Turismo all’Università degli Studi dell’Aquila e Coordinatore Scientifico del Rapporto sul Turismo Natura (in collaborazione con Univaq, ISTAT ed ENIT), è sempre stato una persona molto conosciuta in città, sia per la stima nei confronti della sua attività didattica che per la grande passione legata alle due ruote, essendo anche autore di libri sul cicloturismo e sulla sua importanza per la valorizzazione dell’ambiente e di un turismo “a costo zero”. Abruzzese doc, forte, gentile, innamorato del suo territorio e delle sue tante bellezze, Tommaso ha un passato sportivo di livello, podistico per la precisione. Al via di gare importanti come la 100 km del Passatore, ha girato il mondo per partecipare alle grandi maratone come New York e Vienna per esempio, senza dimenticare quelle “in casa” come Firenze e Roma. Tutto questo fino al 2010 quando, proprio a New York, mentre correva sul Qeensboro Bridge (East River) – il primo punto d’ingresso a Manhattan della gara – si dovette fermare per un ispessimento patologico al tendine d’Achille. Fu quello un campanello d’allarme.

Tommaso Paolini | allenamento rulli

Dalla corsa al ciclismo

La corsa – chi la pratica conosce bene le sensazioni – è un qualcosa che quando ti prende non ti lascia più. Così – racconta Tommaso – una volta rientrato in Italia, il medico della Runners Sulmona mi consigliò di cambiare sport per qualche mese, con l’obiettivo di mantenere il tono muscolare. Potevo scegliere tra nuoto o ciclismo. Scesi il ciclismo. Quel periodo sofferto non mi è ancora passato e ogni tanto lo avverto ancora come se fosse la prima volta. Rivivo quei momenti, rifletto sulle circostanze e ricordo le persone: il medico che mi consiglia, il mio allenatore che mi rincuora e tutti gli altri runner che mi sostengono. Odo le loro voci, ricordo cosa dicevano e i luoghi che frequentavo. Tutti questi ricordi, così lontani eppure così vicini, riaffiorano alla mente come mosche che, pur se scacciate perché moleste, tornano poi a posarsi sul viso, sulle braccia e sulle mani.

Come hai conosciuto il sistema di allenamento indoor MagneticDays?

Non avevo una bicicletta, per cui dovetti comprarla. Andai in un negozio proprio vicino a casa mia. Le biciclette erano tante, alcune appese ai muri e altre erano allineate l’una accanto all’altra. Ne scelsi una di colore bianco che mi piaceva di più rispetto alle altre. La pagai 1100 €. Una cifra enorme secondo le mie conoscenze di allora. A quella bici ne sono seguite altre due con prezzi notevolmente superiori. Si, perché quello che doveva essere uno sport alternativo per curare il tendine infiammato, è diventato poi il mio sport preferito. Ho pedalato in media 17000 chilometri l’anno facendo giri bellissimi che poi descrivevo nella rubrica Pedalando de La Repubblica, fino a quando, il 4 giugno 2017, un tremendo incidente ha posto fine a questa mia nuova passione. Succede tutto in una frazione di secondo: una donna adulta al volante di un’utilitaria non rispetta uno stop, mi prende in pieno e forte insieme alla mia Colnago C 60. Rimango morto per 4 ore. Poi però la mia fortissima fibra reagisce e, dopo diverse operazioni, sofferenze inenarrabili, due protesi al titanio alla spalla destra e 92 giorni di ospedale, riesco a tornare in piedi. Ancora oggi i medici dicono che sono un miracolo vivente. Io invece dico solo che sono un biker sfortunato e quelle sensazioni negative che ho provato quando sono passato dalla corsa alla bicicletta le sto vivendo di nuovo, con più forte intensità oggi che non posso inforcare la mia bicicletta a causa dell’incidente che ho subito! Per fortuna però che esiste il sistema di allenamento sui rulli JARVIS di MagneticDays che Eugenio Capodacqua, giornalista de La Repubblica, mi ha fatto conoscere!

allenamento rulli | Tommaso Paolini

Qual era il tuo modo di pedalare prima di approcciarti all’allenamento con i rulli Jarvis?

Prima di scoprire l’allenamento sui rulli JARVIS mi allenavo su dei classici rulli su cui montavo la mia Masciarelli, ma le sensazioni che avevo erano lontane da quelle che si provavano andando in bicicletta. Adesso è tutta un’altra cosa. Forse è anche meglio della bici su strada perché si può pedalare anche quando piove e di sera, a qualsiasi ora e con qualsiasi tempo. Io ci salgo almeno una volta al giorno e sono estremamente soddisfatto dei percorsi che il mio Coach Luca Bianchini prepara “su misura” per me. Vedo in tempo reale le mie performance sul sito MagneticDays in modo da valutare tutti i miglioramenti, riesco a capire l’andamento di Watt, Newton, RPM e tanti altri parametri utili a chi si allena indoor. Ho raggiunto una forma invidiabile – se si considera quello che mi è capitato – e spero sinceramente che, in un giorno non troppo lontano, possa di nuovo salire in sella alla mia bici. Sarà raggiungere un traguardo meraviglioso in cima alla salita.. e lo sarà stato anche grazie al sistema di allenamento indoor MD!

