Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo un altro tra gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LO STEP A RPM VARIABILI E NEWTON FISSI.
“Questo particolare esercizio – a base Newton fissa – utilizza la cadenza (il ritmo) come modulatore dei Watt. Ad una base costante di Newton (cerchio giallo) corrisponde uno step di ritmo variabile (e quindi di Watt) evidenziato nei cerchi rossi. Lo stimolo allenante è soprattutto a carico del sistema cardiaco respiratorio e la parte muscolare viene stimolata in maniera costante in base alla scelta “preventiva” dei Newton da parte dell’allenatore, Newton che durante l’esercizio NON cambieranno; vale a dire che qualsiasi sia il ritmo applicato sui pedali dall’atleta, il valore di Newton (e quindi la forza) non varierà. Questo esercizio è possibile solo sul JARVIS, perché consente di lavorare in maniera separata e specifica su Watt, RPM e Newton.”
All’interno della partnership siglata qualche giorno fa con Inbici Magazine – gruppo editoriale di riferimento degli appassionati delle due ruote, dal ciclismo al cicloturismo – c’è la presenza di MagneticDays ai prossimi training camp targati InBici.
“Sono entusiasta di poter ospitare MagneticDays all’interno dei nostri training camp – spiega il presidente del gruppo editoriale InBici Maurizio Rocchi – perché parliamo di una realtà dalla tradizione consolidata che nel giro di pochissimi anni ha saputo vincere, con una mentalità innovativa, tutte le sfide del mercato, mantenendo una matrice altamente artigianale e posizionandosi nel segmento premium dei rulli per bici e programmi di allenamento indoor personalizzato.”
Molto positivo anche il commento dell’Amministratore Delegato Marco Sbragi: “Collaborare con il gruppo editoriale che dal 2009 è punto di riferimento del ciclismo a 360 gradi, è per noi motivo di grande orgoglio, anche in considerazione del fatto che ci troviamo – come tutti – ad affrontare un periodo storico difficile, ma rimaniamo sempre convinti dell’importanza di essere presenti con il nostro team in appuntamenti face-to-face come i training camp, oltre a fare una comunicazione a vantaggio di tutti gli amanti delle due ruote, dall’atleta al cicloturista.”
Training Camp InBici | Le prossime date
- MISANO ADRIATICO
dal 30 luglio al 2 agosto 2020
Hotel Onda Marina
- BORMIO-STELVIO
dal 20 al 23 agosto 2020
Meublè Garni delle Contea
- FASANA (CROAZIA)
dal 12 al 19 settembre 2020
Resort Bi Village
- BENIDORM (COSTA BLANCA, SPAGNA)
dal 6 al 13 febbraio 2021
ALBIR PLAYA Hotel & Spa
Training Camp InBici | Servizi offerti
- Mezza pensione in camera doppia
- Welcome Pack di benvenuto
- Servizio in spiaggia con ombrellone e lettino (dove previsto)
- Assistenza meccanica e presenza guide professionali durante i percorsi di allenamento
- Workshop teorici MagneticDays con presenza Coach MD
- Sessioni personalizzate di test con MagneticDays
Training Camp InBici | Come iscriversi
Per info su iscrizioni, programma e prezzi è possibile inviare una e-mail a [email protected] oppure telefonare al numero 391 49 17 418.
Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo un altro tra gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LA STIMOLAZIONE DELLA SOGLIA ANAEROBICA CON WATT.
“Nella pillola tecnica d犀利士
i oggi focalizziamo l’attenzione su due step a comando Newton, entrambi della durata di 3 minuti ed entrambi con lo stesso obiettivo: la stimolazione della soglia anaeroboica sviluppando lo stesso numero di Watt ma con modalità differenti. Nel primo caso (cerchio rosso) siamo davanti a un lavoro di agilità, dove i newton sono quelli di soglia dell’atleta ma le pedalate sono 3 in più rispetto a quelle in soglia (93 invece di 90), e il sistema che viene stimolato è quello cardiorespiratorio. Nel secondo momento di lavoro (cerchio giallo) succede il contrario; vale a dire che le pedalate in soglia rimangono le stesse (90) ma aumenta il valore dei newton, andando quindi a sviluppare la forza e stimolando l’aspetto muscolare.”
Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo un altro tra gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LA PROGRESSIONE WATT A NEWTON FISSI E A CARICO RPM.
“In condizioni normali, indoor e outdoor, all’aumentare della cadenza aumenta anche la forza applicata. In questo caso specifico, invece, aumentano le pedalate e i Watt (raffigurati nel cerchio rosso) ma non la forza (Newton) che rimane costante (si tengono fissi i Newton di soglia come raffigurato nel cerchio giallo). Cosa intendiamo quando parliamo di progressione Watt a Newton fissi e a carico RPM? Si tratta di un esercizio particolare perché si può effettuare solo su un sistema come JARVIS che permette di separare i due singoli fattori (Forza e Velocità) e lavorare su ognuno di loro in maniera specifica. In outdoor, all’aumentare della cadenza e usando lo stesso rapporto, si sviluppano 5 Watt ogni pedalata, equamente ripartiti tra Newton e RPM. In questo esercizio specifico a Newton fissi, i Watt樂威壯
che aumentano a ogni pedalata sono 3. Cosi facendo si va a sollecitare in maniera più importante il comparto cardiaco respiratorio invece di quello muscolare, laddove fosse necessario riequilibrare le due componenti.”
Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo uno degli gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LA PROGRESSIONE IDEALE DAL MEDIO ALLA SOGLIA.
“Nel cerchio rosso riportato nel grafico sottostante, viene evidenziata questa tipologia di esercizi dove l’atleta, in base ai suoi valori, deve effettuare una progressione dalle 80 pedalate del medio fino alle 90 della soglia (1 watt ogni 4 secondi), con l’obiettivo di ripercorrere quello che è il rapporto tra RPM e Watt. Cosa vuol dire progressione con ritmo ideale? Non esiste un valore standard di RPM ma esiste un valore ideale in base ai Watt che l’atleta riesce a sviluppare. In questa tipologia di progressione (e con questi valori), l’atleta in questione parte dal suo medio (80 pedalate) per arrivare in soglia (90 pedalate) riuscendo così ad ottimizzare il rapporto tra velocità e forza per sviluppare i Watt relativi.”
Da qualche settimana abbiamo introdotto una piccola modifica all’interno degli AUTOTEST MagneticDays. Intanto cominciamo col ricordare cosa sono gli AUTOTEST: gli autotest sono protocolli di test incrementale a disposizione (gratuitamente) di tutti i clienti/utenti MD proprietari di un account sul nostro sito, da utilizzare per scegliere il miglior range di parametri fisiologici quando si tratta di scrivere un allenamento o pedalare i nostri Allenamenti Autogestiti, oppure semplicemente per conoscere il proprio stato di forma dopo un periodo di inattività.
Ad ogni AUTOTEST MagneticDays (sette in totale) corrisponde un livello presunto di soglia (elaborato su base algoritmica) e, in ognuno, cambia sia il riscaldamento che lo start del test incrementale. In cosa consiste la modifica? Fino a poco tempo fa, il recupero dell’atleta era un recupero attivo, vale a dire che dopo essere arrivato al massimo wattaggio sopportabile, il freno si apriva per dare la possibilità di recuperare pedalando. Da oggi, invece, il recupero è passivo (zona gialla del grafico sottostante), vale a dire che l’atleta recupera “da fermo” per tutta la durata decisa dall’allenatore. Abbiamo voluto definire questa modalità indice di recupero, ovvero la capacità del cuore di ridurre la frequenza cardiaca al termine di un esercizio. La velocità con cui il cuore torna ad una bassa frequenza indica l’efficienza del sistema cardiocircolatorio. Si ritiene che l’indice di recupero rifletta l’equilibrio di riattivazione del sistema nervoso parasimpatico e l’inibizione del sistema nervoso simpatico[1].
