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Il test e le prime impressioni delle Forza Pura

di - 04/03/2020

Forza Pura, così come le vediamo oggi, sono le pedivelle che prendono forma dalla collaborazione tra Magneticdays e Nico Valsesia. Anche questo uno dei motivi per cui portano il logo From 0 To, leitmotiv dell’ultracycler piemontese. Indoor e outdoor, l’obiettivo delle Forza Pura è quello di far lavorare in modo indipendente i distretti muscolari degli arti inferiori, stimolare la parete addominale bassa, con la possibilità di poter utilizzare la bicicletta in modo classico. Entriamo nello specifico.

Quest’immagine già evidenzia la possibilità di rendere indipendente la pedivella sinistra da quella destra. Il sistema di blocco e sblocco è semplice da azionare, molto intuitivo e pratico.

Costruite per essere robuste

Le Forza Pura sono costruite da un blocco in alluminio cnc, con particolari in acciaio e sono “modulabili” sulla larghezza del movimento centrale dalla bici. Grazie all’ampia disponibilità di assi passanti, per lunghezza e diametro, possono essere montate ovunque. Entrambi i bracci hanno un meccanismo di blocco e sblocco (che prende il nome di Fast & Easy) del sistema, che può renderle indipendenti l’una dall’altra. Inoltre, grazie alla bussola regolabile su tre posizioni, ogni pedivella può essere regolata su tre lunghezze: 170, 172,5 e 175 mm.

La bussola viene facilmente estratta in fase di regolazione della lunghezza, bloccata quando il pedale è avvitato.

Il peso è di poco superiore ai 2 kg di peso (perno passante incluso). La rigidità del sistema è impressionante. L’anello di tenuta delle corone è con 5 bulloni e bcd da 110 mm e permette un allineamento ottimale della catena, anche con i telai disc più moderni. Sono necessari le corone con i 5 fori e i 5 braccetti; non sono compatibili le corone di tipo aero (ad esempio Rotor).

Il meccanismo Fast & Easy

Avevamo presentato le Forza Pura agli inizi di Dicembre, anche con un breve video. Fast & Easy consente di passare in modo facile e immediato dalla modalità classica (pedivelle vincolate al movimento centrale), alla modalità indipendente (una pedivella alla volta oppure possono essere svincolate entrambe nello stesso momento). Dal punto di vista meccanico il meccanismo è composto da una levetta laterale (lato esterno della pedivella), che aziona una sorta di pistone. Quest’ultimo svincola il braccio che ruota su un sistema a cuscinetti. È importante sottolineare che, una volta liberate le pedivelle, queste lavorano senza scaricare la pressione sul perno del movimento centrale.

In più di un’occasione abbiamo pedalata con le gambe al pari, l’una all’altra. Noi abbiamo trovato la massima efficacia del sistema pedalando prima con un arto e poi con l’opposto; pedalando indoor. Prossimamente le useremo anche all’esterno.

L’obiettivo

Il core principale di Forza Pura è allenare alcuni distretti degli arti inferiori che normalmente sono poco sollecitati durante la pedalata e il gesto tradizionale. E’ possibile muovere una gamba alla volta e il meccanismo è davvero utile nel caso in cui, per fare un esempio, diventa necessario recuperare forza e massa su una sola gamba. Magari dopo uno stop forzato a causa di un trauma. Con Forza Pura si possono sviluppare dei lavori per migliorare l’andamento della pedalata riducendo l’alternanza di spinta-trazione che determina l’oscillazione della potenza espressa. Volendo si può stimolare la forza di un solo arto alla volta, della gamba destra e/o di quella sinistra. Non solo, perché così facendo si andrà a lavorare anche in modo diverso (rispetto alla pedalata standard), nelle fasi di trazione e spinta.

Indoor e outdoor

Possono essere eseguiti altre tipologie di allenamento specifico come lavori one-leg e in parallelo, anche e soprattutto in indoor (ma anche outdoor, dove è necessario avere una buona confidenza con il mezzo). Outdoor si gioca anche con l’equilibrio (non è poca cosa) ed il consiglio è quello di aumentare step by step i minuti di utilizzo. Uno dei plus è di poter tornare alla modalità classica una volta terminato l’allenamento in outdoor (meglio farlo scendendo dalla bici).

Il nostro punto di partenza rimane sempre il Jarvis di MD.

Le nostre impressioni

In un certo senso, Forza Pura sancisce la specificità sempre maggiore del training (e non solo nel ciclismo). A differenti livelli e per diverse discipline sportive, in particolare quelle endurance, aerobiche e anaerobiche, i grossi miglioramenti sono ottenuti grazie a training sempre più analitici e focalizzati ad incrementare un aspetto della performance alla volta. Questo concetto permette al corpo, che sia parte muscolare, cardiovascolare ma anche l’approccio mentale, di adattarsi, riposare e crescere. Forza Pura segue questo percorso, oltre a trovare impiego anche nel recupero fisico/muscolare.

Il lavoro indipendente non è banale

Impegnativo e necessita di tempo (alcune sedute, meglio indoor) per essere capito e sfruttato al massimo delle sue potenzialità. Lo stimolo “migliore” si effettua a ritmi relativamente bassi (per lo meno in termini di rpm) dove forza e tensione muscolare si percepiscono (si sente la gamba). Si è obbligati a spingere ed andare in trazione continuamente. Anche il ciclista più allenato e potente, “subisce” questa sorta di “costrizione ed essere obbligato” ad un’azione a cui non è abituato. Si gioca di caviglia, si va a pedalare in modo ampio e profondo, si lavora con la parte bassa tanto quanto con la parte alta della coscia.

Ogni distretto della gamba è stimolato

Vasto laterale, vasto mediale e l’Ilio tibiale sono sotto pressione, così come il bicipite femorale. Anche i distretti dei glutei sono coinvolti, in particolare il medio e il medio posteriore. Con i giusti periodi di recupero i risultati sono tangibili dopo poco tempo e il mal di gambe è del tutto gestibile: se l’allenamento è eseguito nel modo corretto è paragonabile ad un training classico. Resta da quantificare un eventuale aumento dei watt a parità di sforzo (e conseguente diminuzione dei bpm). Dopo le prime 3/5 sedute prime sedute, non è raro avere indolenziti i muscoli addominali (e le braccia, se si usano le pedivelle all’aperto), sensazione che man mano sparisce dopo che si è presa la dovuta confidenza.

In conclusione

Forza Pura è un sistema che si rivolge ad un pubblico che ama allenarsi e migliorare, che conosce i metodi di allenamento e cui piace sperimentare nuovi percorsi di training. Queste pedivelle offrono l’opportunità di conoscere ed interpretare meglio le risposte del proprio fisico, di valutare e quantificare i miglioramenti, di smorzare alcuni difetti e disparità. Eppure le pedivelle Forza Pura non sono complicate, tutt’altro. Sono facili da usare e sfruttare, in particolare durante le sedute al chiuso. Sono uno strumento eccellente per le fasi di recupero, perché obbligano a lavorare bene, di forza e di tensione, alle basse intensità. Toccano un aspetto motivazionale che non è possibile raggiungere con le pedivelle tradizionali e anche questo può essere uno spunto notevole per migliorare.

a cura della redazione tecnica, foto di Sara Carena

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.