Il parere tecnico del Coach MD Luca Bianchini

A fine luglio 2018 ho conosciuto Tommaso e c’è stata subito una grande stima. Mi ha raccontato delle sue vicissitudini podistiche e ciclistiche e, quando mi ha informato dell’acquisto del JARVIS, la prima cosa che ho fatto è stata capire quale fosse il suo potenziale attraverso un semplice test incrementale per individuare la potenza massima e l’analisi della curva della frequenza cardiaca per identificare la soglia anaerobica. Con un test di questo si possono identificare numerose informazioni e, se eseguito regolarmente, monitorare le modifiche dello stato di forma. Fatte le dovute considerazioni metodologiche e considerate le primavere di Tommaso, ho iniziato con un allenamento sui rulli orientato alla ripresa e alla familiarizzazione con la pedalata. Dopo un ciclo di 6 allenamenti, ancora un nuovo test. Lo stupore nel vedere i parametri aumentare del 10% in così poco tempo mi hanno fatto subito capire che il suo cuore e la sua fibra fossero davvero forti, e le sue gambe pronte a sfruttare tutte le potenzialità degli allenamenti. In poche sessioni lo stato di forma e la soglia sono migliorati ulteriormente. La memoria muscolare raramente dimentica. Così ho alzato nuovamente l’asticella per testare anche lo spirito dell’uomo che ha dovuto superare numerose difficoltà. Allenamenti sui rulli fuori soglia e di recupero alternati per “ritrovare la gamba”. In tre mesi siamo passati da 140 a 170 Watt di soglia (un incremento del 17%) ottenuti con costanza, sudore e passione. Credo davvero che nella primavera 2019 Tommaso possa andare a farsi un bel giro in bici godendosi il panorama del suo Abruzzo, lasciando dietro gli amici e togliendosi molte soddisfazioni.

L’allenamento autocalibrante sui rulli per bici è una tipologia di lavoro studiata da MagneticDays in collaborazione con l’Università di Verona che può essere utilizzata come “linea guida” senza il supporto del Coach MD, come nel caso della metodologia HTT (High Tech Training) che, ad oggi, rappresenta la massima personalizzazione scientifica possibile di un allenamento svolto su qualsiasi tipo di rulli per bici attualmente in commercio. Nello specifico, l’allenamento autocalibrante rappresenta una serie di protocolli studiati per consentire all’utente/atleta di poter effettuare un buon allenamento quando vengono a mancare le condizioni ottimali per farlo. Ecco cosa ci ha detto Simone Buracchi, responsabile dell’area tecnica MD.

 

Allenamento Autocalibrante MD: perché e quando utilizzarlo

L’allenamento autocalibrante è la cosa più efficace che si possa fare – se lo si esegue bene – senza la presenza dell’allenatore. Normalmente, quando si fa un test incrementale, il Coach MD osserva il grafico risultante ed individua con precisione il valore della frequenza di soglia, con l’obiettivo di impostare il primo ciclo di allenamenti su misura. Nel caso dell’autocalibrante, non potendo il Coach verificare personalmente quanto fatto dall’utente/atleta, entra in gioco il protocollo che abbiamo studiato insieme all’Università di Verona. Siamo andati a valutare i singoli test incrementali osservando dove si ponesse mediamente la soglia rispetto all’ultimo step effettuato in funzione del protocollo utilizzato. Nel caso del protocollo 1:6 (1 watt ogni 6 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno all’82% – 80% dell’ultimo step di lavoro portato a termine, mentre nel protocollo 1:3 (1 watt ogni 3 secondi) la soglia ricadeva mediamente intorno al 76% – 74% dell’ultimo step di lavoro portato a termine.

L’unico aspetto “scientifico” preso in considerazione per la stesura del protocollo autocalibrante (ovvero il dato più vicino possibile alla realtà), è quello di capire quanto, a livello statistico, la soglia si ponga rispetto al tipo di protocollo utilizzato senza essere in presenza di un Coach. Questa tipologia di allenamenti, eseguiti con questo criterio e specifici per le modalità richieste, vengono utilizzati per valutare la condizione dell’utente/atleta in un preciso momento. Mentre un nostro classico test incrementale si esegue dopo 25/30 minuti dall’aver eseguito un adeguato riscaldamento prima e qualche esercizio poi, l’autocalibrante si esegue all’inizio dell’allenamento (protocollo 1:3, 1 watt ogni 3 secondi) appena dopo una piccola fase di riscaldamento. Come sempre mi piace ricordare, dietro le infinite possibilità offerte dal Sistema di allenamento indoor JARVIS c’è sempre e comunque una conoscenza. Lo strumento può fare tutto, e fa tutto quello che l’allenatore gli dice di fare. Partendo da questo concetto, strutturiamo l’autocalibrante dicendo allo strumento, una volta che l’utente/atleta termina il test, di analizzare l’ultimo step di lavoro portato a termine sottraendo un valore X stimato in precedenza. Ecco che la seconda parte dell’esercizio è strutturata in automatico sulla base di quei valori che sono calcolati in quel preciso momento. E’ chiaro che, per avere una maggiore precisione, è sempre consigliata la presenza del Coach MD. Così facendo però, riteniamo anche in questo modo di poter fornire sempre dati comunque precisi con l’obiettivo di fornire un test sempre idoneo nel momento preciso in cui viene utilizzato.

