Parliamoci chiaro: questo contenuto non ha un valore scientifico ma è il frutto del continuo scambio di opinioni (o brainstorming per usare un termine più aziendale) che avviene tra i Coach MagneticDays, persone con esperienze ed idee individuali sull’allenamento indoor. Da uno di questi confronti è nata la curiosità se un atleta potesse sostenere ripetutamente uno sforzo massimale all’interno di una sessione di test incrementale.
Una sfida a cui molti atleti sono sottoposti durante le gare, infatti, è quella di esprimere più volte la prestazione massima, magari avendo a disposizione solo pochi minuti per recuperare tra una ripetizione e l’altra. La potenza espressa in questi momenti generalmente è massimale. Ma erogare la massima potenza per pochi secondi, più volte, si chiama repeated sprint stability, descritta in letteratura scientifica come la capacità di un atleta di sostenere uno sforzo massimale più volte nel tempo con recuperi incompleti. Dunque, la nostra domanda è stata: “Un atleta è in grado di ripetere 3 volte un test incrementale massimale con un recupero attivo di 3 minuti?”
Spesso sono gli atleti a chiederci le cose più strane. Stavolta, però, questa curiosità è nata proprio dal dibattito interno tra noi Coach (il confronto è alla base del nostro lavoro): c’è chi sosteneva che eseguendo tre volte il test non si arrivasse alla stessa intensità, e chi invece che la potenza finale espressa fosse sempre la stessa. “Ipoteticamente – ci dicevamo – se è stato dato tutto nel primo test, nel secondo dovrebbe subentrare la stanchezza, un calo del glicogeno e un leggero stato di disidratazione, nonché la deriva cardiaca. Sempre ipoteticamente, il secondo test dovrebbe vedere espressa una potenza minore a discapito di una frequenza cardiaca uguale, mentre il terzo dovrebbe esprimere una frequenza cardiaca alta e una potenza di molto inferiore al primo test.”
Il dibattito si è così allargato, ma nessuno di noi aveva mai provato a verificare nel concreto cosa potesse accadere, anche perché non esistono ancora dati certi in letteratura scientifica che possano supportarci, dunque, non potevamo sapere da che parte pendesse la ragione. Così, grazie alle infinite possibilità offerte dai rulli per bici JARVIS, abbiamo deciso di far sostenere ripetutamente a qualche atleta uno sforzo massimale all’interno di una sessione di test incrementale, costruendo un allenamento al cui interno ci fossero tre test incrementali da 1 watt ogni 6 secondi. Per soddisfare la nostra curiosità, ma anche per capire davanti a che tipo di situazione potessimo trovarci, abbiamo coinvolto 10 persone, di cui 7 hanno concluso il triplo test, mentre solo in 3 si sono fermati al secondo. Ripetiamo che questo non è uno studio scientifico, ma una semplice e pura curiosità che abbiamo voluto tradurre nella pratica.
Sforzo Massimale e Test Incrementale: analisi dei dati
Per capire se poteva essere possibile sostenere uno sforzo massimale ripetuto 3 volte all’interno di un allenamento indoor sui rulli, abbiamo cercato di effettuare un’analisi dei dati il più precisa possibile. Nel grafico seguente possiamo vedere le varie fasi di esecuzione del test incrementale: riscaldamento, test 1:6 e recupero di 3 minuti, tutto ripetuto fino al completamento dei tre test e al defaticamento finale.
Nel secondo grafico notiamo invece che la frequenza cardiaca è salita allo stesso valore in tutti i test. Questo indica che gli atleti coinvolti hanno sempre dato il massimo. Inoltre, questi dati sono stati confrontati con i test precedentemente effettuati, rilevando le medesime caratteristiche di soglia cardiaca.
Anche il comportamento della cadenza è simile in tutti e tre i grafici, dunque possiamo affermare che i vari test incrementali sono stati eseguiti nello stesso modo (sempre riferendoci ai test precedenti).
Quali dati abbiamo ottenuto? Nella tabella seguente abbiamo riportato i valori massimi e di soglia dei sette atleti che hanno concluso il triplo test. Senza fare troppa statistica, possiamo notare che i valori massimali e i valori di soglia sono simili nelle tre prove (1 TEST, 2 TEST, 3 TEST). La differenza maggiore tra queste tre prove è dell’11%, con una differenza media del 4% tra i valori massimi e i valori di soglia.