Le cellule devono ricostruire ATP durante il recupero
E’ necessario che le cellule ricostruiscano ATP (Adenosina trifosfato) dopo lo sforzo, e questo processo avviene durante il recupero. Nei primi 10 secondi è a carico del sistema anerobico a-lattacido (la re-sintesi dell’ATP per mezzo dell’enzima creatin fosfato kinasi). Successivamente – fino ai 30 secondi circa – si attiva il sistema anaerobico lattacido (scissione del glucosio con produzione di ATP e acido lattico). Dai 30 secondi in poi, per il ripristino viene coinvolto maggiormente il sistema aerobico.
I tre indici di recupero (IDR) riportati nel report che il Coach MagneticDays invia all’atleta dopo ogni blocco di allenamenti, indicano l’efficienza dei sistemi energetici al termine di uno sforzo massimale come può essere un test di potenza incrementale. Inoltre, indicano la capacità di recupero dell’atleta nelle tre aree e in generale. Questo permette al Coach MD di poter calibrare ogni sessione di allenamento indoor personalizzato anche con i relativi recuperi studiati ad hoc.
Gli indici di recupero nel report MagneticDays
Gli indici di recupero evidenziati nel report MagneticDays sono:
- IRD AA: Indice Di Recupero Anaerobico Alattacido, ovvero la capacità della re-sintesi di ATP attraverso l’utilizzo dell’enzima creatin fosfato kinasi (CPK);
- IDR AL: Indice Di Recupero Anaerobico Lattacido, ovvero la capacità della re-sintesi di ATP attraverso l’utilizzo della glicolisi anaerobica;
- IDR AE: Indice Di Recupero Aerobico, ovvero la capacità della re-sintesi di ATP attraverso l’utilizzo del Ciclo di Krebs;
- IDR GENERALE: Indice Di Recupero GENERALE, ovvero la capacità della re-sintesi di ATP attraverso l’utilizzo di tutti e tre i sistemi.
Come leggere l’indice di recupero
Per leggere l’indice di recupero si deve tenere a mente quanto segue: Il numero indicato nel report corrisponde alla pendenza della retta di regressione lineare intercettata attraverso i punti esaminati dal Coach MD. Un numero basso corrisponde ad una scarsa capacità di recupero, viceversa, con un numero alto l’atleta ha una buona capacità di recupero. I numeri presi singolarmente sono avulsi dall’interpretazione. Per comprendere se l’allenamento indoor personalizzato ha ottenuto i suoi effetti è necessario confrontarli con i parametri di un test incrementale successivo. E questo rientra fra i tanti plus del servizio coaching MagneticDays.
Ce l’hanno chiesto in molti durante questo periodo, così abbiamo deciso di approfondire – in modo semplice – i concetti di CAMBIO VIRTUALE e ROUTE, due ulteriori possibilità offerte da MagneticDays per diversificare l’allenamento indoor.
CAMBIO VIRTUALE: attraverso la App MD WiFi è possibile utilizzare i tasti +/- presenti sul display (oppure il tasto ottico) per selezionare il rapporto che si ritiene più idoneo ad affrontare il percorso. Al cambio virtuale si accede dal menù della App cliccando su My Account, dove è possibile modificare a proprio piacimento il numero dei denti della corona o dei pignoni virtuali. Il cambio virtuale può essere utilizzato con ZWIFT, nella Crono Newton di un allenamento HTT (se abilitato dal Coach MD) – dove avete la possibilità di modificare l’intensità dell’allenamento nell’ordine di 0,5 Newton come se aveste a disposizione ulteriori “corone” – e nella modalità ROUTE (percorso);
MODALITA’ ROUTE: sul JARVIS è possibile pedalare tutti quei percorsi importati direttamente nel proprio account MD come file .tcx o .gpx; a cosa serve questa funzione? Ecco un esempio. In basso è rappresentato il percorso dell’IRONMAN KLAGENFURT. Come può essere utilizzata questa traccia all’interno di un allenamento indoor con MagneticDays? Chiaramente non è pensabile svolgere 180 km (o altra lunghezza superiore ai 35) sui rulli per bici, quindi, ecco qualche suggerimento al riguardo dato dal nostro Coach Luca Bianchini:
- una ROUTE (intesa come percorso reale) può essere utilizzata, per esempio nel triathlon, a pezzettini di 30/40 km (1h / 1h30′) come simulazione T1 (nuoto + primi km in bici) o T2 (ultimi km in bici + corsa);
- si possono pedalare tratti singoli di una ROUTE con l’obiettivo di percepire le sensazioni muscolari del percorso;
- una ROUTE (o parte di essa) può essere utilizzata come allenamento di fondo lungo.