Allenamento autocalibrante | Allenamento sui rulli | Allenamento sui rulli bici

Come è strutturato un allenamento autocalibrante MD?

La prima parte dell’allenamento autocalibrante è costituita dal test incrementale (riscaldamento + protocollo 1:3). Questa tipologia di protocollo (1 watt ogni 3 secondi) dura meno rispetto al classico 1:6 e fa percepire all’utente/atleta più fatica ma per meno tempo. Il test è certamente più breve in termini di durata ma con una forbice più ampia riguardo l’arrotondamento del dato. La seconda parte invece, è costituita dallo svolgimento dell’allenamento che lo strumento elabora al momento su valori estrapolati in base al test incrementale appena eseguito.

 

In quali casi è consigliato un allenamento autocalibrante sui rulli per bici MD?

Normalmente lo consigliamo ogni volta che, nel giorno in cui si decide di effettuarlo, ci siano situazioni che esulino dalla normale condizione psicofisica. Se per esempio ci si sente particolarmente affaticati e un particolare allenamento assegnato dal Coach MD (che ci reputa in condizioni adatte a svolgerlo) richiede qualche sforzo in più (a causa della stanchezza o di un momento di forma non particolarmente brillante), è allora che entra in gioco l’allenamento autocalibrante con l’obiettivo di fornire anche una valutazione sullo stato di forma dell’utente/atleta in quel momento. Sentitevi liberi di fare un allenamento di questo tipo ogni volta che avvertite che la vostra condizione è diversa dalla routine. Si tratta di un allenamento comunque efficace, considerando sempre però che la visione diretta del valore di soglia è sempre meglio di una visione stimata.

Come fa un manager – che per via del suo lavoro ha poco tempo da dedicare a se stesso – a trovare nell’allenamento indoor sui rulli la possibilità di allenarsi, stare bene e migliorare il suo rendimento in bici?

Questa, forse più di tutte, è una della domande che si farebbero tutte quelle persone che non riescono, per tanti motivi, a trovare del tempo da dedicare al proprio benessere psicofisico. La ricerca della produttività e del risultato passa anche da una mente serena, diceva qualcuno. E una mente serena è quella di colui che sa che dedicare del tempo alle proprie passioni, consapevole che questa sia la chiave per fare bene tutto il resto. Ne abbiamo parlato con il manager Uberto Thun che, grazie al MagneticDays e ad un po’ di organizzazione, è riuscito a trovare un sano e piacevole equilibrio!

 

Ciao Uberto, qual è il tuo segreto per conciliare allenamenti e lavoro?

Prima di tutto bisogna vincere la pigrizia e fare qualche sacrificio. Io svolgo i miei allenamenti al mattino presto, poco dopo le 6, così da essere pronto per il lavoro in perfetto orario. E’ solo questione di abitudine e, dopo un po’ che lo fai, ne senti davvero la mancanza se non riesci a farlo per qualche giorno. Alzarmi presto al mattino quando in casa dormono ancora tutti mi piace molto, e devo dire che, vista la totale silenziosità del MagneticDays, il mio allenamento indoor non disturba nessuno.. un plus non indifferente!

Parlando di bicicletta, tutto è cominciato da?

La mia passione per la bici è iniziata a 40 anni quando mia moglie mi regalò una bici fiammante. Devo dire però che, con il passare degli anni, questa passione ha preso il largo. Ora le mie uscite sono molto più frequenti rispetto agli anni in cui lavoravo alla Pirelli dove, viaggiando spesso in tutto il mondo, era più difficile allenarsi con metodo e in maniera assidua. Oggi sono un Head Hunter e viaggio meno, quindi mi è più facile seguire gli allenamenti con più metodo e frequenza. Pedalo circa 6000 km all’anno e partecipo al massimo a due gran fondo, tra cui la Maratona delle Dolomiti, la più bella in assoluto. Mi piace pedalare con gli amici e faccio parte di un club che si chiama 100.1, perché nessuno di noi può tornare a casa prima di aver percorso almeno 100 km!

Allenamento sui rulli | Uberto Thun | Allenamento Indoor

Quando hai scoperto il sistema di allenamento indoor sui rulli MagneticDays qual è stata la tua prima impressione?

MagneticDays mi fu consigliato da un ex ciclista professionista. L’impressione, fin dall’inizio, fu quella di poter allenarsi con grande metodo avendo sia la possibilità di migliorarsi anche nei mesi più freddi che di occupare poco tempo per farlo. Gli allenamenti infatti, durano al massimo un’ora. Avendo poi la possibilità di parlare direttamente con Simone – un Coach molto preparato con il quale definire gli obiettivi – i risultati ottenuti sono andati al di là delle migliori aspettative.

L’allenamento indoor sui rulli MagneticDays come si adatta allo stile di vita di chi ha poco tempo?

Direi che si adatta in modo perfetto. Come detto poc’anzi in neanche un’ora per 2/3 volte alla settimana riesci a migliorare decisamente, ovviamente è fondamentale dare continuità e non interrompere per periodi lunghi.

Allenamento Indoor | Allenamento sui rulli | Uberto Thun

Quali sono stati, in base alla tua esperienza, i miglioramenti che hai potuto percepire dopo il primo allenamento sui rulli MD?