Come possiamo utilizzare questi dati? Intanto abbiamo messo un primo punto, sfatando l’idea che ci siano differenze di potenza nelle tre prove, in particolare che la terza o la seconda siano inferiori alla prima. Non conosciamo i motivi per cui si riesca a ottenere sempre lo stesso risultato, ma sarà un’indagine da approfondire successivamente.
Facciamo un’autocritica costruttiva? Sicuramente questi esperimenti non hanno rigore scientifico e tanto meno statistico, inoltre, sono state coinvolte persone ben allenate. Bisognerebbe provare con un gruppo più ampio, standardizzare ulteriormente il riscaldamento, partire dalla stessa potenza per tutti e selezionare atleti con diverse capacità di soglia, per capire se chi è poco allenato manifesta lo stesso comportamento (così come si è notato nei tre atleti che hanno interrotto volontariamente l’esperimento al secondo test).
Quali riflessioni possiamo fare? La prima riflessione è che è proprio dal nostro confronto interno che nasce lo stimolo per sperimentare nel concreto situazioni reali che possono accadere in outdoor. La seconda riflessione è che noi Coach MD non diamo mai per scontato che una nostra idea sia necessariamente giusta; anzi, sperimentiamo continuamente sia nuove metodiche di allenamento che nuovi metodi di testare gli atleti, perchè un allenamento indoor con i rulli per bici JARVIS – sviluppato con la nostra metodologia di allenamento personalizzato – ci permette di lavorare come dei piccoli artigiani in un laboratorio, con l’obiettivo di trovare sempre nuove soluzioni efficaci per gli atleti e per il conseguimento dei loro obiettivi nel pieno rispetto della letteratura scientifica.
Quale obiettivo ottenere? L’obiettivo di ogni allenatore e atleta è quello di capire se gli allenamenti proposti contribuiscano ad un reale miglioramento della performance, intesa nel senso più ampio del termine. Per questo, se vuoi far parte di un gruppo di sperimentazione di nuove metodiche di allenamento, puoi scrivermi una mail a [email protected]!
Nel weekend 11-13 settembre il Parco Fellini di Rimini tornerà ad ospitare per il terzo anno consecutivo l’Italian Bike Festival, in un’edizione particolarmente rivoluzionata dall’emergenza Covid-19 che però non ha fermato gli organizzatori che hanno istituito tutta una serie di norme preventive atte a garantire il pieno rispetto delle regole per il distanziamento sociale. MagneticDays sarà presente ancora una volta con il suo spazio espositivo dopo le esperienze più che positive del 2018 e del 2019: “Tornare a Rimini è sempre un piacere – sottolinea l’azienda toscana – e nonostante il periodo storico difficile ci imponga un’attenzione particolare, esserci rappresenta un bel segnale di ripartenza, pur consapevoli che sarà un’edizione dove tutti dovremo essere bravi a fare la nostra parte nel rispetto delle regole.”
All’interno del nostro stand, un gonfiabile 6×6 aperto su quattro lati, presenteremo le ultime novità della metodologia di allenamento indoor personalizzato HTT – sempre più a supporto dell’outdoor – e le nuove proposte commerciali per la stagione 2020/2021, anch’esse sempre più personalizzate per rispondere davvero alle esigenze di tutti. Presenza fissa, inoltre, sarà il team di Coach ufficiali MD capitanati da Simone Buracchi e Luca Bianchini. Rimane invariata la possibilità di provare i rulli per bici JARVIS su postazione LA BIKE MD e le nuove pedivelle indipendenti FORZA PURA realizzate con la collaborazione dello specialista di endurance e Ambassador MD Nico Valsesia: basterà infatti portare con se un paio di scarpe con attacco SPD (mountain bike).
Ma non finisce qui, perché nella giornata di sabato 12 settembre, sempre presso il nostro stand, sarà possibile sia vedere dal vivo (e in anteprima) le tre nuove colorazioni del JARVIS (il cui lancio ufficiale è previsto per il prossimo ottobre), che intrattenersi con due Ambassador MD: Alessandro Vanotti, ex professionista Liquigas e Astana, e Sabrina Schillaci, ultracycler italiana e fondatrice del progetto ciclistico a favore di bambini disabili RACE ACROSS LIMITS.