Visto che il lockdown durerà almeno fino al prossimo 4 maggio, abbiamo pensato di darvi qualche ulteriore suggerimento per affrontarlo al meglio. Ci sono vari scenari possibili in termini di consigli nutrizionali per quanto riguarda l’allenamento indoor. Abbiamo chiesto il parere alla Dr.ssa Annalisa Faè, farmacista e consulente nutrizione ProAction che da qualche giorno è anche online con il suo blog dedicato alla donna sportiva con contributi scritti solo da donne sportive: “Le calorie spese in questo periodo sono inferiori a quelle della solita routine di allenamenti, poi, anche gli orari possono cambiare: c’è chi dorme di più e si allena all’ora di pranzo e chi riesce a mantenere i soliti ritmi.” E allora quali sono gli scenari che si possono presentare? Vediamoli insieme!
Consigli nutrizionali per l’allenamento Indoor | ORA DI PRANZO (dopo circa 3 ore dalla colazione)
Tra i consigli nutrizionali della Dr.ssa Faè da poter seguire prima, durante e dopo la sessione di allenamento indoor dell’ora di pranzo abbiamo:
- Colazione: tè abbondante (utile per l’idratazione perché non serve bere solo acqua o sali minerali a ridosso degli allenamenti ma è importante l’assunzione di liquidi durante tutta la giornata) + 5/6 fette biscottate con marmellata e una manciata di mandorle;
- Per 60 minuti di allenamento alta intensità (sedute di forza e variazioni di ritmo): acqua in borraccia e bere ogni 15 minuti fino a finire una borraccia da 500 ml. A fine allenamento un po’ di frutta fresca e aminoacidi essenziali se l’allenamento è stato particolarmente intenso, con aggiunta di magnesio;
- Oltre i 60 minuti di allenamento: in borraccia acqua con 1 misurino (o cucchiaio) di sali minerali, non serve esagerare con le quantità, soprattutto durante l’allenamento indoor, perché possono provocare fastidi allo stomaco. Dopo la prima ora assumere 1 gel a base di carboidrati (maltodestrine e fruttosio, non destrosio) se la sessione di allenamento si dovesse prolungare per almeno altri 40 minuti.
Consigli nutrizionali per l’allenamento Indoor | POMERIGGIO (dopo circa 4 ore dal pranzo)
Tra i consigli nutrizionali della Dr.ssa Faè da poter seguire prima, durante e dopo la sessione di allenamento indoor al pomeriggio abbiamo:
- 90 minuti prima della seduta di allenamento indoor: spuntino con un barretta energetica (carboidrati e proteine), oppure mandorle e un frutto, oppure un piccolo panino al latte con dell’affettato magro. La cosa importante è non esagerare con le quantità, dal momento che il dispendio energetico è minore rispetto agli allenamenti abituali, in quanto mancano tutte le variabili ambientali (aria, km, dislivello, e le normali abitudini di vita di tutti i giorni).
- Per 60 minuti di allenamento alta intensità (sedute di forza e variazioni di ritmo): acqua in borraccia e bere ogni 15 minuti fino a finire una borraccia da 500 ml. A fine allenamento un po’ di frutta fresca e aminoacidi essenziali se l’allenamento è stato particolarmente intenso, con aggiunta di magnesio;
- Oltre i 60 minuti di allenamento: in borraccia acqua con 1 misurino (o cucchiaio) di sali minerali, non serve esagerare con le quantità, soprattutto durante l’allenamento indoor, perché possono provocare fastidi allo stomaco. Dopo la prima ora assumere 1 gel a base di carboidrati (maltodestrine e fruttosio, non destrosio) se la sessione di allenamento si dovesse prolungare per almeno altri 40 minuti.