I miglioramenti si vedono già dopo una decina di allenamenti e, con i test incrementali che vengono fatti sul MagneticDays (faticosi ma bellissimi!), riesci ad avere una visione chiara su quanti Watt sei riuscito a migliorare in uno specifico arco di tempo. Inoltre, avere la possibilità di allenarsi con i Newton, permette a chi ti allena di avere dei parametri ancora più accurati per capire i tuoi miglioramenti.

Come è cambiato il tuo allenamento (e il tuo pensiero) riguardo all’allenamento indoor?

Ti ringrazio per la domanda! In effetti all’inizio ero molto scettico ma poi mi sono dovuto ricredere. Con un allenamento sui rulli ben strutturato è difficile annoiarsi e il tempo vola. Devo ammettere che adesso, quando non mi alleno con MagneticDays almeno un paio di volte la settimana, ne sento davvero la mancanza. Last but not least – come direbbero gli inglesi – MD non è un semplice rullo ma anche un bell’oggetto che ormai fa parte dell’arredamento della nostra sala! 🙂

Uberto Thun | Allenamento Indoor | Allenamento sui rulli

Qualche tempo fa abbiamo incontrato Waldimir Belli, protagonista del ciclismo degli anni a cavallo tra il 1993 e il 2000. Insieme a lui abbiamo parlato di allenamento indoor e allenamento sui rulli, anche in virtù della sua esperienza professionistica legata a uomini come Pantani, Chiappucci, Gotti, Berzin, Tonkov, che hanno scritto pagine di sport indimenticabili. Wladimir Belli, bergamasco doc, scalatore, oggi Direttore Sportivo nel ciclismo professionistico e commentatore sportivo per Eurosport, in quegli anni era chiamato “regolarista”, protagonista delle top ten nelle grandi corse a tappe, specialmente al Giro d’Italia. Una vita per il ciclismo, prima da professionista – dove ha partecipato a cinque edizione del Tour de France, tredici del Giro d’Italia e quattro della Vuelta – e poi da uomo di esperienza al servizio degli amatori e di tanti appassionati.

Wladimir Belli | Allenamento indoor | Allenamento sui rulli


Da ex professionista di ciclismo hai avuto la possibilità di pedalare su qualsiasi tipo di rullo. Cosa ti ha colpito principalmente del sistema di allenamento indoor MagneticDays?

Anzitutto la pedalata, molto simile a quella su strada, cosa non semplice per dei classici rulli per bici. A livello muscolare poi, la sensazione è davvero molto simile a quella che si percepisce su strada. La semplicità di utilizzo inoltre, è un altro plus da non sottovalutare. Il fatto che non si utilizzi il cambio fa si che l’atleta si concentri solo ed esclusivamente sul gesto atletico. E’ uno strumento molto preciso che fornisce dati reali che permettono di identificare in maniera accurata come un atleta pedala in quel momento. Personalmente, MD offre la bella possibilità di allenarsi senza preoccuparsi di nulla, con parametri accurati e tutti misurabili. E non dimentichiamo il rapporto qualità/prezzo, che è molto competitivo.

Allenamento sui rulli | Wladimir Belli | Allenamento indoor

Qual è il tuo uso principale del MagneticDays?

Il sistema di allenamento sui rulli MagneticDays mi dà la possibilità concreta di poter effettuare tutti i lavori che su strada non sono riproducibili per una serie di situazioni che cambiano continuamente. Oltre ad allenarmi personalmente, lo utilizzo anche per fare test e preparare tabelle di allenamento per tanti atleti che seguo. Ho due studi di consulenza biomeccanica e preparazione atletica in provincia di Bergamo, e il supporto di MD è fondamentale per il mio lavoro perché riesco a osservare in tempo reale le differenze in termini di wattaggio. E poi penso anche a tutte quelle persone che, per esempio, abitano in zone dove i primi strappi in salita arrivano dopo 70 km. MD permette davvero di fare un lavoro completo con dei cambi di passo importanti durante tutto il workout.

Allenamento indoor | Allenamento sui rulli | Wladimir Belli

L’allenamento indoor sui rulli per bici MagneticDays: il consiglio di Wladimir Belli

Suggerisco di effettuare l’allenamento indoor sui rulli MD 3 volte a settimana nel periodo autunno/inverno e abbinare 1 uscita su strada (compatibilmente con il clima). In 50 minuti di workout si riesce a fare un lavoro di pura qualità senza dover esasperare l’allenamento aumentando il numero di ore ed esporsi a potenziali infortuni.

La storia del ciclismo italiano affonda la sue radici in Sicilia. Era il 1907 infatti, quando si svolse la prima competizione a due ruote sul suolo italico, il Giro di Sicilia (8 tappe per un totale di 1300 km), che anticipò di due anni la prima edizione (1909) del Giro d’Italia, nato proprio sull’onda del successo siciliano. Una regione, la Sicilia, che negli anni ha scritto alcune delle pagine più belle del ciclismo epico. In ordine di tempo, ci viene in mente quella del messinese Vincenzo Nibali (oggi uno dei più forti ciclisti al mondo) alla Milano Sanremo di quest’anno.