Con la certificazione CE ottenuta il 27 luglio 2020, la J-BIKE MagneticDays diventa dispositivo medico per la riabilitazione a secco, destinata all’utilizzo sotto controllo medico e/o di professionisti sanitari: “Questo è un passo importante per la nostra realtà aziendale – ha dichiarato il CEO MD Marco Sbragi – perché da il via ufficialmente al progetto Bio MagneticDays da noi presentato, vinto e finanziato nel quadro del Programma operativo regionale del Fondo Europeo di sviluppo regionale POR CreO FESR Toscana 2014-2020, per la realizzazione di un rullo magnetico per applicazioni in acqua e in ambiente medico/riabilitativo.”
Il progetto Bio MagneticDays è frutto di un partenariato di aziende proveniente da settori diversi ma sinergici (meccanica di precisione, meccanica aerospaziale e ferroviaria, elettronica e medicina) con la collaborazione attiva di alcune Università di eccellenza come Pisa (Facoltà di Medicina e Dipartimento di Cardiologia): “All’interno del progetto Bio MagneticDays – sottolinea l’azienda – abbiamo sviluppato anche un modello sperimentale per lo sviluppo di protocolli specifici di allenamento in acqua, sfruttando la situazione antigravitaria, la pressione idrostatica e il mantenimento costante della temperatura dell’ambiente di lavoro.”
La J-BIKE Bio non è la classica cyclette utilizzata per la riabilitazione ma uno strumento innovativo al servizio della medicina, diversa solo nelle funzioni e nelle applicazioni rispetto alla versione originale della J-BIKE, mantenendo intatte tutte le caratteristiche performanti del sistema JARVIS. L’utilizzo è consigliato non solo per pazienti con disfunzioni e problemi metabolici e/o vascolari (nei quali l’attività fisica controllata favorisce il graduale ripristino delle normali funzioni metaboliche e fisiologiche), ma anche in pazienti che hanno subito traumi o infortuni di varia natura agli arti inferiori e in quelli geriatrici con limitata funzionalità motoria.
Con il mese di settembre ritornano e pillole tecniche del Coach MagneticDays Simone Buracchi, che oggi fa il punto su un altro tra gli esercizi della metodologia di allenamento personalizzato HTT: PROGRESSIONI WATT INTORNO ALLA SOGLIA.
“Il lavoro di oggi è composto da 4 progressioni watt intorno al valore di soglia partendo dall’80% e arrivando al 105%, con un incremento pari a 1 watt ogni 3 secondi in ogni progressione. Quello che cambia, però, è la modalità di esecuzione. Nella prima progressione (cerchio giallo) la cadenza è scelta dall’atleta. Nella seconda, invece, la cadenza aumenta con il wattaggio in base ai ritmi ideali (cerchio viola). La terza progressione (cerchio rosso), viene eseguita su base di forza, utilizzando cioè sempre una cadenza inferiore di 10 RPM rispetto a quella ideale dell’atleta. La quarta progressione (cerchio azzurro) viene eseguita in agilità, ad una cadenza più elevata di quella ideale dell’atleta. L’obiettivo di queste progressioni è duplice: da un lato si vanno a stimolare zone cardiache “sensibili” al miglioramento della gittata cardiaca, dall’altro invece, si utilizzano modalità che vanno ad esaltare forza e consumo di ossigeno.”
Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo un altro tra gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LAVORO A COMANDO NEWTON SENZA RECUPERO.
“Il lavoro di oggi riguarda due cicli uguali a comando Newton (cerchio giallo) eseguiti senza recupero con l’obiettivo di raggiungere ogni volta i watt desiderati. In ogni ciclo l’atleta impiega la stessa cadenza (RPM di soglia dell’atleta) ma valori diversi di Newton, ovvero della forza applicata ai pedali: prima con OFFSET pari a -5 (rispetto ai Newton di soglia), poi -3 e infine 0, ovvero in soglia (cerchio rosa). Giocare con i Newton e coi tempi di esposizione allo sforzo, ci permette di ottenere i Watt desiderati recuperando solo parzialmente gli stimoli muscolari. L’obiettivo del lavoro, infatti, è di imparare a vincere le forze resistenti che via via si fanno più importanti.”
Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo un altro tra gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LO STEP A RPM VARIABILI E NEWTON FISSI.