“L’atleta amatore che non riesce a rinunciare all’allenamento sui rulli per bici – dice la Dr.ssa Annalisa Faè – non deve modificare le sue abitudini, anzi, perfezionarle. E’ importante, infatti, che egli ponga attenzione alla disidratazione, andando quindi ad anticipare la sete bevendo a intervalli regolari prima, durante e dopo l’allenamento indoor; e non solo! Introdurre liquidi durante tutta la giornata (sotto forma di tè, frutta fresca, verdura e acqua) e aumentare le dosi di sale (meglio iodato) nei condimenti, può essere di aiuto nel recuperare minerali dopo una sessione particolarmente intensa. Molti non lo sanno ma
quello che principalmente si elimina col sudore è il sodio, elemento di cui il sale è la fonte principale nell’alimentazione. Ricordiamoci, inoltre, che le sedute di allenamento indoor non sostituiscono le uscite in outdoor; e come dice il Coach MagneticDays Luca Bianchini, è necessario dosare le forze e usare il buonsenso, per non incorrere nel fenomeno di overreaching, anticamera dell’overtraining.”
Andare forte in salita è uno degli obiettivi di tanti amatori del ciclismo, mountain bike e triathlon. Il recente periodo di lockdown ha posto molte domande a tutti gli sportivi alle prese con l’allenamento indoor sia per tenersi in forma che per non perdere quanto di buono fatto fino alla fine febbraio. Nel periodo precedente la fase 2, la domanda postami più frequentemente è stata: “Riuscirò ad andare forte in salita come prima”?
La mia risposta, breve e rassicurante, è sempre stata: “Certo che si, anzi, andrai più forte”! La replica, a dire il vero poco convinta, spesso è stata: “Come faccio ad andare forte in salita se non pedalo in salita?”. A questo punto, mi sono armato di alcuni principi della Fisica fornendo una risposta dettagliata che condivido per iscritto con voi.
Ipotizziamo un atleta di 70 kg di peso e una bicicletta di 7 kg con 2,2 kg di peso aggiuntivi tra vestiti e borracce. In salita, alla velocità di 30 km/h, calcoliamo circa 195 Watt. Questi Watt servono per vincere le resistenze (sezione frontale, attrito e pendenza le principali) e mantenere la velocità. A parità di velocità (30 km/h) – con una pendenza dell’1% – dobbiamo erogare 261 Watt; al 2% 327 Watt, al 3% 293 Watt. Se vogliamo mantenere la potenza costante di circa 200 Watt dobbiamo adeguare la velocità: con una pendenza dell’1% andremo a 26 km/h, al 2% a 23 km/h, al 3% a 19,5 km/h. Come possiamo notare da questi semplici conti, a parità di wattaggio deve necessariamente modificarsi la velocità. Come esposto precedentemente, i tre fattori principali che influenzano l’avanzamento sono:
a) sezione frontale (chiamata anche drag), che aumenta proporzionalmente alla velocità;
b) forza di gravità (che aumenta all’aumentare della pendenza);
c) attriti come quelli generati dai vecchi cuscinetti, dalle ruote sgonfie o dalla catena sporca.
Nella tabella sottostante ho riassunto i numeri esposti poche righe fa con l’aggiunta dei fattori gravità e drag.
Pendenza
(%) |
Velocità
(Km/h) |
Potenza
(Watt) |
Gravità
(% sul totale) |
Drag
(% sul totale) |
Altro
(% sul totale) |
0 % | 30 | 195 | 0 | 81 | 19 |
1 % | 26 | 191 | 30 | 54 | 16 |
2 % | 23 | 200 | 50 | 36 | 14 |
3 % | 19,5 | 194 | 65 | 23 | 12 |
Come si può notare, all’aumentare della pendenza aumenta l’influenza della forza di gravità, mentre al diminuire della velocità il drag diminuisce. Il 3% di pendenza è una salita facilmente pedalabile per molti ciclisti. Ho fatto l’esempio della stessa persona per semplificare i conti; sappiamo, infatti, che il peso complessivo del sistema “ciclista-bicicletta-vestiti” influisce sul rapporto peso/potenza.