A 6,5 km dal traguardo, Vincenzo Nibali attacca sull’ultimo falsopiano impostando un rapporto lunghissimo, nessuno ha la forza di seguirlo. Scollina il Poggio da solo con un vantaggio di 15 secondi e si lancia verso la conquista di un sogno, non si volta mai, nonostante dalle retrovie ci sia un determinato inseguimento da parte di Matteo Trentin, seguito dalle squadre dei velocisti al lavoro per Elia Viviani, Caleb Ewan e Arnaud Démare. La Milano Sanremo parla italiano, 12 anni dopo l’ultimo successo tricolore.

E di Messina è anche Marco Sgarrella, Tecnico Allenatore II° livello FCI, Tecnico Velosystem III° livello e Direttore Sportivo della Asd Team Nibali, che con il ciclismo e i giovani ha un legame molto forte. Il centro diretto da Marco – BiciFit Biomeccanica Velosystem – è il punto di riferimento messinese per la biomeccanica che da alcuni anni si affida ai rulli per bici MagneticDays come supporto ulteriore per migliorare la qualità dei suoi servizi.

 

Ciao Marco, come nasce il progetto BiciFit?

BiciFit nasce dalla mia grande passione per la bicicletta ereditata da mio padre Giovanni, ciclista messinese dal 1956 fino alla categoria allievi. Sono salito in sella fin da giovanissimo, prima nelle categorie giovanili e poi in quelle amatoriali. L’attività di BiciFit focalizza la sua l’attenzione alla biomeccanica applicata alla bicicletta, essendo centro accreditato LabVelò Velosystem. Inoltre, come Pro Shop ufficiale CIOCC ISB, realizziamo bici personalizzate e/o su misura, e siamo centro ufficiale MagneticDays per la preparazione atletica, con test e programmi di allenamento. Fiore all’occhiello della nostra attività è l’officina della bici, gestita da mio papà, che mette a disposizione dei clienti la sua grande esperienza, passione e professionalità.

vincenzo nibali | bicifit | allenamento sui rulli

Messina è diventata capoluogo del ciclismo anche grazie alle imprese di Vincenzo Nibali. Che rapporto hai con lui e com’è nata l’idea di creare un gruppo sportivo dedicato ai giovani?

I giovani sono la base per la pratica e lo sviluppo del movimento ciclistico e lo sport in generale. Proprio per questa ragione il nostro Vincenzo Nibali, con la famiglia, la moglie Rachele, il Team Manager Lillo La Rosa e il DS Giuseppe Cipriano, hanno messo in piedi questo “progetto giovani” costituendo la Asd Team Nibali Messina, coinvolgendomi fin da subito nel supporto al team nelle vesti di tecnico. Ho accettato con molto entusiasmo questo incarico pur consapevole della grande responsabilità che ho verso i ragazzi prima di tutto e poi verso la squadra, ma al tempo stesso sono anche molto felice di poter dare un forte contributo, anche in considerazione del fatto che per seguire i ragazzi e i clienti del centro ho scelto il sistema di allenamento sui rulli MagneticDaysmetodologia HTT inclusa, ritenendola davvero efficace dopo averla testata ed utilizzata negli ultimi tre anni. I ragazzi della Asd Team Nibali vengono seguiti sotto tutti i punti di vista, dalla meccanica alla biomeccanica, dai programmi di allenamento all’alimentazione, con l’obiettivo di fargli fare un’esperienza di vita ancor prima che sportiva. Non abbiamo l’obiettivo di farli diventare campioni, a noi basta vederli pedalare e divertirsi. E’ questo il nostro unico scopo: renderli felici in bici. Un’altra caratteristica del nostro team poi, è quella di proporre stage e scambi culturali con l’obiettivo di far vivere da vicino la nostra realtà.

allenamento sui rulli | vincenzo nibali | bicifit

Da quanto tempo utilizzi i rulli per bici MagneticDays e come hanno cambiato il tuo modo di lavorare?

Come accennato poco fa utilizzo MagneticDays da circa tre anni, e continuo ad utilizzarlo sia perché la metodologia si basa su dati oggettivi e ripetibili che mi permettono di sviluppare test e piani di allenamento sui rulli con risultati tangibili e confrontabili nel tempo, sia perché questi risultati si ottengono con uno strumento certificato, e questo ottimizza tempi e metodi di lavoro. Il mio prossimo progetto è quello di un centro specializzato per ciclisti e triatleti, un bike training center dove l’atleta/cliente potrà allenarsi con MagneticDays ed usufruire di servizi plus come massaggi, sauna, rigenerazione muscolare e nutrizione, il tutto sviluppato con il supporto di specifici professionisti con un unico obiettivo, quello di dare all’atleta/cliente un servizio completo mettendo a disposizione strumentazione scientifica efficace targata MagneticDays.

bicifit | allenamento sui rulli | vincenzo nibali

Con l’inizio della stagione indoor arriva la Special Edition MagneticDays, la serie speciale in total black grande nelle prestazioni e ricercata nell’aspetto, autografata da grandi campioni del triathlon e dell’endurance. Su questi esemplari di JARVIS è stata apposta la firma di quattro punte di diamante dello sport italiano che hanno adottato la rivoluzionaria metodologia di allenamento MagneticDays per la propria preparazione atletica: Alessandro DegasperiMartina DoganaNico Valsesia e Marta Bernardi, atleti che hanno deciso di “mettere la firma” sulla sicurezza di una metodologia scientifica volta al miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni.