“Questo particolare esercizio – a base Newton fissa – utilizza la cadenza (il ritmo) come modulatore dei Watt. Ad una base costante di Newton (cerchio giallo) corrisponde uno step di ritmo variabile (e quindi di Watt) evidenziato nei cerchi rossi. Lo stimolo allenante è soprattutto a carico del sistema cardiaco respiratorio e la parte muscolare viene stimolata in maniera costante in base alla scelta “preventiva” dei Newton da parte dell’allenatore, Newton che durante l’esercizio NON cambieranno; vale a dire che qualsiasi sia il ritmo applicato sui pedali dall’atleta, il valore di Newton (e quindi la forza) non varierà. Questo esercizio è possibile solo sul JARVIS, perché consente di lavorare in maniera separata e specifica su Watt, RPM e Newton.”
Crescere e innovare la metodologia di allenamento indoor a servizio dell’outdoor, guardando al futuro. Con questa visione, MagneticDays ha introdotto sul mercato da qualche mese le sue nuove pedivelle indipendenti FORZA PURA, un concentrato di tecnologia e innovazione nate dalla collaborazione con il campione di endurance Nico Valsesia e destinate ad un ampio segmento di sportivi, dal ciclismo puro al triathlon, dalla mtb alla bmx, dal ciclo cross allo scatto fisso, dalla corsa al nuoto, dal cicloturismo alla semplice camminata. Le pedivelle indipendenti FORZA PURA rappresentano una vera e propria evoluzione nel modo di pedalare, perché consentono di effettuare lavori di elevata qualità, in indoor e in outdoor, allenando i gruppi muscolari di riferimento coinvolti nella dinamica della pedalata, specialmente quelli che, in fase di trazione, non vengono quasi mai utilizzati. La maggior parte degli atleti amatori, infatti, pedala “in spinta”, arrivando al punto morto inferiore senza poi effettuare tutta la fase di trazione. Questo comporta, oltre che un dispendio energetico, un disequilibrio nella fase della pedalata, perché l’atleta, in maniera automatica, tende a “rilassarsi” su una delle due gambe, generalmente quella con la quale spinge di più.
Le pedivelle indipendenti FORZA PURA obbligano l’atleta ad equilibrare le fasi di spinta e trazione durante tutto l’allenamento indoor o outdoor, stimolando costantemente i gruppi muscolari coinvolti con l’obiettivo di rendere la pedalata fisiologicamente rotonda e migliorare di conseguenza il gesto tecnico, il rendimento (in termini di efficienza) e caratteristiche come potenza, cadenza e velocità. Nico Valsesia, Ambassador MagneticDays con all’attivo 5 RACE ACROSS AMERICA (gara di endurance in bicicletta più dura al mondo), in questo video spiega com’è nata l’idea di realizzare una pedivella totalmente innovativa nel panorama del ciclismo.
FORZA PURA: caratteristiche tecniche e innovative, e meccanica di precisione
Le caratteristiche tecniche e innovative delle pedivelle indipendenti FORZA PURA includono soprattutto la meccanica di precisione. Da una lastra “piena” in Ergal 70/75 t6 (alluminio aereonautico) di dimensioni 500x500x35mm, entrambi i lati vengono lavorati in CNC ad alta precisione (computer numerical control) fino ad ottenere quelle che saranno le pedivelle pronte per le successive fasi di lavorazione, tra cui il processo di anodizzazione (fondamentale per garantire la qualità del prodotto) e il montaggio “a mano” di tutte le componenti meccaniche che costituiscono le pedivelle. Sono tre gli elementi chiave di FORZA PURA:
1) la completa adattabilità a tutti i tipi di telai (e quindi movimenti centrali), anche quelli con un Fattore Q superiore a 170 mm (in questo caso l’azienda fornisce un adattatore perfettamente compatibile e in grado di mantenere la catena allineata);
2) con una semplice rotazione manuale della ghiera di innesto del pedale, è possibile scegliere la lunghezza più adatta alle proprie caratteristiche (170 mm, 172,5 mm o 175 mm);
3) l’innovativo sistema di blocco/sblocco Fast&Easy che permette, azionando una leva situata nella parte centrale di ogni pedivella, di bloccare o liberare totalmente la stessa dal movimento centrale, passando da una modalità all’altra con estrema facilità e in tutta sicurezza.