Tornando alla domanda iniziale “come andare più forte in salita” molti sono i consigli che si possono trovare in rete, dai suggerimenti tecnici a quelli sull’allenamento con varie ripetute. Una cosa, però, accomuna tutti questi consigli, ed è sintetizzabile in una frase: per andare forte in salita bisogna aumentare la potenza di soglia.
In condizioni normali, infatti, affrontiamo una salita lunga all’intensità del fondo medio, che sappiamo essere intorno all’80% della nostra FTP. Il nostro ciclista preso ad esempio dovrebbe avere una soglia di circa 250 Watt. Se facciamo un ragionamento logico, aumentando la potenza della soglia anaerobica del 5%, passiamo a 262 Watt che all’80% fanno 210 Watt. In termini di velocità siamo a 20,5 km/h al 3%, vale a dire 1 chilometro all’ora in più rispetto al nostro avversario o rispetto alla condizione precedente. Siamo migliorati!
Il concetto da tenere sempre a mente è che 200 Watt in salita o 200 Watt in pianura sono sempre gli stessi, quello che cambia è la velocità. Quindi, la domanda iniziale dovrebbe essere: “Ha senso allenarsi in salita per andare forte in salita”? Suppongo che la risposta inizi ad essere chiara, ma facciamo un’altra considerazione. Quando ci si allena con le ripetute in salita si possono fare ripetute più o meno lunghe. L’intensità diminuirà proporzionalmente alla durata della ripetuta. Quando si scende sotto la soglia lo stimolo allenante non è più rivolto all’incremento della potenza di soglia ma alla capacità di durata nel tempo. È un fattore utile e necessario anche questo, ma essere performanti “al medio”, non ridurrà di un secondo il tempo di percorrenza della salita.
Per stimolare il corpo ad aumentare la soglia è necessario fornire stimoli intorno e oltre la potenza di soglia, come facciamo per esempio noi di MagneticDays attraverso la metodologia di allenamento personalizzato HTT che si esprime sui rulli per bici JARVIS. La domanda che vi faccio ora – considerando quanto detto – è: “E’ possibile dunque andare forte in salita con l’allenamento indoor”? Nell’allenamento indoor abbiamo 8+1 vantaggi che ci aiutano a lavorare sul miglioramento della FTP. Vediamoli nel dettaglio:
- Escludiamo i fattori limitanti della prestazione (forza di gravità, drag e attriti vari);
- Abbiamo un’efficienza biomeccanica ottimale;
- Escludiamo cronometri, tabelle da seguire e percorsi ideali da cercare;
- Tariamo le intensità in base alle nostre capacità;
- Evitiamo inversioni a U in curva e discese folli per rientrare nei tempi di recupero;
- Abbiamo l’erogazione costante della potenza di lavoro e la conseguente ottimizzazione della cadenza;
- Abbiamo l’ottimizzazione dei tempi di allenamento;
- Sfidiamo i nostri compagni di squadra la domenica anziché pensare alle ripetute;
- I protocolli HTT sono allenamenti personalizzati mirati al miglioramento delle prestazioni e del benessere.
Concludendo vi chiedo: “Per andare forte in salita bisogna fare salita”? Personalmente sono convinto che si debba lavorare sul miglioramento delle prestazioni individuali, utilizzando un metodo di allenamento ideale e avendo pazienza e fiducia per un periodo di tre settimane, tempo minimo per apprezzare i risultati. Poi, se si vuole, nulla vieta di inforcare la bici e andare ad allenarsi in salita.