Alla forma già perfettamente studiata nel dettaglio per fornire massima efficienza e precisione durante l’esecuzione degli allenamenti, è stato dato un tocco in più in un’inedita versione total black per un numero limitato di esemplari. Saranno solamente 15 infatti i JARVIS autografati per ogni special edition, prenotabili fin da ora con un versamento di 50 € tramite il nostro shop online e disponibili dal 15 ottobre prossimo.

“Il perché di questa Special Edition – fa sapere l’azienda in una nota – è racchiuso tutto nello stile e nella passione di MagneticDays, la stessa che hanno questi grandi atleti per la loro disciplina di riferimento. Abbiamo dunque pensato ad una edizione speciale da dedicare ai loro fan in occasione delle festività natalizie, offrendo un prodotto dalle alte qualità tecniche in serie limitata, simbolo di una partnership prestigiosa.”

Special Edition MagneticDays

La realtà del Paraciclismo, profonda sia dal punto di vista umano che sportivo, è in grado di raccontare imprese emozionanti che rimangono scolpite nella mente e nei cuori di chi ha la fortuna di poterle vivere in prima persona. Federico Sannelli, Paolo Bettinelli e Federico Locatelli sono tre giovani professionisti che con impegno, studio e passione hanno dato vita al progetto OTB Cycling Improving Performance, centro all’avanguardia di Melegnano (Milano) focalizzato sulla preparazione atletica di sport paralimpici, ciclismo, running e triathlon, attraverso l’utilizzo dell’unico strumento scientifico per l’allenamento indoor: i rulli per bici MagneticDays.

Ad oggi, oltre agli atleti non vedenti, il Paraciclismo comprende anche quelli con paralisi cerebrale, amputazioni e altri handicap fisici. Gli atleti gareggiano su biciclette, tricicli, biciclette tandem o handbike in base alle caratteristiche ed al grado della loro disabilità. Il programma delle gare di Paraciclismo prevede prove di sprint, inseguimento individuale, cronometro di 1000 metri, gare su strada e cronometro su strada sia individuali che a squadre.

rulli per bici | paraciclismo | otb cycling

Ciao Federico e grazie per questa piccola intervista! Quali sono le differenze, in termini di preparazione atletica, tra un atleta di handbike ed uno di ciclismo?

Potremmo discutere per ore prima di rispondere a questa domanda. Il mondo dello sport Paralimpico richiede una capacità di personalizzare il lavoro da proporre agli atleti che poche volte abbiamo riscontrato nel ciclismo praticato da normodotati. Ogni atleta, anche se della stessa categoria, è diverso dall’altro. Le espressioni di potenza sono naturalmente ridotte rispetto al mondo dei normodotati e questo implica un’attenzione maniacale nella stesura dei ritmi di allenamento. Molte volte aumentare di soli 10 Watt implica il passaggio da un’andatura lenta ad un’altra impegnativa. Sbagliare il dosaggio dei carichi di lavoro non può provocare solamente stanchezza o overtraining, ma può creare infezioni alle vie urinarie, sovraccarichi alle articolazioni e altri disturbi, tutti condizioni che posso vanificare il lavoro di mesi.

OTB Cycling è stato uno dei primi centri a scegliere i rulli per bici MagneticDays. Come e quanto vi aiutano nella gestione delle preparazioni degli allenamenti?

Come accennato poco fa, il ciclismo Paralimpico prevede espressioni di potenza ridotte rispetto al ciclismo praticato da normodotati. Avevamo di conseguenza la necessità di trovare uno strumento che ci garantisse la massima precisione e la massima libertà di azione. Volevamo poter impostare qualsiasi protocollo di test senza nessun tipo di limitazione, e MagneticDays rispondeva a tutte queste caratteristiche, contribuendo notevolmente nella preparazione dei nostri atleti. Successivamente abbiamo iniziato ad utilizzare il sistema MD non solo per la valutazione funzionale dei nostri clienti ma anche per effettuare allenamenti specifici, test sulla frequenza di pedalata per le prove a cronometro o per la riabilitazione di atleti infortunati che dovevano rientrare alle gare il prima possibile. I rulli MagneticDays ci permettono di svolgere qualsiasi tipologia di lavoro garantendo sempre la massima precisione ed affidabilità. Per il mondo del ciclismo paralimpico e per il metodo di lavoro OTB queste sono caratteristiche fondamentali.

Quali sono stati fino ad ora i tuoi risultati più importanti?

Sicuramente entrare a far parte della Nazionale Italiana di Paratriathlon in qualità di tecnico è stata una grandissima soddisfazione, così come quella di poter partecipare alle principali competizioni internazionali e alle qualificazioni per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, dove con i nostri atleti abbiamo ottenuto 5 medaglie d’oro, 1 d’argento e 1 di bronzo.

paraciclismo | otb cycling | rulli per bici

Come viene pensato un allenamento per un atleta di handbike con i rulli per bici firmati MagneticDays?