Allenamento indoor ed outdoor in tutta sicurezza
L’allenamento indoor ed outdoor con FORZA PURA è in tutta sicurezza, e non è mai stato così semplice! Proprio grazie al sistema Fast&Easy, possono essere svolti lavori per migliorare l’andamento della pedalata riducendo l’alternanza di spinta-trazione che determina l’oscillazione della potenza espressa sui pedali. Inoltre, possono essere eseguite altre tipologie di allenamento specifico come lavori one-leg o in parallelo, anche in indoor, con il vantaggio unico, in outdoor, di poter tornare alla modalità classica (vincolata al movimento centrale) una volta terminato l’allenamento, azionando una semplice leva. Fast&Easy, evita così, in caso di stanchezza eccessiva, il rischio di non poter terminare l’uscita.
FORZA PURA nelle attività sportive trasversali come corsa e cicloturismo
Le pedivelle indipendenti FORZA PURA possono essere utilizzate anche in attività sportive trasversali come la corsa o da coloro che fanno del cicloturismo non solo un momento di vacanza ma anche di sano allenamento. Inoltre, trovano grande applicazione come strumento fondamentale nella prevenzione degli infortuni e in caso di protocolli riabilitativi. Quanto sarebbe più motivante per un amatore, infatti, poter fare “terapia” su una bicicletta? I benefici che si osservano dall’utilizzo di FORZA PURA dipendono dal livello e dai punti deboli di chi le utilizza. Il miglioramento della tecnica necessita di un tempo base ed è diverso a seconda di ognuno. Possiamo però dire che in circa 2 settimane di utilizzo costante, si comincia ad osservare un miglioramento nell’esecuzione del gesto tecnico mentre, per i miglioramenti su strada, occorre un po’ più di tempo, dalle 4 alle 6 settimane. A questo proposito, MagneticDays ha pensato ad una formula accattivante che permette di provare le pedivelle indipendenti FORZA PURA per un mese. Per info clicca qui.
All’interno della partnership siglata qualche giorno fa con Inbici Magazine – gruppo editoriale di riferimento degli appassionati delle due ruote, dal ciclismo al cicloturismo – c’è la presenza di MagneticDays ai prossimi training camp targati InBici.
“Sono entusiasta di poter ospitare MagneticDays all’interno dei nostri training camp – spiega il presidente del gruppo editoriale InBici Maurizio Rocchi – perché parliamo di una realtà dalla tradizione consolidata che nel giro di pochissimi anni ha saputo vincere, con una mentalità innovativa, tutte le sfide del mercato, mantenendo una matrice altamente artigianale e posizionandosi nel segmento premium dei rulli per bici e programmi di allenamento indoor personalizzato.”
Molto positivo anche il commento dell’Amministratore Delegato Marco Sbragi: “Collaborare con il gruppo editoriale che dal 2009 è punto di riferimento del ciclismo a 360 gradi, è per noi motivo di grande orgoglio, anche in considerazione del fatto che ci troviamo – come tutti – ad affrontare un periodo storico difficile, ma rimaniamo sempre convinti dell’importanza di essere presenti con il nostro team in appuntamenti face-to-face come i training camp, oltre a fare una comunicazione a vantaggio di tutti gli amanti delle due ruote, dall’atleta al cicloturista.”
Training Camp InBici | Le prossime date
- MISANO ADRIATICO
dal 30 luglio al 2 agosto 2020
Hotel Onda Marina
- BORMIO-STELVIO
dal 20 al 23 agosto 2020
Meublè Garni delle Contea
- FASANA (CROAZIA)
dal 12 al 19 settembre 2020
Resort Bi Village
- BENIDORM (COSTA BLANCA, SPAGNA)
dal 6 al 13 febbraio 2021
ALBIR PLAYA Hotel & Spa
Training Camp InBici | Servizi offerti
- Mezza pensione in camera doppia
- Welcome Pack di benvenuto
- Servizio in spiaggia con ombrellone e lettino (dove previsto)
- Assistenza meccanica e presenza guide professionali durante i percorsi di allenamento
- Workshop teorici MagneticDays con presenza Coach MD
- Sessioni personalizzate di test con MagneticDays
Training Camp InBici | Come iscriversi
Per info su iscrizioni, programma e prezzi è possibile inviare una e-mail a [email protected] oppure telefonare al numero 391 49 17 418.
Da qualche giorno è stata rilasciata la release 2.9.4 della App MD WiFi MagneticDays che implementa le già tante opzioni disponibili con due impostazioni ulteriori dedicate all’esperienza di allenamento virtuale. Scopriamole insieme.