PS: Il calcolo del rapporto peso/potenza (i famosi Watt/Kg di peso corporeo), sono contemplati nella categoria “forza di gravità”. Quando siete in outdoor è OBBLIGATORIO calcolare il peso corporeo vestiti prima di uscire e sommarlo al peso della bicicletta con le borracce piene. Nelle uscite, infatti, è quello il peso complessivo del sistema. Nell’allenamento indoor la forza di gravità è pari a zero, quindi è sufficiente fare la divisione pesandovi “come mamma vi ha fatto”. Non lasciatevi fregare da quelli che fanno i conti Watt/Kg prendendo in considerazione solo il peso corporeo. Si tratta di un espediente per gonfiare i numeri, non quello che insegna la Fisica.
Da alcuni mesi, su ogni account personale, abbiamo caricato gratuitamente 7 AUTOTEST MagneticDays, allenamenti con test a disposizione di tutti i clienti/utenti MD, per dar loro modo di scegliere il miglior range 犀利士
di parametri fisiologici quando si tratta di scrivere un allenamento o utilizzare i nostri Allenamenti Autogestiti, oppure semplicemente per conoscere il proprio stato di forma dopo un periodo di inattività. Ad ogni AUTOTEST corrisponde un livello presunto di soglia (elaborato su base algoritmica) e, in ognuno, cambia sia la fase di riscaldamento che lo start del test incrementale 1:6. Ma cosa c’è dietro lo sviluppo degli AUTOTEST MagneticDays? Un’anali犀利士
si statistica di oltre 3000 protocolli di test incrementale. Vediamo insieme di che si tratta.
L’analisi statistica di oltre 3000 protocolli di test incrementale
Il valore in soglia dell’AUTOTEST MagneticDays viene fornito da un algoritmo studiato in base all’esperienza maturata dall’analisi statistica di oltre 3000 protocolli di test incrementale, dagli studi fatti presso il nostro TRAINING LAB e dalla collaborazione con varie Università Italiane, prime fra tutte quelle di Verona e del Foro Italico di Roma.
Ovviamente, è la condizione dell’atleta in quel preciso momento a determinare l’esito del test e dei valori in soglia. Diversa sarà la condizione e diversa, quindi, sarà la risposta dell’atleta al test. Queste considerazioni sono frutto di una statistica fatta, come già detto, su oltre 3000 protocolli di test incrementale 1:6, ed è in grado di assicurare la bontà di un valore “stimato” in soglia il più preciso possibile senza la presenza di un allenatore, capace col suo occhio di collocare il valore di soglia in modo inequivocabile. I valori in soglia che si ottengono con i protocolli AUTOTEST MagneticDays possono essere quindi considerati un buon punto di partenza quando non si ha il supporto di un allenatore, ma non si possono sostituire ai dati rilevati dai protocolli di test analizzati dai Coach.
“Gli AUTOTEST MagneticDays – dichiara l’azienda – fanno parte di quel percorso di ricerca che stiamo percorrendo per continuare ad alzare il livello dell’allenamento personalizzato. Ci poniamo immediatamente al di sotto del classico test sviluppato in presenza di un Coach, con la differenza che, in questo caso, l’utente svolge il protocollo in completa autonomia senza il supporto dell’allenatore, ottenendo comunque una stima accurata della sua condizione fisica.”
IO RESTO A CASA ha un senso più profondo di un semplice hashtag. In questo momento particolare per tutti, siamo ancora più consapevoli che pedalare in casa sia il modo migliore non solo per conservare lo stato di forma acquisito fino ad ora e preservare la propria salute, ma anche per ritrovare quel senso di serenità che ora ci manca. MagneticDays continua a pedalare con te e a rimanere vicino – con i suoi programmi di allenamento sui rulli personalizzato e il supporto costante del team di Coach – a tutti gli sportivi che ogni giorno scelgono il sistema di allenamento JARVIS, e anche a coloro che lo vorranno scegliere come compagno d’avventura (di allenamento e divertimento) in un momento storico che chiede di fare fronte comune per tornare al più presto alle nostre abitudini. Noi siamo operativi. La tecnologia ci aiuta. Pur distanti, rimaniamo uniti.