Utilizziamo il sistema MagneticDays principalmente in 3 differenti modi: per la valutazione funzionale degli atleti (handbikers e ciclisti), per le prove di critical power (o allenamenti specifici a potenze costanti per preparare al meglio le prove contro il tempo) e per effettuare lavori specifici ad alte intensità dove le variazioni di ritmo sono molto frequenti. Nella valutazione funzionale possiamo impostare qualsiasi tipologia di protocollo, creando in questo modo dei test specifici per ogni singolo atleta basandoci sul livello di disabilità e sulle capacità personali. Abbiamo sperimentato i rulli per l’allenamento indoor di MagneticDays per preparare alcune gare a cronometro, impostando prove a carico costante, prove di sopportazione del carico e test sulla frequenza di pedalata ideale in base alla potenza espressa. Siamo riusciti a trarre importanti informazioni che abbiamo sperimentato successivamente in velodromo e poi in strada. Per quanto riguarda gli allenamenti ad alte intensità impostiamo dei protocolli di lavoro con numerose variazioni di ritmo, sia watt che rpm. In questo modo l’atleta riesce a concentrarsi solamente sul lavoro e sulla fatica senza distrarsi da altri fattori esterni. Abbiamo notato che molti allenamenti di questo tipo vengono eseguiti meglio in laboratorio utilizzando MagneticDays piuttosto che in strada.

I momenti di formazione sono sicuramente una delle caratteristiche vincenti di OTB Cycling. Qual è la vostra idea di allenamento?

In tanti ci hanno chiesto e ci chiedono quale sia il nostro metodo di allenamento. Rispondiamo sempre che un vero e proprio metodo OTB non esiste. OTB Cycling vuole offrire un servizio di coaching, ovvero affiancare un professionista ad ogni singolo atleta che intervenga e si confronti sull’allenamento, sul calendario gare, su questioni tecniche e tanto altro. Riteniamo che ogni atleta si unico e diverso da tutti gli altri clienti, quindi cerchiamo di personalizzare al 100% il lavoro da proporre. Abbiamo un rapporto molto stretto con i nostri clienti perché riteniamo che lo scambio di informazioni e di dati sia essenziale per raggiungere traguardi importanti. Cerchiamo e vogliamo curare ogni singolo dettaglio per raggiungere l’obiettivo che ci prefiggiamo.

otb cycling | rulli per bici | paraciclismo

La bicicletta a scatto fisso è un altro modo di vivere la passione per le due ruote. La particolarità? Avere un solo rapporto a disposizione e nessun meccanismo di ruota libera. La pedalata quindi segue il movimento della ruota posteriore. E’ impossibile pedalare “a vuoto” all’indietro e tantomeno smettere di pedalare, a meno che non si voglia rallentare bruscamente l’andatura.

Lo sapevate che il MagneticDays permette di utilizzare anche le bici a scatto fisso?

Basta tirare il sistema di blocco nella direzione del pacco pignoni fine allo scatto di fine corsa. Una volta in posizione di blocco, il sistema permette l’utilizzo della bici a scatto fisso. Un plus unico al mondo nei sistemi di allenamento indoor che dimostra ancora una volta la grandissima adattabilità del JARVIS a qualsiasi tipo di esigenza delle due ruote.

scatto fisso | MagneticDays

Il triathlon vive il suo momento più alto nei mesi di Settembre e Ottobre con i mondiali di mezza e lunga distanza che riuniscono migliaia di amatori da tutto il mondo come Riccardo Casini, maremmano doc, che grazie all’allenamento sui rulli Jarvis MagneticDays è stato il primo grossetano dopo 40 anni a centrare la qualificazione alla gara delle gare, l’IRONMAN World Championship di Kona (Hawaii). “L’allenamento per il triathlon – dice Riccardo – in Maremma trova il suo habitat naturale. Nuoto, bici e corsa sono le tre discipline che fortunatamente riesco ad allenare avendo a disposizione un mare fantastico, dei percorsi molto vari per paesaggio e tipologia di difficoltà, e zone dove poter correre liberamente, anche a stretto contatto con la natura.”

La Maremma – che spesso però viene erroneamente associata solo al grossetano ma comprende una vasta area geografica tra la Toscana e il Lazio di circa 5000 km² affacciata sul Tirreno – vuol dire mare, con le sue spiagge, i suoi fondali e i suoi paesaggi, ma fa rima anche con Natura, grazie ai suoi Parchi, alla flora e alla fauna, da sempre vanto di una delle regioni più belle d’Italia, la Toscana, tra le più outdoor d’Italia che per tanti aspetti ricalca un po’ l’ambiente naturale di Kona. Lo sanno bene i triatleti e tutti gli sportivi che scelgono proprio la Toscana come meta per le loro vacanze e allenamenti outdoor. E lo sa bene proprio Riccardo, quarantenne di Grosseto tesserato con la Triathlon Grosseto A.S.D. che il 13 Ottobre prossimo all’edizione numero 40 del mondiale IRONMAN dopo aver conquistato la slot grazie all’ottimo piazzamento nell’IRONMAN Barcellona 2017. Riccardo sarà il primo grossetano dopo 40 edizioni a partecipare a Kona insieme ad altri tremila amatori provenienti da tutto il mondo.

 

Nel 2016 la tua prima lunga distanza IM a Klagenfurt. Cosa è cambiato da allora?