Relase 2.9.4 App MD WiFi | Impostazione ritardo per il Controllo Ottico Remoto
Una delle novità della release 2.9.4 della App MD WiFi è l’aggiunta dell’impostazione ritardo per il controllo ottico remoto (tasto singolo o doppio tasto), che regola il tempo che passa dal momento in cui si tocca uno dei due tastini al momento in cui il comando viene effettivamente inviato al JARVIS. Precedentemente il ritardo era impostato di default sui 2 secondi. Da oggi è possibile ridurre questo tempo e avere una risposta più veloce.
Relase 2.9.4 App MD WiFi | Impostazione Trim per le piattaforme virtuali
La seconda novità della release 2.9.4 della App MD WiFi riguarda l’aggiunta dell’impostazione relativa al Trim per le piattaforme virtuali, che regola il comportamento del freno durante l’utilizzo dei percorsi e ha effetto ESCLUSIVAMENTE quando si utilizzano le piattaforme virtuali (Zwift, Bkool, FulGaz, Rouvy AR, ecc.) in modalità percorso.
Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo un altro tra gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LA STIMOLAZIONE DELLA SOGLIA ANAEROBICA CON WATT.
“Nella pillola tecnica d犀利士
i oggi focalizziamo l’attenzione su due step a comando Newton, entrambi della durata di 3 minuti ed entrambi con lo stesso obiettivo: la stimolazione della soglia anaeroboica sviluppando lo stesso numero di Watt ma con modalità differenti. Nel primo caso (cerchio rosso) siamo davanti a un lavoro di agilità, dove i newton sono quelli di soglia dell’atleta ma le pedalate sono 3 in più rispetto a quelle in soglia (93 invece di 90), e il sistema che viene stimolato è quello cardiorespiratorio. Nel secondo momento di lavoro (cerchio giallo) succede il contrario; vale a dire che le pedalate in soglia rimangono le stesse (90) ma aumenta il valore dei newton, andando quindi a sviluppare la forza e stimolando l’aspetto muscolare.”
Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo un altro tra gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LA PROGRESSIONE WATT A NEWTON FISSI E A CARICO RPM.
“In condizioni normali, indoor e outdoor, all’aumentare della cadenza aumenta anche la forza applicata. In questo caso specifico, invece, aumentano le pedalate e i Watt (raffigurati nel cerchio rosso) ma non la forza (Newton) che rimane costante (si tengono fissi i Newton di soglia come raffigurato nel cerchio giallo). Cosa intendiamo quando parliamo di progressione Watt a Newton fissi e a carico RPM? Si tratta di un esercizio particolare perché si può effettuare solo su un sistema come JARVIS che permette di separare i due singoli fattori (Forza e Velocità) e lavorare su ognuno di loro in maniera specifica. In outdoor, all’aumentare della cadenza e usando lo stesso rapporto, si sviluppano 5 Watt ogni pedalata, equamente ripartiti tra Newton e RPM. In questo esercizio specifico a Newton fissi, i Watt樂威壯
che aumentano a ogni pedalata sono 3. Cosi facendo si va a sollecitare in maniera più importante il comparto cardiaco respiratorio invece di quello muscolare, laddove fosse necessario riequilibrare le due componenti.”
Con il Coach MagneticDays Simone Buracchi approfondiamo uno degli gli esercizi fondamentali della metodologia di allenamento personalizzato HTT: LA PROGRESSIONE IDEALE DAL MEDIO ALLA SOGLIA.
“Nel cerchio rosso riportato nel grafico sottostante, viene evidenziata questa tipologia di esercizi dove l’atleta, in base ai suoi valori, deve effettuare una progressione dalle 80 pedalate del medio fino alle 90 della soglia (1 watt ogni 4 secondi), con l’obiettivo di ripercorrere quello che è il rapporto tra RPM e Watt. Cosa vuol dire progressione con ritmo ideale? Non esiste un valore standard di RPM ma esiste un valore ideale in base ai Watt che l’atleta riesce a sviluppare. In questa tipologia di progressione (e con questi valori), l’atleta in questione parte dal suo medio (80 pedalate) per arrivare in soglia (90 pedalate) riuscendo così ad ottimizzare il rapporto tra velocità e forza per sviluppare i Watt relativi.”