A dire il vero non sono cambiate molte cose per quanto riguarda la voglia di fare sport e di allenarmi in compagnia con i miei amici. Se Klagenfurt è stato un salto nel buio come gara (nel primo IRONMAN non sai mai quali sono i limiti del tuo corpo e della tua mente) Barcellona è stata la conferma che dopo 6/7 ore di gara quello che maggiormente conta se hai fatto un buon allenamento è la capacità di soffrire e di regolare lo sforzo durante l’arco di tutta la gara. Venti giorni prima della gara mi sono bloccato di schiena e sono stato costretto a 15 giorni di stop, quindi sono arrivato alla gara non preparato come allenamento ma molto riposato e molte determinato mentalmente; se a questo aggiungiamo che a 5 km dalla fine della bike sono stupidamente caduto su un dosso incrinandomi due costole, posso dire con certezza che la volontà di arrivare al fatidico tappeto rosso abbia preso il sopravvento sulle fatiche fisiche.

Nel 2018 è cambiato quasi tutto; sapere un anno prima che potrai partecipare a Kona ti accompagna quotidianamente. Ho cercato di ottimizzare gli allenamenti facendoli incastrare tra lavoro e famiglia. Per questo la decisione di acquistare il miglior strumento per gli allenamenti indoor: il Jarvis di MagneticDays. Da gennaio non ho perso un allenamento malgrado il brutto inverno 2018 e ho ottimizzato gli allenamenti settando subito la nuova bici e modificando il mio modo di andare in bici aumentando di 8/10 la cadenzaCon la primavera ho iniziato ad alternare allenamenti indoor mirati ad uscite outdoor con i miei compagni di squadra, e la differenza rispetto agli altri anni è stata subito evidente.

riccardo casini | allenamento triathlon | allenamento sui rulli

Kona non è il tuo primo “risultato utile”. Sei riuscito anche ad accedere al mondiale di Samorin, in Slovacchia, sponda Challenge Family, e al mondiale IRONMAN 70.3 di Port Elizabeth, in Sud Africa. Qual è stata a tuo parere la chiave di volta per riuscire a centrare questi obiettivi in breve tempo?

Sicuramente il 2018 è stato un anno molto positivo, cambiando la metodologia di allenamento e non perdendo mai durante il periodo invernale nessun sessione in bici grazie al Jarvis, mi sono trovato già in forma ad inizio stagione, con un 4° posto di categoria al Challenge di Roma e qualifica per il mondiale di Samorin, e il 2° posto al 70.3 di Pescara con qualifica al mondiale di Port Elisabeth.

Da giugno la preparazione è stata poi programmata per la gara di metà ottobre che prevede un percorso bike molto impegnativo per le particolari condizioni climatiche; ho iniziato ad alternare 1-2 allenamenti outdoor con almeno 1 allenamento a settimana sul mio Jarvis per ottimizzare la pedalata e perfezionare i ritmi e la cadenza. Inoltre, ho iniziato anche ad effettuare dei combinati specifici Jarvis-corsa per abituare il corpo ai primi km a piedi dopo la bici. Ho trovato un valido supporto nel Coach MagneticDays che mi segue, Alex Corsini, che giornalmente mi ha inviato feedback sull’allenamento appena svolto. In questi ultime settimane ho scaricato il percorso di Kona e proverò ad effettuare la parte più dura sul Jarvis, simulando il percorso fino al giro di Hawi.

allenamento triathlon | riccardo casini | allenamento sui rulli

Che ruolo hanno avuto ed hanno i rulli Jarvis MagneticDays nel tuo allenamento per il triathlon? E come influiscono sul tuo rendimento?

Beh, direi che sono stati un ottimo strumento per rafforzare la base nel periodo invernale e di perfezionamento del gesto tecnico una volta presa dimestichezza con la nuova metodologia di allenamento. Sono riuscito, grazie ad allenamenti specifici studiati da Alex Corsini, a modificare nel giro di qualche settimana il mio modo di pedalare aumentando sensibilmente la cadenza e “risparmiando” la gamba per la frazione di corsa.

allenamento sui rulli | allenamento triathlon | riccardo casini

L’allenamento indoor sui rulli viene spesso visto come un limite invece che come parte integrante di una programmazione. Quali sono i tuoi tre consigli per chi vuole avvicinarsi all’indoor nel triathlon?

1. Avere uno strumento altamente performante e calibrato come il Jarvis. Diciamoci la verità.. l’allenamento indoor sui rulli per bici “normalmente” è molto noioso e poco incisivo!

2. Avere la possibilità di lavorare su parametri calibrati alla perfezione sulle proprie esigenze, attraverso allenamenti specifici creati su misura e con continui cambi di ritmo, è tutta un’altra cosa!

3. Sicuramente non è né noioso e né ripetitivo, ma vario e soprattutto altamente performante. Le sessioni che mi sono state programmate non durano più di 1 ora e 10/15 compreso riscaldamento e defaticamento; quindi, anche facilmente programmabili durante una giornata “normale” prima di andare a lavoro o durante la pausa pranzo, o la domenica mattina prima di uscire con la famiglia. Inoltre, la silenziosità e la facilità di spostamento del Jarvis ti consentono tranquillamente di posizionarlo e di usarlo in casa senza disturbare i familiari. Sembra una cosa da niente ma anche questo è un grande plus!